Nuovo decreto legge su Transizione 5.0 e fonti rinnovabili - redigo.info

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Il Governo ha pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto-legge n. 175 del 21 novembre 2025, che introduce misure urgenti per il Piano Transizione 5.0 e per l’individuazione delle aree idonee alla produzione di energia da fonti rinnovabili. Il testo punta a sbloccare investimenti, semplificare le procedure e rafforzare il percorso verso gli obiettivi energetici fissati dal PNRR.

Nuove regole per i crediti d’imposta 5.0

Uno dei punti più rilevanti del decreto è la proroga al 27 novembre 2025 per la presentazione delle comunicazioni relative ai crediti d’imposta del Piano Transizione 5.0. Le imprese che hanno presentato domanda tra il 7 e il 27 novembre avranno tempo fino al 6 dicembre per integrare eventuali documenti non completi, previa richiesta del GSE. In assenza di integrazioni, la procedura verrà automaticamente annullata.

Il decreto chiarisce inoltre il divieto di cumulo tra i crediti d’imposta 5.0 e quelli per i beni strumentali della legge 178/2020: le imprese che hanno richiesto entrambi dovranno scegliere quale mantenere.

Accelerazione degli impianti green

La seconda parte del provvedimento riscrive in profondità la disciplina delle aree idonee per impianti rinnovabili, introducendo criteri uniformi per regioni e province autonome.

Tra le aree automaticamente considerate idonee rientrano:

  • siti industriali, cave dismesse e discariche;
  • aree ferroviarie, autostradali e aeroportuali;
  • beni del demanio statale, militare e di altri ministeri;
  • edifici e superfici industriali, direzionali o commerciali;
  • per gli impianti agrivoltaici, superfici agricole con sistemi che garantiscono continuità delle attività agricole.

Per gli impianti a mare, il decreto individua come idonee le aree previste nei piani di gestione dello spazio marittimo, le piattaforme petrolifere in disuso e, in alcuni casi, i porti.

Le regioni avranno 120 giorni per individuare ulteriori aree idonee: in caso di ritardi, scatterà l’intervento sostitutivo del Governo.

Una piattaforma digitale per monitorare il territorio

Per coordinare i dati e supportare le regioni, il Ministero dell’Ambiente attiverà una piattaforma digitale nazionale sulle aree idonee, interoperabile con le piattaforme energetiche già esistenti. La piattaforma includerà anche un “contatore” delle superfici agricole utilizzate per impianti rinnovabili.

Infine, il decreto stabilisce che le leggi regionali dovranno garantire il raggiungimento degli obiettivi di potenza installata previsti dalla Tabella 1 dell’allegato C-bis, con possibilità di accordi interregionali per il trasferimento statistico della potenza installata.

Redazione redigo.info

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