Esiste un’idea di politica che vede nel diritto un ostacolo, negli avvocati e nelle associazioni di tutela dei diritti un fastidio e nella magistratura un nemico da abbattere ogni volta che una decisione assunta in nome della legge non aggrada chi detiene il potere.
Sono attacchi che oramai colpiscono tutti coloro i quali, con ruoli diversi, si occupano di tutela dei diritti delle persone ma con particolare intensità quando quei diritti riguardano le persone straniere, coniugando l’attacco alla magistratura con la questione migratoria, vero strumento di propaganda continua. Ecco allora che si crea una campagna mediatica contro associazioni di giuristi del diritto dell’immigrazione e dell’asilo e suoi membri che si occupano di accoglienza, si attaccano magistrati rei di annullare provvedimenti dell’Esecutivo giudicati contrari alle leggi nazionali ed europee, in nessun caso entrando nel merito della questione e del diritto conteso ma contrapponendo, semplicemente, i poteri costituzionali dello Stato pretendendo che prevalga quello governativo.
Attacchi che, dunque, non colpiscono solo i “nominati” ma il cuore stesso delle istituzioni e la separazione dei poteri scolpita nella Costituzione repubblicana.
Gli obiettivi sono plurimi ma convergenti: le associazioni di tutela dei diritti sono un nemico, la questione migratoria è propagandata come pericolo per la sicurezza nazionale, la magistratura è il nemico ultimo, perché interferisce con le decisioni politiche.
Ci allarmano queste campagne mediatiche e politiche, perché propongono un modello di società e di sistema ordinamentale che, innanzitutto, viola la Costituzione, nel contempo creando una scala sociale gerarchica in cui gli “ultimi” sono contrapposti agli altri.
Di fronte a questo scenario, che si connota ogni giorno di più per intensità e violenza, riteniamo di dovere ribadire che in ogni Stato costituzionale di diritto, come quello italiano, le associazioni che si confrontano in giudizio o in contesti pubblici con tutti gli operatori del diritto sono strumenti di giustizia, qualunque sia la parte che difendono, la questione migratoria è una realtà sociale che, alla pari di altre, va gestita nel rispetto dei valori costituzionali e internazionali e la magistratura non è né un alleato né un nemico, ma un’istituzione soggetta soltanto alla legge nel rispetto della Costituzione e indipendente da ogni altro potere e perciò è al servizio solo della giustizia, non certo del potere o della maggioranza politica del momento, a garanzia di tutte le persone.
Il nostro impegno è teso a ribadire che le politiche della maggioranza, che in democrazia si alternano, trovano legittimità solo entro i limiti dettati dalla Costituzione.
19 dicembre 2025
Primi firmatari
Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione (ASGI)
Antigone
Giuristi Democratici
Coordinamento Nazionale Comunità Accoglienti (CNCA)
Refugees Welcome Italia
Comma 2 – Lavoro è dignità
Lungo la rotta balcanica
Ciac Impresa sociale ETS
A Buon Diritto
Oxfam Italia
Casa di Amadou
Lunaria Aps
COSPE
ARCI
NAGA
CIR-Consiglio Italiano per i Rifugiati – ets
ActionAid International Italia ETS
Europasilo – Rete Nazionale per il Diritto di Asilo
Movimento di cooperazione educativa
Fondazione Cav. Guido Gini
Babele APS
Donne in Strada APS
Psicologi nel mondo – Torino ODV ETS
C.I.S.M. Spinea ODV
Associazione don Vincenzo Matrangolo ETS
Associazione Mondragone Bene Comune
Centro Sociale ex Canapificio
Comitato ARCI Valle D’Aosta
Movimento Omosessuale Sardo ODV
Comunità Emmaus Ferrara odv