Gaza, emergenza umanitaria al collasso. Terre des Hommes si unisce all’appello delle Nazioni Unite e delle altre ONG sul presenti sul campo: fate entrare gli aiuti umanitari.
Milano, 18 dicembre 2025 – A Gaza si consuma una catastrofe umanitaria senza precedenti, ma la comunità internazionale continua a ignorare gli appelli delle Nazioni Unite e delle ONG presenti nella Striscia. Le restrizioni imposte da Israele, che non hanno subito modifiche dopo il coprifuoco, mettono in pericolo la sopravvivenza di milioni di civili, in particolare bambini, e rendono impossibile l’ingresso degli aiuti umanitari essenziali.
Secondo l’ultima dichiarazione del Team Umanitario ONU per i Territori Palestinesi Occupati, Solo il 12% delle forniture mediche ha ottenuto l’approvazione all’ingresso, mentre oltre 3,2 milioni di beni igienico-sanitari sono bloccati alle frontiere.
Terre des Hommes è presente sul campo con i propri operatori, che forniscono supporto psicosociale, protezione e servizi educativi d’emergenza a bambini e famiglie sfollate.
Ogni giorno lo staff documenta le conseguenze psicologiche devastanti del conflitto sui bambini. “I bambini reagiscono con rabbia, silenzio o panico. Non disegnano più sogni, ma tende allagate, case distrutte, famiglie separate. La paura è diventata parte della loro routine quotidiana: dormire in una tenda, svegliarsi al rumore del vento o con le piogge torrenziali degli ultimi giorni, piangere senza sapere perché sta succedendo.”
I genitori ci dicono: “Come posso spiegare a mio figlio che domani andrà meglio, se io stessa non ci credo più?”.
Pur con le enormi difficoltà operative, il contributo delle ONG è fondamentale per fornire aiuto. Senza il loro intervento:
- Un terzo delle strutture sanitarie di Gaza sarà costretto a chiudere
- 345 posti letto andranno persi
- Più di 20.000 pazienti al mese, tra cui bambini, non riceveranno cure
- Si esaurirebbe il supporto ai centri per il trattamento della malnutrizione infantile acuta.
Nel solo 2024, le ONG hanno fornito oltre 220 milioni di dollari in assistenza alimentare. E tuttavia queste quantità sono ancora insufficienti per rispondere ai bisogni della popolazione.
“I nostri spazi di supporto a Gaza sono spesso gli unici luoghi dove i bambini possono sentirsi al sicuro, anche solo per un’ora. Ma senza garanzie di accesso e continuità operativa, questi spazi rischiano di chiudere”, dichiara Miriam Ambrosini, delegata Terre des Hommes per la Palestina, Libano e Iraq. “Stiamo già affrontando carenze gravi di cibo, materiali per i bambini, personale, e medicine. E ogni ostacolo in più mette a rischio diretto la vita di migliaia di bambini”.
Terre des Hommes si unisce quindi all’appello dell’ONU affinché la comunità internazionale intervenga con urgenza per far entrare gli aiuti umanitari a Gaza e garantire la sopravvivenza della popolazione.