L’Istituto nazionale tributaristi (Int) si prepara agli algoritmi nella professione. Come?
Con apposite indicazioni obbligatorie (una su tutte, dichiarare sempre – verbalmente e per iscritto – l’impiego dei sistemi di Intelligenza artificiale a sostegno dell’attività di Studio); con una clausola nel Codice deontologico di categoria e nel mandato professionale; con uno specifico corso formativo.
Il corso – rubricato ‘Intelligenza artificiale pratica per tributaristi’ ed organizzato in collaborazione con l’Ente di formazione Deleganoi S.p.A., durerà venti ore e si svolgerà online con lezioni mensili di due ore ciascuna per 10 mesi (escludendo luglio ed agosto). Inizio a fine gennaio 2026.
Il docente – Antonio Sinibaldi – è esperto in materia ed è autore di pubblicazioni pratiche in tema IA. Al suo fianco altri docenti, interni ed esterni all’Istituto tributaristi. L’utilizzo intelligente del prompting, la valutazione con cognizione dei vantaggi e i rischi connessi all’uso di questa rivoluzione in campo professionale saranno i temi dedicati durante le lezioni, con filo conduttore la deontologia. Il punto di vista pratico sarà declinato dall’illustrazione di strumenti a supporto dell’esperto economico-contabile.
In definitiva, un programma di studio chirurgico, capace di dare al tributarista Int le conoscenze di un IA specialist.
Fino al 31 dicembre, Int fornirà ogni indicazione all’accesso al corso formativo, frequentabile da tributaristi e loro collaboratori di Studio.
Chiudono la notizia – apparsa sui più autorevoli organi di stampa – le parole del Presidente Riccardo Alemanno: “Sono molto soddisfatto per quanto abbiamo fatto e stiamo facendo in tema di IA e tributaristi, non solo in ossequio alla Legge 132/2025 [Legge quadro, prima in Europa ad allinearsi all’AI Act europeo – N.d.R.], ma anche per le nostre indicazioni deontologiche e i nostri valori professionali. Circa il corso che inizierà a fine gennaio 2026, voglio ringraziare Eraldo Salvatori e Riccardo Gabriele [Deleganoi S.p.A. – N.d.R.] per il supporto e la qualità del loro lavoro, nonché Antonio Sinibaldi per aver accettato la docenza continuativa”.
Aggiunge: “Ho ascoltato Sinibaldi in occasione di un meeting romano sull’IA. Il suo approccio alla materia e la sua esperienza professionale sono certo che saranno di grande utilità ai partecipanti.”
La formazione ad hoc contiene al minimo i costi per la categoria, “perché riteniamo che l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale negli Studi professionali influenzerà molto l’attività; se positivamente o meno dipenderà da come sarà utilizzata. Il corso che abbiamo organizzato sarà importantissimo per fare le giuste scelte, sempre nella ferma consapevolezza che l’IA è uno strumento e che il professionista deve sempre verificarne i risultati e valutarne l’utilizzo”.
Dir. Alessia Lupoi
Redazione redigo.info
