Dopo il grande successo di pubblico e critica delle scorse stagioni, torna a grande richiesta, al Teatro Sistina di Roma, nella nuovissima edizione, " Matilda il Musical ", firmato Massimo Romeo Piparo , che si arricchisce della presenza di due grandi interpreti, Sebastiano Somma e Roberta Lanfranchi. Lo spettacolo ha debuttato il 4 dicembre scorso e resterà in scena fino al 4 gennaio 2026.
Un cast di 30 artisti, musica dal vivo con la direzione Musicale del Maestro Emanuele Friello, e l'orchestra diretta da Federico Zylca. Al suo debutto nel Musical, Sebastiano Somma , che vestirà i panni en travesti della Signorina Trinciabue (il ruolo interpretato da Emma Thompson nel film del 2022), la terribile preside della scuola frequentata da Matilda. Al suo fianco, un attesissimo ritorno: Roberta Lanfranchi nel ruolo dell’indimenticabile maestra Dolcemiele . Con loro, l’irresistibile Gianmarco Pozzoli , che darà vita al cinico e goffo papà di Matilda e, nel ruolo del titolo, Giulia Chiovelli , figlia d’arte e bimba prodigio, perfezionatasi all’Accademia del Sistina, che ha già incantato il pubblico nelle precedenti Stagioni. Tra gli altri Elena Mancuso, Matteo Guma, Ilaria Fioravanti, Giovanni Papagni, oltre a straordinari giovani talenti.
In scena per le feste di Natale , da giovedì 4 dicembre al 4 gennaio 2026 , lo spettacolo è basato sull'omonimo romanzo di Roald Dahl, uno dei libri più amati da tre generazioni , divenuto esilarante film grazie a Danny De Vito e consacrato su Netflix nella versione musical . “ Per molto tempo mi sono interrogato circa il grandissimo successo di “Matilda il Musical” nel West end londinese, fin quando scelsi nel 2015 di vederlo pur con qualche riserva”- dichiara Massimo Romeo Piparo . "Ebbene da quella sera ho eletto Matilda uno dei miei musical preferiti, tornando a rivederlo altre tre volte. Una storia universale (tant’è che potrebbe essere ambientato ovunque da Londra a Roma, Da Tokyo a Sidney) che ha come eroine due figure femminili tanto attuali al giorno d’oggi: una bambina e una maestra. E contemporaneamente altre due donne anti-eroine, due figure negative come una madre “sbagliata” e una Preside che stravolge il proprio ruolo di educatrice trasformandosi in aguzzino di giovani adolescenti. Con al centro un’unica figura maschile – quella del padre cinico e sprezzante di Matilda- che diventa zimbello in mezzo a tanta malvagità femminile. Ecco, in questo racconto, grazie allo sguardo attento e pungente di Roald Dahl, ci si ritrova buona parte delle grandi carenze contemporanee: l’educazione scolastica, il rapporto familiare, le dinamiche maschili, il potere disumanizzante della televisione. Matilda il Musical andrebbe fatto vedere in tutte le scuole di ogni grado, bisognerebbe portarci tutti i genitori di oggi ma anche quelli futuri convincendoli a trascorrere due ore immersi in questo racconto musicale che “rende migliori”. E proprio questo è l’auspicio mio personale: far cogliere la possibilità- forse l’ultima- di ripensare seriamente il ruolo di educatrici e educatori di chi si ritrova protagonista di quelli che restano sempre i due pilastri fondamentali della formazione dell’individuo: la Scuola e la famiglia.”
Al centro della storia una ragazzina dall'intelligenza vivace e dotata di superpoteri che attraverso la passione per la lettura e per i libri riesce a “distrarsi” da una vita fatta di soprusi e angherie: coltivando storie e racconti, Matilda riesce a incontrare sul proprio cammino due donne preziose- una maestra e una libraia -che la “salvano” e si fanno salvare a loro volta- da una triste rassegnazione.
Lo spettacolo offre al pubblico l’occasione di divertirsi e riflettere allo stesso tempo: la “lezione” che, con il sorriso, Matilda darà agli spettatori, soprattutto a quelli più giovani, è proprio di credere sempre in sé stessi e di avere coraggio, anche quando qualcuno fa di tutto per metterci in difficoltà. Con la sua genialità, ma anche con l’ingenuità e le insicurezze tipiche dell’adolescenza, la protagonista nata dalla fantasia di Roald Dahl -autore anche de La Fabbrica di Cioccolato- è l'esempio di quanto la propria "diversità" sia un valore da apprezzare.
Lo spettacolo, con il libretto di Dennis Kelly e musiche e testi di Tim Minchin, è stato messo in scena in Gran Bretagna per la prima volta nel 2010, e da allora continua a girare il mondo, da Londra a New York, vincendo più di 55 premi – tra cui ben sette Olivier Awards© (record nella storia degli “oscar” del West End), e cinque “Tony Awards”.
Credit foto Gianluca Saragò