Il PNRR per l'istruzione è in ritardo - Fondazione Agnelli

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Un quadro aggiornato sullo stato di avanzamento della spesa e dei progetti del PNRR per i servizi dell’infanzia, la scuola e l’università a otto mesi dalla fine del piano

A circa otto mesi da fine giugno 2026, scadenza entro la quale tutti gli obiettivi devono essere raggiunti, lo stato di avanzamento delle misure del PNRR che riguardano l’istruzione – servizi per l’infanzia, scuola e università – appare in forte ritardo.

Dai dati pubblici più aggiornati (14 ottobre 2025) e resi noti dal Governo, la percentuale di spesa effettuata, rispetto al finanziamento assegnato attraverso i fondi europei, risulta del 36,6%, leggermente inferiore a quella del piano nel suo complesso (38,9%). Rispetto al precedente aggiornamento del giugno 2025, la spesa PNRR per l’istruzione è cresciuta solo del 2,3%.

Questa è l’informazione di sintesi generale che si ricava dal focus Il PNRR per l’Istruzione: a che punto siamo? realizzato e pubblicato oggi dalla Fondazione Agnelli, con il contributo fondamentale di Alberto Zanardi (Università di Bologna) e Riccardo Secomandi (Università di Ferrara).

Il focus dà un quadro aggiornato dello stato di avanzamento complessivo e delle singole linee di investimento  (dati su tutta la Missione 4 Componente 1 Potenziamento dell’offerta dei servizi di istruzione: dagli asili nido alle università +  M2C3 investimento 1.1 Piano di sostituzione di edifici scolastici e di riqualificazione energetica, aggiornati al 14 ottobre scorso e pubblicati sulla piattaforma Italia Domani, a loro volta derivanti dalla piattaforma REGIS, riservata alla rendicontazione PNRR da parte degli enti attuatori). Proseguendo nella linea di un primo approfondimento di Fondazione Agnelli e Fondazione Astrid del maggio 2024, che già allora segnalava i ritardi, il documento informa anche sulle modifiche apportate alle misure per l’istruzione dalla nuova revisione del PNRR, richiesta dal Governo italiano alla Commissione europea e approvata nel novembre scorso dal Consiglio dell’UE.

“A un anno e mezzo dal primo allarme, il ritardo del PNRR per l’istruzione continua a preoccupare – ha commentato Andrea Gavosto, direttore della Fondazione Agnelli – anche se si tiene conto che con ogni probabilità i dati più aggiornati forniti dal Governo sottostimano l’avanzamento e la spesa effettuata, a causa di ritardi di rendicontazione da parte dei soggetti attuatori. Resta il timore che parti e progetti importanti non siano portati a termine nei tempi concordati, ridimensionando un’opportunità unica di dare all’Italia servizi scolastici e universitari di migliore qualità, favorendo la crescita degli apprendimenti e attenuando criticità che da decenni fanno soffrire il nostro sistema educativo”.

Il documento contiene anche due approfondimenti, con dati disaggregati a livello regionale: (1) su asili nido e scuola dell’infanzia; (2) su didattica digitale integrata e formazione sulla transizione digitale del personale scolastico.

Scarica il Focus e il Comunicato stampa

Coordonnées
Marco Gioannini