Marbella - Grand Prix: Sofia Raffaeli brilla tra oro e argenti. L’Italia vola alto con la sua regina della ritmica

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È stato un fine settimana all’insegna dell’eccellenza non solo dell’artistica - con la terza prova di Serie A e B a Desio e la World Cup di Antalya - ma anche della ritmica. Sofia Raffaeli ha illuminato il Grand Prix di Marbella con la sua eleganza, potenza e padronanza tecnica. In un campo gara denso di grandi nomi internazionali, l’azzurra ha confermato la sua statura di fuoriclasse, portando a casa due medaglie d’oro, una d’argento e un quinto posto nelle finali di specialità.

Oro al cerchio: padrona assoluta

La prestazione più convincente è arrivata nella finale al cerchio, dove l’Agente delle Fiamme Oro della Polizia di Stato ha letteralmente incantato giuria e pubblico, vincendo l’oro con 30.600 punti. Il punteggio tecnico (DB 9.100 + DA 4.700) ha mostrato una costruzione dell’esercizio di altissimo livello, supportato da due valutazioni esecutive solidissime (8.450 e 8.350). Un esercizio armonioso e carico di tensione emotiva, che ha fatto la differenza nonostante la concorrenza serrata dell’ucraina Taisiia Onofriichuk, seconda con 30.500. Bronzo di specialità per la polacca Liliana Lewinska (28.600).

Nastro: l’eleganza che danza ed è oro

Un altro successo pieno è arrivato nella finale al nastro, dove il bronzo olimpico di Parigi 2024 ha dominato con sicurezza. L’eleganza, la musicalità e la perfetta tenuta dell’attrezzo hanno fatto volare l’Italia sul gradino più alto del podio. Ancora una volta, la precisione tecnica si è unita alla capacità interpretativa, marchio distintivo della campionessa azzurra capace di tenersi alle spalle sempre l’ucraina Onofriichuk (28.100) e la statunitense Evita Griskenas (27.800).

Clavette: argento combattuto

Alle clavette, la ventunenne di Chiaravalle – allenata da Claudia Mancinelli alla Ginnastica Fabriano - ha portato a casa un meritatissimo argento, sfiorando l’oro in una finale tiratissima. L’esercizio, ricco di passaggi dinamici e scambi ad altissimo rischio, ha dimostrato tutta la versatilità dell’azzurra. Nonostante una piccola imperfezione, la classe e la costruzione coreografica l’hanno portata sul secondo gradino del podio tra due ginnaste ucraine di tutto rispetto: Taisiia Onofriichuk (30.400) e Anastasiia Ikan (28.600).

Palla: quinto posto che non spegne la luce

La finale alla palla ha visto Raffaeli piazzarsi in quinta posizione con un punteggio di 27.750, a soli tre decimi dal podio. Un’esecuzione ben costruita (DB 7.800 + DA 3.800), penalizzata da un’imprecisione nel finale (0.05 di penalità) che ha inciso in una classifica molto compatta. Nonostante ciò, l’esercizio ha messo in mostra la sua raffinata qualità tecnica e l’incredibile fluidità nei passaggi. Un risultato che, pur restando fuori dalle medaglie, conferma comunque l’altissimo livello della ginnasta italiana. Il podio di questa finale è stato riempito dall’ucraina Onofriichuk (29.050), dall’uzbeca Ikromova (28.100) e dall’altra ucraina in gara, Polina Karika (27.900).

Il Grand Prix di Marbella è stato molto più di una semplice tappa internazionale: è stato un banco di prova per molte atlete in preparazione dei grandi eventi dell’anno, e Sofia Raffaeli ha risposto presente con un bottino di medaglie che parla da solo. Due ori, un argento, un quinto posto e una crescita continua. Mentre la stagione entra nel vivo, l’Italia può sorridere. Con Sofia Raffaeli in pedana, la ginnastica ritmica azzurra è pronta a volare sempre più in alto.

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