Varese, pronto il bando per sostenere le donne imprenditrici - redigo.info

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La Camera di Commercio di Varese punta a rafforzare la presenza femminile nel mondo dell’impresa e favorire la conciliazione tra attività professionale e responsabilità familiari. Con la nuova misura dedicata alle donne imprenditrici varesine, viene introdotto un contributo a fondo perduto che sostiene economicamente le imprese guidate da donne con carichi di cura verso figli o genitori con disabilità.

Le richieste devono essere presentate esclusivamente online entro le ore 16:00 del 15 dicembre 2025, con valutazione a sportello fino a esaurimento delle risorse disponibili.

L’obiettivo è duplice: promuovere la parità di genere e allo stesso tempo rafforzare la competitività delle imprese attraverso una migliore organizzazione del lavoro e strumenti che permettano alle imprenditrici di gestire al meglio tempi e responsabilità.

Chi può accedere al contributo

Il bando è rivolto alle Micro, Piccole e Medie Imprese con sede legale nella circoscrizione territoriale della CCIAA di Varese e regolarmente iscritte al Registro delle Imprese. La domanda può essere presentata solo se nell’azienda è presente almeno una donna imprenditrice che si trovi in una delle seguenti condizioni:

  • madre con figli fino a 14 anni conviventi;
  • donna con figli o genitori con disabilità riconosciuta, anche non conviventi.

Rientrano nella definizione di imprenditrici: titolari d’impresa individuale, socie di società di persone (con alcune eccezioni), amministratrici o componenti del CdA di società di capitali e cooperative che svolgono attività lavorative all’interno dell’impresa.

Cosa prevede la misura

La misura prevede un contributo a fondo perduto pari al 50% delle spese ammissibili, fino a un massimo di 5.000 euro, con un’ulteriore integrazione di 250 euro per le imprese in possesso del rating di legalità. La spesa minima per accedere al finanziamento è di 2.000 euro.

Le linee di intervento coprono un ventaglio ampio di esigenze, tra cui:

  • Assunzioni temporanee o permanenti per supportare l’impresa in periodi di ridotta presenza della titolare (maternità o cura dei figli);
  • Attivazione di postazioni di smart working presso l’abitazione dell’imprenditrice (hardware, connessioni, VPN, cloud);
  • Inserimento di temporary manager per integrare competenze gestionali;
  • Formazione mirata su competenze digitali, smart working, cyber security e intelligenza artificiale;
  • Spese di cura e assistenza: rette di nidi, scuole dell’infanzia, servizi scolastici pre e post scuola, strutture assistenziali per figli o genitori con disabilità, senza limiti di età.

Sono invece escluse, tra le altre, le spese per smartphone e tablet, utenze, formazione obbligatoria o di base e imposte.

Opportunità per le donne imprenditrici

Il bando rappresenta uno strumento concreto pensato per sostenere l’imprenditoria femminile, ancora troppo spesso penalizzata dalla difficoltà di conciliare l’impegno professionale con quello familiare. Con questa iniziativa, il territorio varesino prova a colmare parte del divario, offrendo alle imprenditrici un aiuto mirato per affrontare con maggiore serenità le sfide quotidiane.

Redazione redigo.info

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