Confconsumatori a tutela degli utenti contro il caro-gas «I gestori aumentano unilateralmente gli importi al metro cubo». Reclami e conciliazioni: le modifiche sono illegittime
Massa, 19 febbraio 2024 – Confconsumatori, a Massa e in tutto il resto della Toscana, è al fianco di tutti i cittadini che dal mese di dicembre in poi si sono visti recapitare bollette energetiche per il mercato del gas con importi elevatissimi, da 500 a oltre 2.000 euro.
IL CASO – Tantissimi consumatori si sono rivolti allo sportello Confconsumatori di Massa e a tutti gli altri sportelli toscani per chiedere consulenze e assistenza in merito alle bollette del gas e della luce. Dall’esame delle fatture è emerso che in tutti i casi da parte dei venditori c’è stata una modifica delle condizioni economiche dei contratti, generalmente a far data dal mese di aprile 2023 in poi, con l’aumento del costo del gas portato unilateralmente a 2,43 o 1,48 euro al metro cubo. Prezzi spropositati e fuori mercato, se si tiene conto che nel corso del 2023 il prezzo al metro cubo del gas oscillava tra 0,40 a 0,60 euro.
LA CONTESTAZIONE – Com’è noto Arera, con determina amministrativa, aveva consentito la modifica delle condizioni economiche consentendo alle società di inviare la comunicazione con una semplice lettera o mail, che però nella stragrande maggioranza dei casi i consumatori non hanno mai ricevuto. Inoltre sempre Arera consentiva ai consumatori di esercitare il diritto di recesso entro 90 giorni se non avessero accettato l’aumento. Confconsumatori contesta innanzitutto che tali lettere non siano mai arrivate, e neppure le mail nei casi in cui il consumatore aveva attivato quale strumento di contatto proprio la posta elettronica. E in ogni caso, non potendo il gestore del servizio energia provare l’invio delle lettere né tantomeno la loro ricezione da parte dei consumatori, di fatto c’è assoluta incertezza sul termine dei 90 giorni previsti dalla legge per esercitare il diritto di recesso a favore dei consumatori.
LA TUTELA – La questione è controversa e Confconsumatori ha inviato e sta inviando i reclami, attivando anche le conciliazioni Arera, ritenendo le modifiche illegittime e contro la legge. I gestori energetici rispondono confermando la bontà del loro operato, per questo Confconsumatori è passata alla seconda fase della conciliazione. Un associato di Massa, assistito dall’avvocato Francesca Galloni, ha visto risolto il suo caso con l’annullamento di tutte le bollette che erano state emesse al costo spropositato di 2,43 euro al metro cubo, modificato unilateralmente, con il ricalcolo alla vecchia tariffa.
«Si tratta di un’ottima notizia – commenta Francesca Galloni, vicepresidente di Confconsumatori Toscana – in quanto non solo il nostro associato si è visto riconoscere quanto pagato in eccedenza ma si è visto anche riconosciuto un credito di 1.478,63 euro. È stato premiato tutto il lavoro e lo sforzo quotidiano dei nostri sportelli per tutelare i consumatori e contestare queste condotte delle società energetiche».
Per il presidente nazionale di Confconsumatori, Marco Festelli, «l’associazione ha iniziato aindagare sulla frequenza di questi fenomeni, per capire se ci siano società energetiche che costantemente variano le condizioni economiche senza avere prova certa di aver avvisato l’utente, al fine di reprimere dinanzi all’antitrust condotte commerciale scorrette poste in essere dopo il 30 giugno 2023».
Per informazioni o assistenza è possibile rivolgersi agli sportelli di Confconsumatori (tutti i contatti sono su https://confconsumatori.it/gli-sportelli-di-confconsumatori/) oppure allo sportello online (https://confconsumatori.it/spiegaci-il-tuo-problema/).
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- Febbraio 19, 2024
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