Il Senato ha approvato in via definitiva la legge sull’Intelligenza artificiale (Disposizioni e deleghe al Governo in materia di intelligenza artificiale), nuove regole nazionali che si affiancano all’AI Act europeo. Si tratta di un provvedimento che detta principi e regole per un uso corretto delle nuove tecnologie. Più trasparenza, più sicurezza e regole chiare per proteggere dati, diritti e creatività. Ora la sfida sarà rendere operative queste tutele nella vita quotidiana dei cittadini, dai servizi pubblici alle app che usiamo ogni giorno. Ma cosa cambia, concretamente, per i cittadini e i consumatori?
Informazioni comprensibili e diritto di opposizione
Se un servizio digitale utilizza l’IA per trattare i tuoi dati, dovrà dirtelo in modo chiaro e semplice: quali dati raccoglie, con quali rischi e per quali scopi. Non solo, avrai anche il diritto di opporti a certi trattamenti.
Tutele per i minori
Sotto i 14 anni l’uso di tecnologie basate su IA richiederà sempre il consenso dei genitori, anche per il trattamento dei dati. Dai 14 ai 18 anni, invece, i ragazzi potranno dare da soli il consenso, ma solo se le informazioni sono spiegate con linguaggio comprensibile e a misura di adolescente.
Dati sanitari e ricerca
In ospedali e centri di ricerca sarà possibile usare dati privi di identificatori diretti, con procedure semplificate ma sempre sotto il controllo del Garante Privacy. L’obiettivo è favorire l’innovazione senza rinunciare alle garanzie di sicurezza e riservatezza.
Pubblica Amministrazione: decisioni sempre umane
La PA potrà utilizzare sistemi di IA per rendere più rapidi e precisi i servizi ai cittadini, ma la responsabilità finale resterà sempre di una persona. Gli algoritmi non potranno prendere decisioni al posto dei dipendenti negli uffici.
Cybersicurezza al centro
La legge considera la sicurezza informatica una condizione essenziale. I sistemi di IA dovranno essere protetti da manipolazioni e attacchi e l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale avrà un ruolo centrale nel coordinare le difese e promuovere progetti di innovazione sicura.
Lavoro e professioni
I lavoratori dovranno essere informati se l’IA viene utilizzata in azienda per organizzare turni, selezionare candidati o valutare prestazioni. Per le professioni intellettuali, l’IA potrà essere solo un supporto. Il professionista dovrà dichiarare se e come la utilizza.
Creatività e diritto d’autore
Restano tutelate le opere frutto dell’ingegno umano, anche se realizzate con l’aiuto dell’IA. Non è invece consentito estrarre testi o dati da opere protette con strumenti di intelligenza artificiale senza rispettare i limiti previsti dalla legge.
Usi illeciti e deepfake
Il Governo dovrà emanare norme per rimuovere rapidamente contenuti generati illecitamente con l’IA, come deepfake o falsificazioni e introdurre nuove responsabilità per chi non adotta misure di sicurezza adeguate.
Per maggiori info: Senato
Qui il testo approvato dal Senato
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