Linee guida per implementare l’IA nel mondo del lavoro  - redigo.info

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Con il Decreto ministeriale n. 180 del 17 dicembre 2025, il Ministero del Lavoro ha adottato le Linee guida per l’implementazione dell’Intelligenza Artificiale nel mondo del lavoro (tra impresa e lavoratore).

Le Linee guida sono finalizzate a promuovere l’adozione consapevole dell’Intelligenza Artificiale nei contesti lavorativi tutelando i diritti dei lavoratori, favorendo l’innovazione sostenibile e garantendo la conformità alle normative vigenti.

Il MLPS orienta le sue azioni su tre linee fondamentali:

  1. Formazione e sviluppo delle competenze
    Il MLPS orienta verso percorsi formativi accessibili e di qualità per tutti i lavoratori, favorendo l’aggiornamento professionale, l’acquisizione di competenze in linea con il mercato del lavoro e l’inserimento in ruoli coerenti con le trasformazioni in atto. L’obiettivo è garantire che ogni persona possa affrontare con fiducia la trasformazione tecnologica, cogliendo le nuove opportunità di crescita e occupazione che questa abilita.
  2. Tutela dei lavoratori
    Le Linee Guida sono progettate al fine di prevenire discriminazioni, proteggere la privacy e assicurare che l’IA non venga utilizzata in modo improprio nei processi aziendali: la supervisione umana, la trasparenza algoritmica e la sicurezza nei luoghi di lavoro sono principi irrinunciabili per garantire un’adozione etica della tecnologia, tutelando il lavoratore.
  3. Riduzione del divario digitale
    Il MLPS si impegna a rendere l’innovazione accessibile a tutti, contrastando le disuguaglianze territoriali, generazionali e sociali. Le Linee Guida promuovono attivamente l’inclusione al fine di garantire che nessun lavoratore venga escluso dalla transizione digitale, con particolare attenzione alle fasce più vulnerabili.

Nelle Linee giuda la necessaria ridefinizione del rapporto tra impresa e lavoratore

L’adozione dell’IA all’interno delle aziende non riguarda solo l’innovazione tecnologica, ma comporta una ridefinizione del rapporto tra impresa e lavoratori. L’IA può facilitare il lavoro, ma senza adeguate misure di tutela può anche generare nuove forme di disuguaglianza e precarietà. È, quindi, necessario definire principi che garantiscano che i lavoratori siano informati, protetti e coinvolti attivamente nella trasformazione digitale.

Le Linee guida puntano sui processi decisionali delle aziende che adottano l’IA

Uno degli aspetti più delicati riguarda l’uso dell’IA nei processi decisionali aziendali, in particolare nelle selezioni del personale, nelle valutazioni delle performance e nell’organizzazione del lavoro.

Le tecnologie di IA possono analizzare grandi quantità di dati e supportare le decisioni aziendali, ma non devono mai sostituire il giudizio umano. Un sistema di IA, se non adeguatamente progettato, potrebbe infatti introdurre bias algoritmici, penalizzando determinati gruppi di lavoratori e creando discriminazioni inconsapevoli.

Per questo motivo, è essenziale che le imprese:

  • adottino principi di trasparenza e supervisione umana;
  • garantiscano che ogni decisione basata sull’IA venga verificata e validata da responsabili umani.

I lavoratori devono essere sempre informati su come e quando l’IA viene utilizzata, in modo da poter esercitare il loro diritto di contestazione in caso di valutazioni non corrette o ingiustificate.

Inoltre ed infine, l’IA non deve diventare uno strumento di sorveglianza invasiva. L’utilizzo di sistemi intelligenti per monitorare le attività dei dipendenti deve essere regolamentato con attenzione, per evitare forme di controllo eccessivo che potrebbero compromettere la libertà e la qualità del lavoro.

Queste le indicazioni ministeriali in ordine all’applicazione dei sistemi di IA nel mondo del lavoro.

Redazione redigo.info

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