Ancora morti nel Mediterraneo e sulle rotte migratorie del mondo

Compatibilidad
Ahorrar(0)
Compartir

Fonte immagine Migrant Deaths: “Crimes Which Offend the Entire Human Family” | September 4, 2015 | Headlines | Religion & Ethics NewsWeekly | PBS

Ufficio Policy Focsiv – In questo giorni una nuova tragedia nel mare con oltre 60 morti. Persone che potevano essere salvate se solo la politica italiana ed europea si assumesse la responsabilità di farlo. Invece si prendono misure per rendere più difficili i salvataggi erigendo controlli e muri. E’ uno scandalo a cui molti si sono assuefatti. Le grida nel deserto sono poche e fioche.

Una strage che da troppi anni si ripete senza sosta, mentre l’Organizzazione Mondiale per le Migrazioni stima che il 2023 sia stato l’anno più mortale per i migranti nel mondo. Riprendiamo da Deadliest Year on Record for Migrants with Nearly 8,600 Deaths in 2023 | International Organization for Migration (iom.int), i seguenti dati.

Almeno 8.565 persone sono morte sulle rotte migratorie in tutto il mondo nel 2023, rendendolo l’anno più mortale mai registrato, secondo i dati raccolti dal Missing Migrants Project dell’OIM. Il bilancio delle vittime del 2023 rappresenta un tragico aumento del 20% rispetto al 2022, evidenziando l’urgente necessità di agire per prevenire ulteriori perdite di vite umane.

“Mentre celebriamo i dieci anni del Missing Migrants Project, ricordiamo per prima cosa tutte queste vite perse. Ognuno di loro è una terribile tragedia umana che si ripercuote sulle famiglie e sulle comunità per gli anni a venire”, ha dichiarato Ugochi Daniels, Vice Direttore Generale dell’OIM. “Queste cifre raccapriccianti raccolte dal Missing Migrants Project ci ricordano anche che dobbiamo impegnarci nuovamente per un’azione più incisiva che possa garantire una migrazione sicura per tutti, in modo che tra 10 anni le persone non debbano rischiare la vita in cerca di una migliore”.

Tabella: Dati sui decessi dei migranti 2014-2023

Il totale dell’anno scorso supera il numero di morti e dispersi a livello globale nel precedente anno record del 2016, quando 8.084 persone sono morte durante la migrazione, rendendolo l’anno più mortale dall’inizio del Missing Migrants Project nel 2014. Poiché le rotte migratorie sicure e regolari rimangono limitate, centinaia di migliaia di persone tentano di migrare ogni anno attraverso rotte irregolari in condizioni non sicure. Poco più della metà dei decessi sono stati causati da annegamento, con il 9% causato da incidenti stradali e il 7% da violenza.

La traversata del Mediterraneo continua ad essere la rotta più letale mai registrata per i migranti, con almeno 3.129 morti e scomparsi. Si tratta del più alto numero di vittime registrato nel Mediterraneo dal 2017. A livello regionale, un numero senza precedenti di morti di migranti è stato registrato in Africa (1.866) e in Asia (2.138). In Africa, la maggior parte di questi decessi si è verificata nel deserto del Sahara e sulla rotta marittima verso le Isole Canarie. In Asia, l’anno scorso sono state registrate centinaia di morti di rifugiati afghani e Rohingya in fuga dai loro paesi di origine.

Nel 2024, dieci anni dopo l’istituzione del Missing Migrants Project, l’unico database ad accesso aperto sulle morti e le scomparse dei migranti, il progetto ha documentato più di 63.000 casi in tutto il mondo. La cifra reale, tuttavia, è stimata essere molto più alta a causa delle sfide nella raccolta dei dati, in particolare in luoghi remoti come il Parco Nazionale di Darien a Panama e sulle rotte marittime, dove l’OIM registra regolarmente segnalazioni di naufragi invisibili le cui imbarcazioni scompaiono senza lasciare traccia.

Istituito nel 2014 a seguito di due devastanti naufragi al largo delle coste di Lampedusa, in Italia, il Missing Migrants Project è riconosciuto come l’unico indicatore che misura il livello di “sicurezza” della migrazione negli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e nel Global Compact per una migrazione sicura, ordinata e regolare.

Un rapporto di prossima pubblicazione fornisce un’analisi dettagliata dei dati sui migranti scomparsi dal 2023 e fatti e cifre chiave sulle morti e le sparizioni dei migranti negli ultimi dieci anni. Offre all’OIM e ai suoi partner l’opportunità di valutare il lavoro in corso per espandere percorsi migratori sicuri e regolari, migliorare le operazioni di ricerca e soccorso e sostenere le persone e le famiglie colpite. L’OIM, insieme a molte altre organizzazioni, e in qualità di coordinatore della Rete delle Nazioni Unite sulle migrazioni, invita i governi e la comunità internazionale a continuare a lavorare insieme per prevenire ulteriori perdite di vite umane e sostenere la dignità e i diritti di tutti gli individui.

Detalles de contacto
Segreteria