Il MEF chiarisce le regole sui crediti d'imposta non spettanti o inesistenti - redigo.info

Compatibilité
Sauvegarder(0)
partager

Con l’atto di indirizzo del 1° luglio 2025, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha fornito importanti chiarimenti in merito ai crediti d’imposta non spettanti o inesistenti, alla luce delle novità introdotte dal D.lgs. n. 87/2024 in attuazione della legge delega fiscale.

L’articolo 1, comma 1, del citato decreto ha infatti introdotto una nuova definizione di credito inesistente e, per la prima volta, una definizione esplicita di credito non spettante. Tali concetti sono stati inseriti nel D.lgs. n. 74/2000, normativa di riferimento per i reati tributari, ma le definizioni trovano applicazione anche in ambito sanzionatorio non penale.

L’atto evidenzia come negli ultimi anni siano intervenute numerose modifiche normative volte a disciplinare le modalità e i termini di recupero dei crediti indebitamente compensati, nonché a chiarire la distinzione tra crediti inesistenti e non spettanti.

Secondo la nuova formulazione, i crediti inesistenti sono quelli privi, in tutto o in parte, dei requisiti oggettivi o soggettivi richiesti, come stabilito anche dalla Corte di Cassazione nella sentenza n. 34419/2023. A questi si aggiungono i crediti falsamente rappresentati attraverso documentazione fraudolenta, simulazioni o artifici.

Inoltre, rientrano nella categoria dei crediti inesistenti anche quelli rilevati nel corso dei controlli automatici o formali della dichiarazione.

Diversamente, i crediti non spettanti riguardano i casi in cui l’attività agevolabile si svolge realmente, ma qualcuno fruisce indebitamente del credito per ragioni formali o quantitative. Il D.lgs. n. 74/2000 individua tre casistiche principali:

  • utilizzo in assenza degli adempimenti amministrativi richiesti a pena di decadenza;
  • utilizzo in violazione delle modalità previste dalla normativa o in misura eccedente;
  • fruizione per attività che, pur reali, non possiedono tutti gli elementi richiesti per il riconoscimento dell’agevolazione.

Il documento rappresenta un ulteriore passo verso una maggiore chiarezza normativa e una più efficace distinzione tra fattispecie rilevanti ai fini del recupero e della sanzione.

Redazione redigo.info

Coordonnées
redazione