Siglato lo scorso 16 febbraio il nuovo CCNL Studi Professionali. Il contratto, che era scaduto nel 2018, è stato rinnovato da Confprofessioni, per la parte datoriale, e dalle organizzazioni sindacali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, le quali hanno firmato l’ipotesi di rinnovo che avrà durata triennale.
L’ipotesi di rinnovo introduce:
- una disciplina dell’apprendistato nelle sue tre tipologie;
- un forte impegno della bilateralità per rafforzare il welfare a sostegno dei lavoratori e dei datori di lavoro del settore;
- l’introduzione di una giornata di permesso per effettuare visite e check up;
- la previsione di causali che consentono una durata del rapporto di lavoro superiore a 12 mesi.
L’intesa inoltre prevede anche aumenti retributivi e l’erogazione di una tantum.
CCNL Studi Professionali: aumenti ed erogazione una tantum, cosa cambia dal 1° marzo 2024
Il contratto che ha vigenza contrattuale triennale, ovvero dal 1° marzo 2024 al 28 febbraio 2027, definisce, per la parte economica, un aumento contrattuale pari a 125€ mensili sul terzo livello, da riparametrare per gli altri livelli. Per tale aumento sono previste quattro tranche di erogazione:
- 105€ con la retribuzione del mese di marzo 2024;
- 45€ con la retribuzione del mese di ottobre 2024;
- 45€ con la retribuzione del mese di ottobre 2025;
- 20€ per la retribuzione del mese di dicembre 2026.
Mentre l’una tantum di 400€ verrà erogata a maggio 2024 (200€) e a maggio 2025 (200€).
Sostegno ai lavoratori
Per quanto concerne il sostegno ai lavoratori, l’intesa ha previsto anche un’integrazione del trattamento di maternità obbligatoria a carico del datore atto a far raggiungere alla lavoratrice interessata il 90% della retribuzione.
Inoltre, l’accordo interviene altresì nella riorganizzazione della declaratoria contrattuale e nell’introduzione, ai fini del campo di applicazione, di altre figure professionali.
Sitografia