Scopriamo la storia e l’origine del kilt scozzese

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Scopriamo la storia e l’origine del kilt scozzese

Sbircia dietro le pieghe del kilt scozzese e immergiti nella sua storia. Scopri perché il kilt rappresenta un’identità culturale ricca di tradizione

Il kilt è famoso in tutto il mondo, un’icona indiscussa della Scozia. Non c’è bisogno di spiegarti di cosa stiamo parlando, vero?

Ma come un antico abito tribale di una piccola isola piovosa è riuscito a conquistare una popolarità mondiale? Bene, preparati a immergerti in una storia ricca di avventure e incidenti che hanno plasmato il destino di questo indumento nel corso della storia.

Tutto inizia con quel senso di novità e stranezza che accompagna ogni elemento che si insinua nella cultura di un popolo. Inizialmente, il kilt era qualcosa di nuovo, di insolito, ma pian piano ha conquistato il cuore delle persone grazie alla sua praticità e utilità.

E quando un indumento diventa “tradizionale”, spesso si pensa che stia gradualmente perdendo la sua rilevanza e stia passando di moda. Ma il kilt ha dimostrato di essere un’eccezione.

Il kilt ha saputo sfruttare la sua versatilità e il suo fascino intramontabile per restare un indumento amato e indossato ancora oggi dagli scozzesi. Non è solo un simbolo di alta moda, ma anche una calamita per le ragazze, che non possono resistere al suo fascino maschile e alla sua connessione con l’eredità e la cultura scozzese.

Ma per comprendere appieno il kilt, dobbiamo fare un salto nel passato e scoprire come tutto è cominciato. Preparati a un viaggio avvincente nella storia di questo capo d’abbigliamento unico.

Che cos’è esattamente il kilt?

Il kilt è un indumento che ha radici profonde nel XVI secolo, parte integrante dell’abbigliamento tradizionale degli uomini e dei ragazzi nelle affascinanti Highlands scozzesi.

Il kilt è un’opera d’arte tessile che si avvolge attorno al corpo come una gonna, ma con una particolarità che lo rende unico: le pieghe sul retro. È una combinazione perfetta tra eleganza e praticità.

Realizzato principalmente con tessuti di lana dai vivaci motivi scozzesi, il kilt è diventato un autentico simbolo delle ricche culture scozzesi e gaeliche nel corso del XIX secolo.

Oggi, indossare un kilt durante eventi formali è un modo per celebrare e onorare la tradizione. Un’occasione imperdibile per ammirare la maestosità di questo indumento è durante gli Highland Games, affascinanti eventi che si tengono in tutta la Scozia, dalle remotissime isole fino ai pittoreschi villaggi e città.

Durante questi giochi, che si svolgono ogni fine settimana dell’estate scozzese, i partecipanti sfoggiano con orgoglio il loro kilt.

È un vero spettacolo per gli occhi vedere gli atleti impegnarsi in tornei di atletica leggera, gli eleganti ballerini che si muovono al ritmo della musica tradizionale e le varie competizioni che celebrano l’anima di questa terra affascinante.

Il kilt diventa il vessillo di una cultura orgogliosa, che risuona con forza attraverso le pieghe di un capo d’abbigliamento che rappresenta l’essenza stessa della Scozia.

Quali sono le origini di questo iconico indumento?

Il kilt è intriso di un’aura di fama internazionale. È il simbolo tangibile del patriottismo e dell’identità nazionale degli scozzesi, un legame profondo con le loro tradizioni culturali e storiche. Da ogni angolo del globo, gli scozzesi indossano con fierezza il kilt come un tributo vibrante alla loro eredità.

Ma non sempre è stato così. Per molto tempo, il kilt è stato confinato alle meravigliose Highlands, considerato l’indumento dei cosiddetti “selvaggi”. I Lowlanders, che costituiscono la maggioranza della popolazione scozzese, guardavano con disprezzo e disgusto coloro che osavano indossare il kilt, etichettandoli con il termine sprezzante di “redshanks”.

