«Non possiamo separare l’abbraccio di papa Francesco dai lavori di questa XVIII assemblea che apriamo con questa preghiera.» Così, davanti a una sala gremita di delegati, giunti da tutta Italia, mons. Claudio Giuliodori ha aperto la XVIII Assemblea Nazionale di Ac. Parole che fanno eco a quelle ascoltate questa mattina in Piazza San Pietro dal Papa.
Il nostro lavoro guidato dallo Spirito
«Siamo qui perché eletti o delegati – ha proseguito – ma in un senso più spirituale perché il Signore ci ha coinvolti nel suo sogno di una Chiesa viva e accogliente in dialogo con tutti. Non ci apprestiamo a uno sterile confronto umano, ma siamo di fronte a una tovaglia imbandita piena di sapienza umana e divina, offerta perché possiamo operare discernimento e nella consapevolezza che dobbiamo allargare i nostri orizzonti. Deve guidarci la certezza che Dio ha uno sguardo altro rispetto al nostro. Siamo chiamati a essere il bello che c’è nella realtà in cui viviamo, ad operare per una Chiesa aperta a tutti e segno di speranza per il mondo. Sarà un confronto ricco e fruttuoso a patto che ci lasciamo guidare dalla convinzione che Dio consacrò in Spirito Santo e potenza Gesù di Nazaret il quale passò beneficando tutti».
Un coro di giovani ha accolto il vescovo con canti accompagnati dalla chitarra. Alcuni delegati si sono alternati al microfono leggendo delle intenzioni e brani dagli Atti degli apostoli.
L’abbraccio di benvenuto del presidente
Dopo un momento di pausa in cui i delegati hanno testato gli strumenti di voto è stata la volta del presidente nazionale Giuseppe Notarstefano che ha portato il suo saluto e augurio di buon lavoro alla platea:
«Viviamo questo momento assembleare dopo l’incontro straordinario con il Papa. Abbiamo celebrato la bellezza dello stare insieme. Il Santo Padre ci ha dato ulteriori stimoli e invitato a rimetterci in cammino.
Mi piace pensare Associazione possa essere luogo le persone dove guardare al futuro con speranza.
Oggi è una giornata importante per il nostro Paese. Associazione che sceglie la esprime la libertà di associarsi nella vita della Chiesa si ritrova a celebrare la sua XVIII assemblea in questo momento storico per la vita dal Paese: Paese al quale noi vorremmo dare anche il nostro contributo e messaggio di unità e democrazia nella prospettiva delle comunità».
Mattarella: Ac frutto prezioso per la società
Notarstefano ha poi ringraziato il Presidente della Repubblica che ha inviato il suo messaggio di buon lavoro:
«In un momento così delicato per il mondo che sta affrontando molteplici sfide rivolgo un caloroso saluto a tutti i partecipanti alla XVIII assemblea impegnati con passione per promuovere i valori di solidarietà, giustizia e amore cristiano. L’Azione cattolica svolge un ruolo importante nel tessuto sociale del Paese ispirando e guidando la comunità verso cammino di condivisione e servizio. Sono certo che il vostro incontro e le discussioni porteranno frutto prezioso arricchendo non solo i partecipanti, ma anche coloro che incontreranno il vostro impegno.».
Ricordando Bachelet
Poi Notarstefano ha concluso ricordando Vittorio Bachelet e la sua battaglia politica per il dialogo:
«Invito a ripensare la nostra democrazia secondo lo spirito di dialogo di Bachelet. Oggi la realtà complessa in cui viviamo chiede una grande visione organica. Il rischio di approcciarsi alle riforme è quello di guardarle da una parte sola, noi vorremmo che questo cammino possa ispirarsi a questo spirito di dialogo e composizione dei diversi interessi in campo».