Andrea Mandelli, direttore dell’azienda Promoline e vicino a CBM dal 2004, ha sostenuto negli ultimi anni la costruzione di pozzi in Etiopia per portare acqua pulita a interi villaggi, indispensabile per la lotta al tracoma. Ci ha raccontato la sua scelta.
Io faccio la mia parte, ma mi piacerebbe che anche altri sposassero la stessa causa.
Andrea Mandelli
In queste parole è l’augurio di Andrea, che ci racconta la scelta di sostenere CBM insieme alla sua azienda.
L’intervista
- Andrea, come è nato il tuo desidero di aiutare gli altri?
«Aiutare gli altri per me è un’attitudine che va coltivata. Migliorare la vita di altre persone è un regalo che faccio al prossimo ma anche a me stesso. Con le mie donazioni cerco di alimentare quel senso di soddisfazione e meraviglia che mi regalano i fatti concreti. Per questo motivo sono donatore di CBM da 20 anni.
Un giorno, parlando con un responsabile di CBM, ho saputo che per curare il tracoma è necessaria una crema che costa pochissimi dollari e che l’acqua pulita è essenziale per prevenirlo. Da quel momento ho deciso che insieme a loro dovevo fare la mia parte. La cecità, una delle disabilità più invalidanti del mondo, è davvero evitabile con così poco?!»
- Come mai hai scelto di costruire un pozzo di Etiopia con la tua azienda?
«Coinvolgere la mia azienda significa creare cultura non solo tra i dipendenti, ma anche all’esterno. Durante la costruzione del pozzo, io e miei collaboratori abbiamo cercato di comunicare il progetto anche a clienti e fornitori, ma so che possiamo fare di più. Così lo scorso anno ho scelto di costruirne un secondo per promuovere questo progetto così importante meglio della prima volta, con una consapevolezza e una comunicazione rinnovata per sensibilizzare e cercare di allargare la rete di donazioni».
- Come ti sei sentito quando hai visto le foto del primo pozzo?
«Quando ho ricevuto le foto del pozzo è stata un’emozione difficile da descrivere. Stupore e meraviglia sicuramente. Ho visto finalmente uomini, donne e bambini bere acqua pulita dal pozzo che ho costruito con CBM; quelle stesse persone che poco prima erano costrette a percorrere ogni giorno chilometri, attraversare strade pericolose e servirsi di acqua contaminata che portava loro terribili malattie.
Mi sono reso conto di aver davvero contribuito a cambiare la vita di molti. Purtroppo, aprire un rubinetto non è un gesto così scontato in ogni parte del mondo.
Per poter guardare ancora il mondo con gli occhi di un bambino
le parole sulla targa del pozzo
I bambini sono anime pure, in loro non trovano ancora spazio tutti quei pregiudizi e quegli stereotipi che sono un po’ la disgrazia di noi adulti. È importante spostare anche solo per un attimo quel velo, che ci nasconde l’innocenza e la genuina autenticità di questo mondo.
Costruire il pozzo significa anche donare acqua pulita proprio a quei bambini che rischiano ogni giorno di ammalarsi di tracoma che, se non curato, li porta a diventare ciechi e a non vedere più il mondo con la loro innocenza».
L’importanza di costruire pozzi in Etiopia
L’Etiopia ha raggiunto nel 2022 una popolazione di quasi 121 milioni di persone. Con un’età media di 19 anni è il Paese più colpito al mondo dal tracoma, la prima causa di cecità infettiva e malattia molto diffusa nei Paesi più poveri, dove mancano acqua pulita e servizi medici e sanitari.
Dal 2014 CBM Italia porta avanti la costruzione di pozzi in Etiopia, quale componente della S.A.F.E. (strategia promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per la lotta al tracoma). Ogni pozzo che viene costruito dà acqua pulita a un intero villaggio, prevenendo la cecità e donando istruzione alle bambine che non sono più costrette a saltare la scuola per camminare per ore ogni giorno alla ricerca di acqua per la loro famiglia.
L’accesso all’acqua pulita attraverso la costruzione di pozzi e sistemi idrici, unita alle azioni di sensibilizzazione della popolazione, assume in questo contesto un ruolo ancora più cruciale per contribuire a prevenire e ridurre malattie come il tracoma ed evitare che bambini, uomini e donne diventino ciechi per una causa evitabile.
Hai mai pensato di donare anche tu un pozzo in Etiopia?
Puoi scegliere di farlo da solo oppure con la tua azienda.
Chiamami al numero 342 3463344 o scrivimi a chiara.rho@cbmitalia.org.
Sarò felice di rispondere a ogni tua domanda.
Chiara Rho
Referente Grandi Donazioni