Le origini della parola “kilt”, infatti, risalgono alla lingua scozzese antica, dove “kilt” significava letteralmente piegare i vestiti intorno al corpo. Eppure, secondo l’Enciclopedia Britannica, la parola scozzese “kilt” ha radici scandinave, derivando dall’antico norvegese “kjalta”, che significa proprio “pieghettato”.

Come sono evolute queste gonne a quadri nel corso del tempo?

Come molti altri capi d’abbigliamento, il kilt ha subito una metamorfosi che lo ha reso ciò che è oggi. La sua storia affonda le radici almeno un secolo prima, ma è alla fine del XVII secolo che la sua forma più riconoscibile prende vita: il kilt tartan al ginocchio, conosciuto come il piccolo kilt o kilt da passeggio.

Ma lasciaci fare un passo indietro nel tempo, perché prima del piccolo kilt c’era il grande kilt. Verso la fine del XVI secolo, il kilt fece la sua comparsa come un plaid con cintura, chiamato grande kilt.

Questo indumento a figura intera poteva essere indossato in vari modi: come un maestoso mantello drappeggiato sulla spalla o addirittura come un cappuccio che proteggeva dagli elementi avversi.

Immagina l’epica visione di un guerriero delle Highlands scozzesi avvolto in questo plaid, affrontando il vento impetuoso e i terreni accidentati. Forse lo hai visto rappresentato nel film “Braveheart”, dove il coraggioso William Wallace, interpretato da Mel Gibson, sfoggia con fierezza il suo plaid con cintura, simbolo del suo impegno per la causa scozzese.

Tuttavia, è importante precisare che questa rappresentazione cinematografica non è accurata dal punto di vista storico, poiché il grande kilt non esisteva ancora ai tempi di Wallace.

Fu solo verso la fine del XVII o l’inizio del XVIII secolo che il piccolo kilt fece il suo ingresso sulla scena. Questa versione vestiva solo la metà inferiore del corpo, dalla vita in giù.

Con il passare del tempo, il kilt tartan al ginocchio si impose come la forma più iconica del kilt scozzese.

Le sue pieghe eleganti e il motivo a quadri scozzesi divennero simboli distintivi della cultura e dell’identità del paese.

Chi ha inventato il kilt

L’invenzione del kilt è ancora avvolta in un’aura di incertezza e suggestione. Alcune fonti la attribuiscono a un personaggio affascinante: Thomas Rawlinson, un quacchero inglese.

Si narra che Rawlinson, in cerca di praticità e funzionalità per i lavoratori delle sue fornaci scozzesi, progettò il piccolo kilt o kilt da passeggio. Questa versione aveva pieghe già cucite per facilitare i movimenti.

Ma le tracce del kilt sembrano affondare ancora più a fondo nella storia. Un ritratto di Kenneth Sutherland, terzo Lord Duffus, sembra indicare l’uso del kilt da passeggio già prima dell’epoca di Rawlinson. Altri ancora sostengono che il kilt sia stato indossato fin dal Medioevo, affondando le radici nella ricca storia delle Highlands.

Qualunque sia la sua origine, la storia del kilt subì una battuta d’arresto nel 1746, quando il Dress Act proibì tutti gli elementi dell’Highland Dress, compreso il kilt, come parte degli sforzi per reprimere la cultura delle Highlands dopo la rivolta giacobita.

Tuttavia, l’atto fu abrogato nel 1782 e da quel momento in poi, il kilt e il tartan non erano più l’abbigliamento tradizionale delle Highlands, ma divennero un simbolo romantico e idealizzato degli Highlander, un richiamo alla loro natura selvaggia e all’identità scozzese.

Tipi di kilt

Il kilt scozzese è un capo realizzato su misura che si avvolge intorno alla vita. Sono realizzati con lana pettinata e intrecciati in un tessuto twill che crea un caratteristico motivo a trama diagonale. Quando questo tessuto viene realizzato con un set di colori e un modello specifici, prende il nome di tartan.

I tartan sono numerosi e sono associati a clan, famiglie, organizzazioni, soc

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Deborah