Il progetto Impresa Accogliente ha aiutato 30 persone a trovare lavoro e circa 100 hanno ricevuto orientamento, sostegno e in taluni casi anche formazione. Nel 2026 il progetto proseguirà grazie al supporto dei fondi 8x1000 dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai. Nuovi partner consentiranno di incentivare anche le aziende che accolgono chi sconta la pena fuori dal carcere.
La Legge Smuraglia (193/2000) premia le imprese che assumono detenuti in carcere, ma non offre alcun incentivo a chi assume persone in misura alternativa al carcere, come nei casi di affidamenti in prova al servizio sociale o le detenzioni domiciliari. Questo vuoto normativo rischia di limitare il reinserimento sociale e lavorativo di chi sta saldando il proprio debito con la giustizia. Il progetto Impresa Accogliente, ideato e realizzato dall’associazione La goccia di Lube ETS, punta a colmare questa lacuna offrendo lavoro, formazione e accompagnamento alle persone che scontano la pena fuori dal carcere, per le quali un impiego è davvero la chiave di volta per il reinserimento nella società.
Nasce anche il progetto Borse Lavoro - collegato al progetto Impresa Accogliente - che permetterà di concedere incentivi alle imprese che assumeranno persone in misura alternativa al carcere. Le Borse Lavoro saranno anche un'occasione per ricordare due figure importanti della società torinese. Esse saranno infatti intitolate alla professoressa Maria Teresa Pichetto, pioniera del riscatto delle persone detenute, fondatrice del Polo Universitario nel carcere di Torino e nota per studi e ricerche accademiche sul reinserimento sociale dei detenuti. Inoltre, il progetto - nella sua fase sperimentale - sarà sostenuto dalla Fondazione che porta il nome del grande industriale Giovanni Cottino e la moglie Annamaria, ma anche da altre donazioni o erogazioni, come quelle di Banco Azzoaglio, dell'Arcidiocesi di Torino (fondi 8x1000 della Chiesa Cattolica) e di alcune imprese private.
Il progetto continuerà a consegnare l’onorificenza “Impresa Accogliente” alle aziende che offrono opportunità di lavoro ai beneficiari del progetto, valorizzando modelli di responsabilità sociale e inclusione lavorativa.
“Non si tratta solo di lavoro, ma di inclusione sociale, sicurezza e prevenzione della recidiva. Investire nel reinserimento di chi è quasi libero significa investire nel futuro di tutti”, dichiara Adriano Moraglio, presidente de La goccia di Lube ETS.
