Uno psicologo in ogni reparto

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Nei consultori italiani ci sono 2,38 psicologi ogni 100.000 abitanti. Il fabbisogno di psicologi per il trattamento psicoterapico dei più comuni disturbi psicologici però è di 1 psicologo ogni 1.5000 abitanti. Questo significa che chi ha bisogno deve pagare per accedere al supporto psicologico, una chiara violazione dell’art. 32 della Costituzione: La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.

Lo psicologo di base dovrebbe essere un diritto per tutti, come il medico di base. La cura e la salute passano anche da qui.

Alcuni dati sulla situazione in Italia

  • 6 bambinə su 10 sotto i sei anni e 7 su 10 sopra i sei anni mostrano problemi psico-comportamentali, con il rischio di sviluppare disturbi più severi tre volte maggiore rispetto al pre-pandemia.
  • Il 50% delle patologie psichiatriche esordisce prima dei 14 anni.
  • Il suicidio è la seconda causa di morte in Italia nei giovani tra i 15 e i 24 anni, preceduta solo da incidenti stradali.
  • Il 36% degli adolescenti afferma di sentirsi triste (campione intervistato da Soleterre-EMG Different nel 2021).
  • Il 17,3% degli adolescenti pensa che sarebbe meglio morire o di volersi fare del male quasi ogni giorno o più della metà dei giorni (campione intervistato da Soleterre-EMG Different nel 2021).
  • Più di 1 italiano su 4 afferma che il suo benessere psichico è peggiorato negli ultimi 3 anni.
  • Il 49% di chi ha fatto ricorso alla psicoterapia ha dovuto interrompere o ridurre le sedute per insostenibilità economica.
  • Solo 1 adulto su 5 riceve aiuto psicologico in caso di malattia oncologica (non abbiamo dati sull’oncologia pediatrica).

Cosa chiediamo

Uno psicologo in ogni reparto ospedaliero italiano. Con borsa di studio o specializzazione annuale, finalizzata nel lungo termine alla strutturazione a tempo indeterminato da parte del Sistema Sanitario Nazionale. Questo tipo di ingaggio permette una presa in carico dei pazienti nel tempo, stabile e continuativa. Condizione necessaria per una vera cura del paziente.

Siamo di fronte a una vera e propria emergenza psicologica, che riguarda soprattutto il disagio emotivo dei giovani. Chiediamo che sia realizzato un programma di investimenti per portare la spesa in servizi ospedalieri e territoriali di neuropsichiatria infantile dal 3,4% attuale al 10% della spesa sanitaria complessiva.

Lo psicologo è fondamentale anche nella cura del cancro infantile: a un maggior benessere mentale corrispondono tassi di guarigione più alti. Al momento della diagnosi il medico dichiara l’80% di possibilità di guarigione qui in Italia. Tutti i genitori con cui parlo, però, mi riferiscono che in quel momento pensano solo all’altro 20%. Noi psico-oncologi rimaniamo a fianco della famiglia, creando ogni giorno speranza. Aiutateci a portare avanti questa causa, che non ha colore politico, ma ha bisogno della voce di tutti.

Damiano Rizzi, psico-oncologo e Presidente di Soleterre.

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