Il progetto C.R.A.C. – Consuma Responsabilmente e Abbatti i Confini, promosso da ADOC in partenariato con RETE ADA, UNIAT e diverse sedi regionali, ha concluso con successo le sue attività con l’obiettivo di diffondere una nuova consapevolezza sui modelli di consumo sostenibile, promuovere il rispetto dell’ambiente e dei diritti dei lavoratori, e contrastare fenomeni come il caporalato attraverso l’inclusione e la cittadinanza attiva. Il progetto, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – con Avviso n. 2/2023 – art. 72 CTS – ha coinvolto attivamente scuole, centri anziani e comunità locali e ha raggiunto complessivamente oltre 3.000 persone.
Il progetto C.R.A.C. si è concentrato sull’aumentare l’attenzione e la consapevolezza sul consumo sostenibile, sull’incrementare l’inclusione sociale dei soggetti vulnerabili abbattendo le barriere linguistiche e culturali e sull’incentivare i legami sociali nei territori. Per raggiungere questi obiettivi, sono state attuate tre linee di intervento principali rivolte a studenti, cittadini e persone in condizione di vulnerabilità.
Nelle scuole sono stati organizzati 23 laboratori didattici che hanno coinvolto circa 1.500 studenti di Abruzzo, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sicilia, Toscana, Sardegna e Umbria. Attraverso un approccio partecipativo e vicino ai ragazzi, i laboratori hanno permesso di approfondire temi come l’impatto ambientale della produzione alimentare, la stagionalità dei prodotti, la lotta allo spreco, l’importanza dell’economia circolare e il ruolo fondamentale delle filiere etiche nel garantire condizioni di lavoro dignitose.
Oltre all’ambito scolastico, il progetto ha dedicato ampio spazio al dialogo con le comunità locali. In numerosi territori sono stati realizzati 20 incontri pubblici che hanno raccolto la partecipazione di circa 1000 cittadini, rappresentanti delle istituzioni e associazioni. Questi appuntamenti hanno stimolato un confronto aperto sui temi del consumo responsabile e della sostenibilità, offrendo occasioni di scambio e rafforzando il senso di comunità.
Una parte importante del progetto è stata poi rivolta all’inclusione sociale dei cittadini stranieri. Grazie a 57 giornate di alfabetizzazione, circa 700 partecipanti hanno potuto acquisire competenze linguistiche essenziali per orientarsi nella vita quotidiana e interagire con maggiore autonomia nei contesti sociali e lavorativi. Queste attività hanno contribuito in modo concreto a ridurre le barriere culturali e linguistiche, rafforzando i legami di prossimità nei territori.
Accanto alle attività formative, C.R.A.C. ha sostenuto diverse iniziative solidali. Le botteghe solidali attivate nell’ambito del progetto hanno permesso di distribuire gratuitamente generi alimentari e beni di prima necessità a persone vulnerabili, diventando un punto di riferimento per chi aveva bisogno di un aiuto immediato ma anche di un luogo di vicinanza e ascolto. Allo stesso modo, gli orti solidali realizzati a Genova, Pescara e presso l’Eremo delle Carceri ad Assisi hanno offerto spazi di socializzazione e formazione, oltre a diffondere un modello concreto di consumo responsabile e intergenerazionale. I prodotti coltivati sono stati destinati a famiglie e cittadini in situazione di fragilità, rafforzando ulteriormente la rete di sostegno sul territorio.
Il progetto C.R.A.C. si conferma un esempio virtuoso di come la collaborazione tra associazioni possa generare un impatto significativo sulla promozione di un futuro più equo e sostenibile, abbattendo barriere linguistiche e culturali e rafforzando il tessuto sociale delle comunità.