News dal Parlamento del 9 dicembre 2025

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Introduzione

DA BRUXELLES

LE PROPOSTE DI REGIONI E CITTÀ SUL BILANCIO UE

Martedì 2 dicembre il Comitato europeo delle regioni (CdR) ha aDottato una bozza di parere sul quadro finanziario pluriennale (QFP) per il periodo 2028-34 elaborato dalla Commissione Europea. Il Comitato delle Regioni ribadisce la sua contrarietà all'accorpamento della politica di coesione con altri strumenti, e il sostegno a un approccio fortemente basato sul territorio per ridurre le disuguaglianze territoriali: questi i due elementi che caratterizzano. I leader locali e regionali, oltre a formulare proposte di modifiche, hanno avviato lavori approfonditi sulla regolamentazione settoriale che farà parte del QFP. Gli obiettivi generali del CdR sono mantenere le regioni e le città al centro delle politiche della UE e invertire la tendenza alla centralizzazione a livello europeo e nazionale. Il Comitato si propone di mantenere separate le linee di bilancio per la politica di coesione e la politica agricola, nonché di garantire a livello UE il sostegno alla politica di coesione per tutte le regioni, non solo per quelle più povere. I leader locali e regionali chiedono inoltre di mantenere l'approccio basato sul territorio, la gestione condivisa e un autentico partenariato tra i diversi livelli di governance come principi fondamentali e non negoziabili della politica di coesione. Il progetto di parere è stato adottato dopo un dibattito con i rappresentanti di diverse istituzioni UE, tra cui i correlatori del Parlamento europeo sul futuro QFP, Siegried Mureșan e Carla Tavares. L'adozione del testo è prevista per la sessione plenaria del CdR del 4 e 5 marzo 2026. 

DAL GOVERNO

CODICE DELL’EDILIZIA E DELLE COSTRUZIONI

Giovedì 4 dicembre il Consiglio dei ministri ha approvato, con procedura d’urgenza, un disegno di legge di delega al Governo per l’adozione del Codice dell’edilizia e delle costruzioni. La delega autorizza il Governo ad adottare uno o più decreti legislativi finalizzati a compiere un’ampia e organica revisione della normativa in materia di edilizia e di sicurezza delle costruzioni, con l’obiettivo primario di semplificare, riordinare e razionalizzare i procedimenti amministrativi oggi disciplinati dal Testo Unico dell’edilizia, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380. Il testo fa seguito al decreto-legge 29 maggio 2024, n. 69, cosiddetto “Salva casa”, che ha operato una prima semplificazione. L’adozione del Codice dell’edilizia e delle costruzioni ha la finalità, inoltre, di porre chiarezza sulla ripartizione delle competenze tra Stato e Regioni, garantendo il rispetto dei Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP), come strumento necessario per assicurare standard minimi uniformi. L’intervento normativo riguarda, in primo luogo, la disciplina legislativa di settore relativa alla sicurezza delle costruzioni, che necessita di un aggiornamento alla luce delle moderne tecniche costruttive e delle accresciute esigenze di sicurezza sismica ed energetica. Si prevede, inoltre, di favorire il coordinamento con le disposizioni urbanistiche e le altre normative di settore come la disciplina dei beni culturali e paesaggistici. Infine, si semplifica la dimostrazione dello stato legittimo degli immobili e si rafforza l’efficacia e la trasparenza delle procedure per il rilascio dei permessi di costruire, delle Segnalazioni Certificate di Inizio Attività (SCIA) e degli altri titoli del settore edilizio.

ATTUAZIONE DELLO STATUTO DEL TRENTINO-ALTO ADIGE IN MATERIA DI ENERGIA

Giovedì 4 dicembre il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto legislativo che introduce norme di attuazione dello Statuto speciale per la Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol recante modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 26 marzo 1977, n. 235, in materia di energia. Il provvedimento adegua la normativa delle Province autonome di Trento e di Bolzano alle più recenti disposizioni statali introdotte dalla legge di bilancio 2025 (legge 30 dicembre 2024, n. 207). Si introduce una modifica alla vigente norma di attuazione, al fine di consentire, anche nelle Province autonome di Trento e di Bolzano, la possibilità di superare il termine di scadenza delle concessioni per la distribuzione dell’energia elettrica, attualmente fissato al 31 dicembre 2030, a fronte dell’approvazione di un piano di investimenti di durata massima pari a venti anni, in coerenza con quanto previsto a livello nazionale. In ragione delle competenze provinciali in materia di distribuzione dell’energia elettrica, le Province autonome sono titolari del potere di concessione. In ogni caso, come previsto dalla norma, è necessario il coinvolgimento dell'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) nell’attività di valutazione dei piani straordinari di investimento. Rimane ferma la possibilità di affidare le concessioni mediante gara, che dovrà essere indetta entro il 31 dicembre 2025, come già previsto dall’articolo 1-ter del decreto del Presidente della Repubblica n. 235 del 1977.

