Nel panorama sempre più competitivo della ginnastica ritmica internazionale giovanile, l’Aphrodite Cup di Atene ha offerto uno spettacolo di talento, grazia e precisione. A dominare la classifica è stata Erika Zhailauova, atleta del 2007 in rappresentanza del Kazakhstan, che con un punteggio complessivo di 106.800 ha conquistato il gradino più alto del podio, confermando il suo ottimo stato di forma. La Zhailauova ha condotto una gara brillante in tutte e quattro le specialità, mantenendo una costanza impressionante: i suoi punteggi oscillano tra 26.350 e 27.150, dimostrando equilibrio tra esecuzione e difficoltà tecnica. A rendere ancora più solido il trionfo kazako è la presenza di altre tre ginnaste nella top five: Aiym Meirzhanova al terzo posto (102.450), Milana Parfilova quarta (101.500) e Dariya Kusherbayeva in quinta posizione (100.650). Un segnale evidente che il movimento ginnico kazako sta investendo con successo sulle giovani promesse.
Ma l’Italia non è rimasta a guardare. Con Alice Taglietti, classe 2007, la delegazione azzurra si è conquistata una meritatissima medaglia d’argento. La ginnasta della Light Blue ha totalizzato 104.350 punti, spiccando in particolare con un eccellente 27 alle clavette, il punteggio più alto in assoluto tra tutte le atlete in gara. Più indietro, ma comunque nella top ten, anche Isabelle Tavano, nona con 98.400 punti, Il talento dell’ASU di Udine ha dimostrato grande regolarità, nonostante una lieve flessione alla palla. Rivedremo domani le azzurre nelle finali a cerchio, palla e clavette.
Al sesto posto troviamo la bulgara Oleksandra Shalueva (100.350), con un esercizio da 26.350 che le ha permesso di restare in scia delle migliori. Gli Stati Uniti piazzano ben quattro atlete tra la settima e la tredicesima posizione, con Sarah Mariotti (100.300) e Yana Golovan (99.300). Si conferma così la crescita costante del movimento americano, sempre più competitivo anche nel contesto europeo.
Un plauso va anche all’Estonia, con Anette Vaher e Valeria Valasevits che si posizionano rispettivamente al decimo e dodicesimo posto. Vaher ha brillato al cerchio e alle clavette con punteggi oltre i 26 punti, ma ha pagato caro un calo evidente alla palla.
Questo evento si è confermato un banco di prova essenziale per valutare le nuove generazioni della ginnastica ritmica. Se da un lato il Kazakhstan ha messo in mostra una vera e propria corazzata, l’Italia ha mostrato il proprio valore grazie al ritorno sulla scena internazionale di Alice Taglietti, dopo il campionato continentale di Tel Aviv 2022 dove gareggiò da junior.