Quando ho ricevuto l’invito a partecipare a un blog tour dedicato alle Fortezze Veneziane, ho accettato con entusiasmo senza sapere davvero cosa mi aspettasse. Non immaginavo che mi sarei ritrovata a camminare letteralmente sulla storia, scoprendo un patrimonio UNESCO straordinario che racconta secoli di ingegneria militare, strategie difensive e dominio della Serenissima Repubblica di Venezia. Le Fortezze Veneziane sono molto più di semplici mura e bastioni, e visitarle a dicembre, con l’atmosfera natalizia che le avvolge di magia, è stata un’esperienza che mi ha lasciato senza fiato.
Le Fortezze Veneziane: un patrimonio da scoprire
Dal XV al XVII secolo, la Repubblica di Venezia costruì un imponente sistema difensivo per proteggere i propri confini terrestri e marittimi. Queste opere di fortificazione, chiamate “Stato da Terra” e “Stato da Mar”, rappresentano capolavori di architettura militare che hanno rivoluzionato il modo di concepire la difesa delle città. Nel 2017, sei di queste fortezze sono state riconosciute Patrimonio dell’Umanità UNESCO con la denominazione “Opere di difesa veneziane tra XVI e XVII secolo: Stato da Terra – Stato da Mar occidentale“.
L’elenco completo delle Fortezze Veneziane UNESCO
Le sei città che fanno parte di questo straordinario itinerario transnazionale sono:
In Italia:
- Bergamo (Lombardia) – Le mura venete che circondano Città Alta
- Peschiera del Garda (Veneto) – La fortezza a stella sul Lago di Garda
- Palmanova (Friuli-Venezia Giulia) – La città-fortezza dalla perfetta forma stellare
In Croazia:
- Zara (Zadar) – Le fortificazioni della città dalmata
- Sebenico (Šibenik) – La fortezza di San Nicola all’ingresso del porto
In Montenegro:
- Cattaro (Kotor) – Le mura che si arrampicano sulle montagne circostanti
Queste opere difensive condividono caratteristiche comuni: la forma stellata con bastioni sporgenti, progettata per resistere all’artiglieria moderna, e l’uso innovativo di tecniche costruttive che le rendevano praticamente inespugnabili.
Bergamo: dove le mura abbracciano la storia
La prima tappa del mio viaggio è stata Bergamo, e devo ammettere che è stata amore a prima vista. Arrivare in Città Alta a dicembre significa immergersi in un’atmosfera fiabesca: le luci natalizie illuminano le antiche vie acciottolate, l’aria profuma di vin brulé e castagne, e le mura veneziane si stagliano maestose contro il cielo invernale.
Le mura veneziane di Bergamo
Le mura che circondano Città Alta si estendono per oltre 6 chilometri e furono costruite tra il 1561 e il 1588. Camminare lungo questi bastioni significa letteralmente toccare con mano la storia: ogni pietra racconta di strategie militari, di operai che hanno lavorato per decenni, di una Repubblica che qui ha lasciato un segno indelebile. Durante la mia visita guidata ho scoperto curiosità affascinanti, come il fatto che queste mura non furono mai utilizzate in guerra, ma la loro sola presenza fu sufficiente a scoraggiare qualsiasi attacco.
La vista che si gode dai camminamenti è semplicemente spettacolare: da una parte la città moderna che si estende verso la pianura, dall’altra i vicoli medievali di Città Alta. A dicembre, poi, con i mercatini di Natale che animano le piazze e i villaggi natalizi in città bassa, Bergamo diventa ancora più incantevole.
Un’esperienza autentica: la cooking class con Nonna Alda
Una delle esperienze più belle del mio soggiorno a Bergamo è stata la cooking class con Nonna Alda. Immaginate una cucina calda e accogliente, profumo di sfoglia fatta in casa e una signora dall’energia contagiosa che ti insegna i segreti della tradizione bergamasca. Abbiamo preparato i casoncelli, i tipici ravioli bergamaschi, e ho imparato che la vera ricetta prevede un ripieno dolce-salato che racconta la storia contadina di queste terre. Nonna Alda mi ha fatto ridere con i suoi aneddoti e mi ha fatto sentire come se fossi entrata nella cucina di una zia che non vedevo da tempo.
Dove mangiare a Bergamo
Osteria Nonna Alda – Qui non si viene solo per mangiare, ma per vivere un’esperienza. I piatti sono quelli della tradizione bergamasca più autentica, preparati come una volta. I casoncelli sono ovviamente d’obbligo.
Antica Trattoria La Colombina – Situata nel cuore di Città Alta, questa trattoria è un piccolo gioiello dove la cucina del territorio incontra la raffinatezza. Qui ho provato i tipici casoncelli bergamaschi preparati con burro, salvia e pancetta e che dire? Buonissimi!
Trattoria Il Circolino: Anche questa trattoria è nel cuore della città alta, e qui è possibile degustare la vera cucina bergamasca. Ho assaggiato la polenta taragna con funghi porcini e formaggi locali che era pura poesia.
Ristorante al Tram – Sarnico (Lago d’Iseo), dove puoi mangiare di buonissimi pesci di lago.
Attività da non perdere
Oltre alla passeggiata sulle mura e alla visita di Città Alta con le sue piazze storiche, ti consiglio di dedicare del tempo ai villaggi di Natale in città bassa. A dicembre Bergamo si trasforma in un grande palcoscenico natalizio con installazioni luminose, mercatini e stand gastronomici.
Un’altra esperienza imperdibile è la visita alla Cantina Martinelli a Scanzorosciate, nelle colline bergamasche. La degustazione del Valcalepio, vino tipico della zona, accompagnata da salumi e formaggi locali, è il modo perfetto per concludere una giornata di scoperte. I vigneti d’inverno hanno un fascino particolare, e ascoltare la passione dei produttori mentre raccontano il loro lavoro è stato davvero emozionante.
Se hai tempo, val