NORME EUROPEE SULLA RESPONSABILITÀ CIVILE AUTO

Giovedì 4 dicembre il Consiglio dei ministri ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo che introduce disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 22 novembre 2023, n. 184, di recepimento della direttiva (UE) 2021/2118 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 novembre 2021, recante modifica della direttiva 2009/103/CE concernente l’assicurazione della responsabilità civile risultante dalla circolazione di autoveicoli e il controllo dell’obbligo di assicurare tale responsabilità. Il provvedimento interviene per chiarire il perimetro di applicazione dell’obbligatorietà dell’assicurazione. In particolare, viene introdotta una specificazione della deroga all’obbligo assicurativo per i veicoli non idonei all'uso, includendo l’ipotesi in cui il veicolo sia privo di parti essenziali che lo rendano, in maniera stabile, inidoneo per il suo utilizzo. Per i veicoli d'epoca e di interesse storico, si introduce la possibilità di adempiere all’obbligo assicurativo anche con schemi diversi dalla RC auto. Per i mezzi a utilizzo stagionale, viene prevista la facoltà di stipulare polizze di durata inferiore all’anno (c.d. polizze infrannuali). Infine, per le gare e le competizioni sportive di qualsiasi genere, l'organizzatore potrà contrarre in alternativa all'assicurazione RC auto, un’assicurazione generale per la responsabilità civile. Si interviene anche per ripristinare il compito dell’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni (IVASS) di vigilare sulla corretta alimentazione e gestione della banca dati elettronica contenente le informazioni sull'attestazione del rischio, con la facoltà di determinare le indicazioni aggiuntive rispetto a quelle previste dal modello europeo.

CENSIMENTO DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE

Giovedì 4 dicembre il Consiglio dei ministri ha approvato, in esame preliminare, un regolamento, da adottarsi con decreto del Presidente della Repubblica che introduce modifiche al D.P.R. 30 maggio 1989, n. 223, recante “Approvazione del nuovo regolamento anagrafico della popolazione residente”, al fine di adeguare il regolamento anagrafico all’introduzione del censimento permanente della popolazione e delle abitazioni e alla progressiva digitalizzazione dei servizi anagrafici. Il provvedimento interviene sulle norme relative alla revisione anagrafica post censuaria e sugli adempimenti territoriali funzionali alle operazioni censuarie, garantendo l’integrazione con l’Anagrafe nazionale della popolazione residente (ANPR) e con le funzioni attribuite all’Istat dalla legge n. 1228 del 1954. Il passaggio da un Censimento della popolazione di tipo tradizionale, svolto con cadenza decennale, al sistema del Censimento permanente della popolazione e delle abitazioni, con cadenza annuale, richiede un adeguamento normativo.  Si introduce, dunque, un complesso di modifiche, tra le quali l’irreperibilità rilevata dal censimento, la razionalizzazione delle modalità di presentazione delle dichiarazioni anagrafiche, il supporto censuario agli accertamenti, l’iscrizione dei detenuti e internati stranieri privi di permesso di soggiorno, l’aggiornamento delle basi territoriali e dei piani topografici, le nuove istruzioni ISTAT per la codifica delle unità ecografiche e    la vigilanza sulla qualità dei dati.

STATI DI EMERGENZA

Giovedì 4 dicembre il Consiglio dei ministri ha deliberato:

  • la proroga per dodici mesi dello stato di emergenza già deliberato in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati nei giorni dal 19 al 21 ottobre 2024 in provincia di Catanzaro e nella città metropolitana di Reggio Calabria;
  • la proroga per dodici mesi dello stato di emergenza già deliberato in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati nei giorni dall’8 al 12 settembre 2024 nel territorio dell’intera provincia di Bergamo e in provincia di Lecco e Brescia.
FONDO “DOPO DI NOI”

Giovedì 4 dicembre il Consiglio dei ministri ha autorizzato, con deliberazione motivata ai sensi dell’articolo 3, comma 3, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, lo stesso Ministro e il Ministro per le disabilità Alessandra Locatelli ad adottare il decreto interministeriale recante il riparto - per l’annualità 2024 - delle risorse del Fondo per l’assistenza alle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare, ai sensi dei commi 1 e 2 dell’articolo 3 della legge 22 giugno 2016, n. 112, sul quale non è stata raggiunta l’intesa in sede di Conferenza unificata. La deliberazione tiene conto della necessità di scongiurare ulteriori ritardi nella procedura di riparto e assegnazione delle risorse alle singole regioni. Sul decreto è stato acquisito il parere della Commissione tecnica per i fabbisogni standard lo scorso 5 febbraio.

