Scenario Italia, record del debito pubblico globale: 346mila miliardi

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Il rapporto dell’Institute of International Finance registra la crescita in valori assoluti dell’indebitamento, che si mantiene però stabile sulla soglia del 310 per cento del Pil mondiale, in linea con il dato degli ultimi tre anni.

L’allentamento delle politiche monetarie amplifica la crescita. Il motore principale del debito globale risiede nella scelta delle banche centrali di ridurre i tassi di interesse e diminuire la pressione sulla politica monetaria. Secondo i dati diffusi dall’IIF, infatti, nei primi nove mesi del 2025 il debito globale è aumentato di 26 trilioni di dollari, spinto soprattutto dai Paesi sviluppati come Cina e Stati Uniti, principali contributori, seguiti da Francia, Italia e Brasile. Guardando ai consumatori, invece, il debito delle famiglie si aggira attorno ai 64 trilioni di dollari, con un rapporto rispetto al Pil pari al 57 per cento, al minimo dal 2015.

Autorità doganale europea: Roma candidata per la sede. È stata ufficializzata, a Bruxelles, la candidatura di Roma ad ospitare la sede della nuova Autorità (Euca). La scelta di Roma, ha spiegato il Sindaco Roberto Gualtieri, “rappresenta un riconoscimento della sua ritrovata centralità in Europa e della sua capacità di essere protagonista nelle sfide dell’innovazione e della cooperazione”. Hanno partecipato all’evento di presentazione anche il Ministro dell’economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti, e il Ministro dell’agricoltura, Francesco Lollobrigida, sottolineando il sostegno del Governo alla candidatura.

La Cucina Italiana diventa patrimonio Unesco e trend sui social. Il Comitato intergovernativo Unesco ha iscritto la cucina italiana nella lista dei Patrimoni culturali immateriali dell’umanità. Si tratta di un riconoscimento storico, che, per la prima volta, ha premiato l’intera cultura gastronomica di una nazione. Sui social, intanto, è stata discussa la nuova proposta degli Stati Uniti che potrebbe obbligare i turisti a fornire la propria cronologia social degli ultimi cinque anni per poter entrare nel Paese. La misura ha suscitato critiche da parte delle organizzazioni per i diritti digitali e dagli utenti online, preoccupati dalla misura ritenute eccessivamente restrittiva.

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