IL PARADOSSO DELLA COMPETENZA: LA TRAPPOLA DEL SUCCESSO - Massimo Rosa

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Sei arrivato dove molti ambiscono arrivare. Hai costruito una carriera solida, conquistato la fiducia dell’organizzazione. Sei la persona a cui si rivolgono quando serve risolvere problemi complessi.


Eppure, sotto questa apparente realizzazione, c’è una domanda che ritorna: “È davvero questo il massimo del mio potenziale?” Non è ingratitudine. È la consapevolezza lucida di un disallineamento tra ciò che sei capace di fare e ciò che ti viene riconosciuto—economicamente e professionalmente.
Le forze invisibili dell’immobilità
Nessuno ti impedisce di cambiare. Eppure sei bloccato da dinamiche concrete.


La lealtà come debito implicito. L’azienda ha investito su di te, ti ha dato opportunità. Questo crea reciprocità che diventa asimmetrica: tu continui a dare il massimo, mentre le promesse di crescita restano sempre un passo avanti, mai concretizzate.


Il rischio percepito versus il rischio reale. Qui hai credibilità consolidata. L’idea di ricominciare altrove genera un’ansia anticipatoria spesso sproporzionata rispetto alle tue capacità effettive di adattamento.


Le responsabilità finanziarie come ancoraggio. Mutui, famiglia, standard di vita. Ogni mese lo stipendio è una certezza. Paradosso: proprio chi ha maggiori responsabilità è spesso più sottovalutato, perché il mercato percepisce la sua minore propensione al rischio.


La zona grigia della quasi-soddisfazione
Il problema non è la sofferenza acuta. È trovarsi dove le cose vanno “abbastanza bene”: stipendio decoroso, ambiente gestibile. Non abbastanza male da essere insostenibile, non abbastanza buono da essere appagante.


Il costo nascosto si manifesta nel tempo: disimpegno emotivo progressivo, frustrazione nel vedere il divario tra il tuo valore di mercato e la retribuzione allargarsi anno dopo anno. L’azienda gestisce le tue aspettative con dilazioni: “Il prossimo ciclo”, “Quando si apriranno budget”, “Nella riorganizzazione prevista”.


Decidere = Informazione, non coraggio
Prima di qualsiasi mossa hai bisogno di una valutazione oggettiva: Qual è il tuo positioning reale nel mercato? Quali competenze hanno maggiore domanda? Qual è il range retributivo realistico per la tua esperienza?
Se resti, lo farai con elementi concreti per negoziare. Se esplori, saprai quali opportunità hanno senso. In entrambi i casi, avrai ridotto l’incertezza. L’ansia professionale nasce da informazioni incomplete.


Il primo passo è riservato e senza rischi
Questa analisi non genera segnali esterni e non comporta impegni. È uno strumento per vedere con chiarezza dove sei e quali opzioni hai.

Inizia da qui: https://www.massimorosa.com/riposizionamento-professionale-riservato/


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Massimo