Come scrivere una sinossi accattivante del manoscritto   • Las Vegas edizioni

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Una domanda che spesso ci viene rivolta è “come scrivere la sinossi del mio manoscritto?”

Per questo abbiamo pensato di chiarire un po’ di questioni riguardo a questo aspetto della scrittura che mette in crisi tanti aspiranti scrittori ma non solo: come progettare una sinossi che catturi l’attenzione.

Cos’è la sinossi di un testo?

Prima di tutto va chiarita la definizione di sinossi: la sinossi è il riassunto di ciò che viene raccontato nel proprio libro. Esatto, proprio come i riassunti che ci facevano scrivere alle elementari. Ciò non toglie che si possa essere anche più sintetici.

Attenzione che la sinossi, insieme alla lettera di presentazione, è la prima cosa che viene letta dall’editore o dall’agente letterario a cui spedite il vostro manoscritto. Quindi va curata e pensata con attenzione, senza demandare il giudizio al solo manoscritto allegato: la sinossi è una sorta di biglietto da visita e il modo in cui ci si presenta (e si presenta il proprio lavoro) fa tutta la differenza del mondo.

Come scrivere la sinossi?

Il vostro primo lettore dovete subito imbrigliarlo e fare in modo che abbia voglia di leggere il manoscritto che gli avete inviato per una valutazione. Per cui nella sinossi non siate sciatti, date il meglio di voi stessi, cercate (senza esagerare) di comunicare la vostra passione e il motivo per cui, tra tanti possibili, avete deciso di scrivere e proporre proprio questo libro.

Quando scrivete una sinossi, fateci subito entrare nel vostro manoscritto. Se è un romanzo, diteci subito dove e quando è ambientato, chi è il protagonista, cosa deve  o vuole fare, qual è il conflitto. Non siate vaghi ma precisi.

Ad esempio ecco una sinossi vaga: 

“In un mondo di misteri e intrighi, un protagonista affronta sfide e rivelazioni. Amori e segreti emergono mentre il destino si intreccia con oscure minacce. Una storia avvincente di suspense e passione.”

E un esempio di sinossi più dettagliata: 

“Nel regno di Eldoria, il giovane erede al trono, Alessio, svela il suo potere magico inaspettato, aprendo un varco verso antiche profezie. Innamorato di Livia, figlia di un potente mago, deve bilanciare il suo amore con il dovere di proteggere il regno. L’antico artefatto noto come “L’occhio di Eldar” è al centro di una cospirazione oscura, portando Alessio a scoprire segreti familiari intricati. Intrighi politici e forze oscure minacciano il regno mentre la storia si snoda tra tradimenti, alleanze e rivelazioni sorprendenti.”

Ok, manca il finale e somigliano più a delle quarte di copertina che a delle sinossi, ma ChatGPT ha fatto un ottimo lavoro per mostrarvi la differenza tra vago e dettagliato.

Quanto deve essere lunga la sinossi di un libro?

Ogni editore ha le sue preferenze sulla lunghezza, ma se non è specificato una lunghezza particolare, il mio consiglio è di scrivere una sinossi breve. Dieci righe sono più che sufficienti per raccontare gli snodi fondamentali di una storia (o i temi affrontati in un saggio). Una sinossi dettagliatissima di pagine e pagine può servire a voi ma non credo sia utile a nessun editore: se devo leggere cinque pagine di sinossi, faccio che passare direttamente al manoscritto. Anche perché la trama è importante ma non è tutto, conta anche la voce, e nella sinossi questa non può essere valutata.
Se non riuscite a riassumere il vostro manoscritto in poche frasi, di sicuro avete un problema (no, non riguarda voi direttamente, ma riguarda quello che avete scritto).

Qual è la differenza tra trama e sinossi?

Per scrivere la vostra sinossi non fate affidamento alle quarte di copertina dei libri in commercio: hanno funzioni diverse e si rivolgono a persone diverse.
Nel caso di una sinossi inviata a un editore o a un agente letterario non ci dobbiamo preoccupare di non fare spoiler: se avete scritto un giallo, ad esempio, potete scrivere tranquillamente chi è l’assassino. L’editore non si offende e di solito non vuole essere “sorpreso” a fine lettura, anzi, di solito non arriva alla fine di un manoscritto. Per cui non siate timidi e sparate tutte le cartucce a disposizione!

Un’altra differenza tra una sinossi che mandate insieme al vostro manoscritto e una quarta di copertina, è che nella sinossi non dovete assolutamente aggiungere giudizi di merito: non scrivete frasi come “vi terrà incollati alla pagina”, “un libro potente”, “vi farà morire dalle risate”, “una scrittura maestosa a metà tra Proust e Tolstoj” o cose simili. Suonano un po’ ridicole e non dispongono bene chi vi deve leggere (io non le metterei neanche nelle quarte di copertina, e infatti le nostre sono sempre molto sobrie, ma questo è un altro discorso).

“Non so scrivere una sinossi!”

Se temete di non riuscire a scrivere una sinossi del vostro libro è perché forse voi stessi non ce l’avete così ben chiaro e focalizzato. È fondamentale, quando si scrive, sapere esattamente qual è il nocciolo della questione e poterlo raccontare in poche parole. Tutte le storie di grande successo sono riassumibili in una frase o poco più. Se non riuscite a farlo con la vostra, forse è il caso di riprenderla in mano e provare a focalizzarla meglio. 
Ora sapete come scrivere la sinossi del vostro manoscritto senza drammi, ma forse può essere utile fare un passo indietro e cominciare dal pitch: a questo proposito ho scritto un post che potete leggere sul mio sito personale a questo link.

Ha scritto il post

Sono nato a Torino nel 1977. Nel 2007 ho fondato Las Vegas edizioni, di cui sono Sindaco, direttore editoriale, oscuro burocrate e facchino. Insegno Scrittura Creativa alla Scuola Internazionale di Comics di Torino. Ho pubblicato il primo romanzo a ventitré anni e da allora il vizio della scrittura non mi ha più abbandonato. Fino a qui i romanzi sono otto: “Quelli di Goldrake” (Di Salvo, 2000), “Bambole cattive a Green Park” (Marsilio, 2003), “L’amore ci farà a pezzi” (Azimut, 2009; Clown Bianco, 2021), “Revolver” (BookSalad, 2013), “La parte sbagliata del paradiso” (Fernandel, 2014), “Green Park Serenade” (Pendragon, 2016), “La vita sessuale delle sirene” (Clown Bianco, 2018), “Lungomare nostalgia” (Spartaco, 2023). Nella prossima vita voglio essere l’ala destra della Juventus Football Club, nella precedente avrei voluto essere uno dei Beatles.

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Andrea Malabaila