Assassinio all’isola di San Pietro, la nuova indagine di Alvise Terranova
Dopo averci conquistato con Omicidio a Carloforte e Delitto alla Baia d’Argento, Antonio Boggio arriva nel Giallo Mondadori con un nuovo caso per il commissario Alvise Terranova, .
Empatico e umanissimo, anche in Assassinio all’isola di San Pietro Terranova si muove con passo quieto e cuore pensoso per le vie di Carloforte, al largo della costa sud-occidentale della Sardegna. Un luogo fuori dal tempo, dove mai ci si aspetterebbero dei delitti. Eppure, capita che il corpo di Cristian Galileo, orologiaio e gioielliere del paese, venga ritrovato senza vita nel suo negozio. Un suicidio, forse. Ma qualcosa, fin da subito, per il commissario non torna.
Tra le fascinose vie di Carloforte, il caso costringerà tutti a fare i conti con i propri segreti.
Ma come nascono le storie di Antonio Boggio? E perché sono ambientate proprio a Carloforte? Ecco cosa ci ha raccontato l'autore.
Antonio Boggio: il cuore sardo del commissario Terranova e l'oscurità che è in ognuno di noi
Il commissario Alvise Terranova è il filtro attraverso cui indago le mie contraddizioni, una voce interiore che si fa racconto. Le sue storie nascono in un luogo che porto dentro: Carloforte, sull’isola di San Pietro, al largo della Sardegna. Un piccolo borgo ligure in terra sarda, dove il tempo sembra essersi fermato.
In questa quiete solo apparente ho imparato a osservare l’ombra, a leggere ciò che si nasconde dietro i gesti quotidiani. È da questi angoli bui che prendono forma le storie: da desideri nascosti, dalle tensioni che si annidano nelle pieghe dell’ordinario, dalle contraddizioni e dalle paure che possono trasformare chiunque nel protagonista di un mistero.Mi interessa raccontare come l’oscurità possa appartenere a chiunque. Non è dominio esclusivo del male assoluto: figure malvagie o associazioni criminali; può insinuarsi nelle persone comuni, un vicino insospettabile, un volto amico. Ci sono colpe che non affondano le radici nella crudeltà, ma nella paura, nel bisogno e nell’incapacità di reggere il peso della vita. Scrivendo, mi interrogo sulla precarietà delle certezze, sull’illusione di conoscere chi ci sta accanto, sulle scelte che, anche quando sembrano minime, cambiano tutto. Nelle piccole comunità, questi contrasti si amplificano. Amicizie, rivalità, amori, rancori: ogni sentimento diventa più denso, ogni gesto più significativo. Spesso non servono colpi di scena, basta una crepa per far crollare l’equilibrio.
L’idea per questa indagine nasce da un ricordo di famiglia. I racconti dei miei nonni emigrati a Le Sentier, in Svizzera, considerata la culla dell’alta orologeria dove maestri artigiani hanno perfezionato l'arte delle grandi complicazioni, materia che mi ha sempre affascinato. Così Alvise si troverà immerso in un mistero che sembra arrivare da lontano e dovrà perdersi tra i caruggi e l’intera comunità per trovare una verità che non si lascia afferrare. E, nel farlo, riesce sempre a sorprendermi.
Antonio Boggio