Grande festa sabato 20 dicembre a Conca dei Parpari, nel Comune di Roverè Veronese, per l’inaugurazione della nuova sala del ristorante della famiglia Comerlati. Un evento che ha celebrato non solo il rinnovamento di un’attività storica della Lessinia, ma anche il ruolo fondamentale delle piccole imprese nel preservare il territorio montano. L’iniziativa è stata resa possibile grazie a un finanziamento del GAL, attraverso il contributo concesso col bando ISL03 del PSL F.U.T.U.R.A., a sostegno del miglioramento e della valorizzazione delle attività extra agricole locali.
Alla cerimonia hanno preso parte diverse personalità istituzionali, tra cui il presidente del GAL Baldo-Lessinia Ermanno Anselmi, il sindaco di Roverè Veronese, Stefano Marcolini, e il consigliere regionale Stefano Valdegamberi, che hanno messo in luce l’importanza del passaggio generazionale nelle attività familiari. Marcolini ha ricordato la storia della famiglia Comerlati, che da generazioni mantiene viva la tradizione dell’ospitalità montana in Lessinia, evidenziando come il ristorante sia un simbolo della continuità tra passato e futuro. Sulla stessa linea anche Valdegamberi, che ha sottolineato il ruolo dei giovani, fondamentale per garantire il futuro delle attività, in particolare sulle terre alte.
Nel suo intervento, il presidente Anselmi ha rimarcato il ruolo centrale che queste attività rivestono nel custodire il territorio montano, non solo durante la stagione estiva, ma anche nei mesi più difficili, quando la montagna si fa più silenziosa e desolata. La sua riflessione ha posto l’accento sulla difficoltà di mantenere viva e prospera una zona montana durante tutto l’anno, spesso in contrasto con l’attenzione rivolta ai grandi centri urbani. «Essere custodi del territorio significa esserci sempre, 365 giorni l’anno», ha dichiarato Anselmi, rimarcando l’importanza di investire nelle aree interne, che sono troppo spesso trascurate.
Il progetto di rinnovamento del ristorante ha visto un investimento di circa 100 mila euro, coperto per metà da un contributo del GAL. I lavori hanno incluso il miglioramento dell’efficienza energetica e dell’estetica interna del locale: è stato realizzato un cappotto termico, installato un controsoffitto isolante, sostituiti i serramenti e migliorata l’estetica con il rivestimento dei pilastri in pietra locale. L’obiettivo era creare uno spazio che rispetti la tradizione, ma che al tempo stesso guardi al futuro, grazie anche all’inserimento di grandi finestre che offrono una vista spettacolare sulla Lessinia, facendo della montagna un vero e proprio quadro naturale da ogni angolo del ristorante.
Anselmi ha evidenziato l’importanza di iniziative come quella dei Comerlati, che con il loro impegno sono riusciti a rinnovare il locale senza snaturarne l’anima, valorizzando la bellezza del paesaggio e le tradizioni locali. Ha anche ricordato come il progetto non si esaurisca con l’inaugurazione di questa nuova sala, ma rappresenti solo un primo passo verso un futuro di crescita e sviluppo sostenibile per il ristorante, che offre anche camere per l’ospitalità, ampliando l’offerta turistica della zona.
Durante la cerimonia, Pietro Comerlati, il giovane figlio della titolare Ivana, ha preso la parola per ringraziare tutti i presenti e per esprimere la propria gratitudine verso la famiglia e il territorio che gli ha trasmesso la passione per questo lavoro. Il suo intervento ha testimoniato il forte legame generazionale che anima l’attività e l’entusiasmo per il futuro.
«Eventi come questo mostrano che è possibile investire nelle aree interne, creando occasioni di sviluppo e consolidando il legame con il territorio» ha aggiunto Anselmi, che ha colto l’occasione per parlare ai presenti della necessità impellente, in questo momento storico, di difendere la PAC (Politica Agricola Comune). «La manifestazione di Coldiretti che si è svolta in questi giorni a Bruxelles per difendere le politiche agricole europee (all’interno delle quali è inserito lo strumento LEADER da cui dipendono anche i GAL), è un esempio di come ci debba essere massima attenzione in questo momento non solo per l’agricoltura, ma per tutte le attività che ruotano attorno a essa. Un impegno che riguarda anche la sostenibilità del paesaggio rurale, che vede nelle piccole imprese locali un pilastro di sviluppo insostituibile e troppo prezioso» ha concluso il presidente del GAL.
Alla cerimonia hanno partecipato anche il parroco di Roverè, il maresciallo dei carabinieri della stazione locale e il vicesindaco di Velo Veronese.