Questo Natale, facciamo un regalo al Mare
Natale è il tempo di doni, di gesti che parlano di amore, speranza e futuro. Ma è anche l’occasione per fermarci e riflettere su ciò che restituiamo al mondo che ci ospita.
Quest’anno vorremmo proporre un gesto semplice, simbolico, ma profondamente umano: fare un regalo al mare. Il mare non è soltanto un paesaggio o una risorsa economica. Il mare è Madre: il grande ambiente primordiale da cui la vita sul Pianeta ha avuto origine. Tutti noi, in fondo, veniamo da lì. Eppure oggi lo trattiamo come qualcosa da sfruttare senza limiti.
In questi giorni di festa, il consumo di prodotti ittici raggiunge picchi straordinari. Indagini recenti mostrano che in Italia tra il 63% e il 70% delle famiglie porta piatti di mare sulla tavola della Vigilia di Natale e che fino all’80% degli italiani include il pesce nei pasti delle feste.
Nel complesso, gli italiani consumano in media circa 28-30 kg di pesce pro capite all’anno, un dato che supera la media europea e riflette l’importanza culturale e gastronomica di questo alimento nel nostro Paese.
Nei mercati e nelle pescherie, in alcuni casi e soprattutto nei giorni delle feste, può capitare di vedere animali ancora vivi: polpi, astici, aragoste, crostacei. Creature straordinarie e intelligenti, parte fondamentale degli ecosistemi marini, catturate e destinate alla nostra tavola.
La nostra proposta è semplice ma potente: acquistare un organismo marino vivente e restituirlo al mare, l’ambiente al quale appartiene.
Non si tratta di ripopolare gli oceani, né di un’azione con pretese scientifiche. È solo un atto simbolico, ma i simboli educano, fanno riflettere, contribuiscono a cambiare la prospettiva. È un atto di rispetto verso la vita, un modo per riconoscere che dal mare provengono esseri viventi che meritano gratitudine, non semplici prodotti di consumo.
Restituire la libertà a un animale catturato significa fermarsi un attimo prima del gesto automatico, riconoscere che dietro ogni piatto c’è una vita e scegliere consapevolmente. È un insegnamento che possiamo lasciare ai nostri figli: la sostenibilità non è una parola astratta, ma una scelta concreta fatta di piccoli gesti quotidiani.
Il mare oggi è stanco: sovrasfruttamento, inquinamento e crisi climatica lo stanno mettendo in ginocchio. Non può difendersi da solo. Ha bisogno di noi, della nostra responsabilità, della nostra capacità di cambiare abitudini.
Questo Natale, se potete, fate un dono diverso.
Un dono che non si scarta, ma nuota via.
Un dono che non si consuma, ma che lascia una traccia nella coscienza.
Facciamo un regalo a Madre Mare.
Restituiamo la libertà.
Se non puoi fare questo gesto simbolico, almeno prova a limitare il consumo di pesce, fresco, congelato o conservato.
Rosalba Giugni Presidente Fondazione Marevivo