DAL SENATO 

INCOMPATIBILITÀ TRA LA CARICA DI ASSESSORE REGIONALE E L'UFFICIO DI DEPUTATO REGIONALE DELLA REGIONE SICILIANA

Mercoledì 3 dicembre l'Assemblea ha approvato in prima deliberazione il disegno di legge costituzionale n. 1541 in recante “Modifiche all'articolo 9 dello Statuto della Regione siciliana, di cui al regio decreto legislativo 15 maggio 1946, n. 455, convertito in legge costituzionale dalla legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 2, in materia di incompatibilità tra la carica di assessore regionale e l'ufficio di deputato regionale”.  Con la modifica proposta, invece, chi viene nominato assessore dovrà rinunciare al seggio parlamentare, e viceversa. La riforma, trattandosi di una legge costituzionale, dovrà essere approvata in doppia lettura conforme da entrambe le Camere. Successivamente, sarà trasmessa all’Assemblea Regionale Siciliana per l’approvazione definitiva, come previsto dallo Statuto speciale della Regione.

DDL BILANCIO 2026

Nel corso della settimana la Commissione Bilancio ha proseguito l’esame in prima lettura del disegno d legge recante “Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2026 e bilancio pluriennale per il triennio 2026-2028” (S.1689). La Commissione ha dichiarato inammissibili 21 proposte emendative, 4 per materia e 17 per copertura. Sono state presentate 68 riformulazioni. Infine, sono state revocate le dichiarazioni di inammissibilità per gli emendamenti 25.0.2 in materia di IVA per l’acquisto dei tartufi e 99.0.100 in materia di gestione dei rifiuti delle aziende agricole. La Commissione ha quindi chiuso la fase di illustrazione degli emendamenti, mentre la prossima settimana dovrebbe concludersi l’istruttoria del Governo sugli emendamenti segnalati. Le votazioni dovrebbero iniziate tra le giornate di giovedì 11 e venerdì 12 dicembre, in vista dell’approdo del testo in Aula previsto tra il 15 e il 16 dicembre.

DL TRANSIZIONE 5.0 E AREE IDONEE

Nel corso della settimana la Commissione Ambiente ha proseguito l’esame in prima lettura del disegno di Conversione in legge del decreto-legge 21 novembre 2025, n. 175, recante misure urgenti in materia di Piano Transizione 5.0 e di produzione di energia da fonti rinnovabili (S.1718). Martedì 2 dicembre è stato svolto un ciclo di audizioni con i rappresentanti di Confindustria, Elettricità Futura, Federazione ANIE, Italia Solare, Coordinamento Free, ANEV, AERO, Assoidroelettrica, Confapi, AIAS, CNA, WWF, Legambiente, Assessore Industria Regione Sardegna, DG Ambiente Basilicata e il Presidente della Commissione autorizzazioni ambientali della Sicilia. Sono state evidenziate diverse criticità legate all’attuazione del decreto: in particolare, l’eccessiva restrizione delle aree idonee, la mancanza di un regime transitorio che garantisca certezza agli investimenti, il rischio di rallentare lo sviluppo delle rinnovabili e l’assenza di semplificazioni adeguate. Nel complesso, è emersa la richiesta condivisa di un quadro normativo più chiaro, stabile e coerente con gli obiettivi di decarbonizzazione e competitività del sistema energetico. Al termine delle audizioni e nel corso della seduta di martedì, è stato fissato il termine per la presentazione di emendamenti e ordini del giorno a venerdì 12 alle ore 12.00. L’approdo del testo in Aula è previsto per mercoledì 7 gennaio 2026.

AGENDA

  • Sicurezza sul lavoro: a partire da martedì 9 dicembre l’Assemblea svolge la discussione del disegno di Conversione in legge del decreto-legge 31 ottobre 2025, n. 159, recante misure urgenti per la tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro e in materia di protezione civile (S.1706). Nel corso della settimana la Commissione Affari sociali del Senato ha proseguito l’esame in prima lettura del provvedimento. Sono stati approvati 13 emendamenti – al netto degli identici – tra cui l’emendamento 5.10 (T2), che prevede che la ripartizione di risorse da INAIL al Fondo sociale per occupazione e formazione sia eseguita previa intesa sancita in Conferenza Stato-Regioni-Province autonome. Sono state altresì ritirate alcune proposte che hanno ricevuto il parere negativo del Governo.
  • Reclutamento docenti e ricercatori: a partire da martedì 9 dicembre l’Assemblea svolge la discussione del disegno di legge n. 1518 recante “Revisione delle modalità di accesso, valutazione e reclutamento del personale ricercatore e docente universitario “

DALLA CAMERA

CONSENSO INFORMATO IN AMBITO SCOLASTICO

Mercoledì 3 dicembre la Camera ha approvato il disegno di legge: “Disposizioni in materia di consenso informato in ambito scolastico” (A.C. 

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