Redazione
Un gesto semplice, ma carico di significato, ha animato nei giorni scorsi la Mensa dei Poveri “San Francesco” della CARITAS DIOCESANA DI SALERNO-CAMPAGNA-ACERNO, trasformando il servizio quotidiano in un autentico segno di vicinanza e condivisione.
Il Questore di Salerno, Dott. Giancarlo Conticchio, accompagnato da una delegazione di dirigenti e agenti della Questura, ha scelto di vivere in prima persona una giornata di servizio, affiancando operatori e volontari nella preparazione e nella distribuzione del pranzo agli ospiti della mensa.
Un’iniziativa che, rinnovandosi di anno in anno, testimonia l’attenzione concreta delle Forze dell’Ordine verso le persone più fragili e verso quei luoghi in cui quotidianamente si intrecciano storie di povertà, solitudine e speranza. Alla giornata ha partecipato anche S.E. Mons. Andrea Bellandi, Arcivescovo di Salerno-Campagna-Acerno, che ha voluto esprimere il proprio apprezzamento per un gesto che rafforza il senso di comunità e di corresponsabilità.
Vedere il Questore Conticchio ai fornelli e il personale della Polizia di Stato impegnato nel servizio in sala ha rappresentato un messaggio forte e chiaro: la sicurezza passa anche dalla relazione, dall’ascolto e dal riconoscimento della dignità di ogni persona, soprattutto di chi vive ai margini.
Don Antonio Romano, direttore della Caritas Diocesana, ha sottolineato il valore dell’iniziativa: «Ringraziamo il Questore Conticchio e tutto il personale della Questura per la vicinanza dimostrata. Non si tratta soltanto di un aiuto concreto, ma di un segno che parla di attenzione, rispetto e umanità. È una collaborazione preziosa che ci sostiene nel nostro impegno quotidiano, soprattutto nei momenti più complessi, quando le fragilità si fanno più evidenti e chiedono risposte condivise».
Questo momento di servizio si inserisce nel cammino più ampio che la Caritas Diocesana porta avanti insieme alle istituzioni locali, nella convinzione che solo attraverso una rete solidale e corresponsabile sia possibile affrontare in modo efficace le nuove e crescenti povertà del territorio.