Stellantis, Uliano (FIM CISL): produzione I° semestre 2024 a 303.510 veicoli (- 25,2 %), in forte calo rispetto al 2023

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Comunicato Stampa

Dichiarazione del Segretario Generale Fim-Cisl Ferdinando Uliano

FIM-CISL: Stellantis produzione I° semestre 2024 a 303.510 veicoli (- 25,2 %), in forte calo rispetto al 2023. In rosso tutti gli stabilimenti, tranne Pomigliano e Atessa Lvc, dove comunque rallenta la crescita. Si prospetta una produzione a fine anno poco sopra i 500 mila veicoli. Il Governo rispetti l’impegno di convocarci entro luglio a Palazzo Chigi per definire impegni e garanzie per il rilancio di un settore in difficoltà.

  • Situazione produzione STELLANTIS Italy I° semestre 2024

I dati della produzione nei primi sei mesi del 2024, dopo tre anni di crescita segnano un’inversione di tendenza negativa rispetto al semestre dell’anno precedente, con una quantità tra autovetture e furgoni commerciali di 303.510 unità contro le 405.870 del 2023. La produzione di autovetture segna un -35,9%, pari a 186.510, mentre quello relativo ai veicoli commerciali evidenzia una crescita del 2% raggiungendo una quota di 117.000 unità.

Negli stabilimenti di produzione delle auto abbiamo riscontrato una situazione particolarmente negativa e una tendenza al peggioramento rispetto alla flessione del -23,8% già riscontrata nel primo trimestre. Fatta eccezione per lo stabilimento di Pomigliano d’Arco che rappresenta più della metà della produzione totale, dove riscontriamo una crescita del +3,5% rispetto al 1° semestre 2023, che comunque subisce un forte rallentamento negli ultimi tre mesi. Negli altri quattro stabilimenti la produzione di auto ha subito flessioni molto significative con valori che vanno dal -57,6% al -63%, rispettivamente Melfi e Mirafiori (Polo produttivo di Torino).

Un dato negativo condizionato dal ritardo degli incentivi per le auto ecologiche partiti un mese fa e il rimbalzo negativo dopo un 2023 in crescita una volta superati i problemi nelle forniture determinati dal covid e dalla mancanza di semiconduttori e componenti.  Il Polo produttivo di Mirafiori perde volumi sulla 500 elettrica e non riesce più a compensare il continuo calo delle Maserati. Gli stabilimenti di Melfi e Cassino subiscono l’attesa verso la transizione alle future produzioni sulle due nuove piattaforme Stla Medium e Stla Large previste nel 2025.

Per i veicoli commerciali Lvc di Atessa di fatto si è interrotta la crescita rispetto al 2023 (+2%), che si era riscontrata invece nel primo trimestre (+28,5%). Se l’andamento riscontrato nel 1° semestre 2024 venisse confermato nei prossimi mesi e senza inversione di tendenza per gli incentivi, partiti di fatto con ritardo nel mese di giugno 2024, la produzione complessiva si attesterà intorno alle 500 mila unità, al di sotto delle 751 mila del 2023, a metà strada dall’obiettivo di 1 milione di veicoli nel 2030 stabilito a livello governativo e assunto dal Gruppo Stellantis.

Situazione negli Stabilimenti delle produzioni finali

  • Plant Polo Produttivo di Torino

I volumi produttivi misurati nel I° semestre 2024 sono pari a 19.510 unità rispetto alle 53,330 rilevate nel 2023 (-63%). Il 90 % dei volumi dello stabilimento torinese, pari a 17.660, sono rappresentati da 500 bev, il restante è rappresentato dalle produzioni Maserati con 1.850 unità. Quest’ultime ben lontane dalle 10.000 unità prodotte negli anni di punta delle produzioni Maserati.

La situazione è in peggioramento e per i prossimi mesi non si vedono segnali di miglioramento. Una flessione di mercato, determinatasi già nell’ultimo trimestre 2023, ha impattato negativamente sulle produzioni della 500 bev perdendo quasi 2/3 delle produzioni rispetto alle 46.930 unità del 1° semestre del 2023. Questo ha portato alla decisione di organizzare la linea di produzione su un turno e alla richiesta di Cigo e Cds. Dal 19 febbraio nei giorni in attività si è utilizzato l’ammortizzatore sociale coinvolgendo mediamente 35% /40% dei 1050 lavoratori sulla linea della 500bev.

Nei primi sei mesi si è fatto inoltre ricorso a degli stop produttivi di 45 giornate, 19 nel primo trimestre e 26 nel secondo, che hanno coinvolto sia la linea della 500bev che quella di Maserati.

Certamente, il ritardo nel lancio degli eco-incentivi partiti a giugno, non ha influito positivamente sui volumi e al momento non abbiamo riscontrato effetti importanti sugli stessi.

Gli eco-incentivi per un ammontare complessivo di 950 milioni a cui si sommano i 50 milioni già disponibili da gennaio, sono partiti il 3 di giugno e le prenotazioni di sconto relative all’acquisto delle auto full-electric, per un ammontare di 200 milioni, si sono esaurite in meno di 9 ore con 62% delle richieste di privati. Si stimano in circa 25.000 potenziali vetture, ma quante di queste potrebbero riguardare l’acquisto di 500 bev, ad oggi non siamo in grado di stimarlo.

Sulla linea Maserati la situazione della produzione è critica. Sul fronte produttivo si sono raggiunte le 1.850 unità, -70% rispetto al 2023. Negli anni migliori di Maserati la produzione, tra Grugliasco e Mirafiori, nel 1° semestre raggiungeva oltre le 27.000 unità (anno 2017). Oltre ai 65 giorni di stop produttivo nel primo semestre, dal 3 di aprile fino al 31 dicembre 2024 viene utilizzato il Contratto di Solidarietà per circa 968 lavoratori in base agli ordinativi da evadere

Dal 2° trimestre vengono prodotte solo le Maserati GT e GC anche nelle versioni Folgore full-electric, ma a tutt’oggi non riescono a compensare il fermo produttivo di Ghibli, Quattroporte e Levante.

Per questo motivo riteniamo negativo lo spostamento del lancio produttivo del nuovo modello Quattroporte nella sua versione full-electric dal 2025 al 2028. Anche l’annuncio della produzione del nuovo suv Levante Folgore sulla piattaforma Large E-UV Bev nel 2027 ci preoccupa per i tempi troppo lunghi e per il suo possibile spostamento da Mirafiori.

Riteniamo sia necessario accelerare e anticipare i tempi della messa in produzione della nuova berlina Quattroporte e pensiamo sia indispensabile comprendere per il futuro la strategia di Stellantis a Mirafiori sia sui modelli, che sui volumi delle produzioni Maserati, visto che l’obiettivo nel piano “Dare Foward 2030” era di incrementare tre volte il peso delle nuove auto nei segmenti dei veicoli premium e di lusso. Noi pensiamo che lo si debba fare con un ruolo primario di Mirafiori.

Data la situazione riteniamo importante essere riusciti, con le iniziative che abbiamo messo in campo, a costringere Stellantis ad assegnare allo stabilimento di Mirafiori entro la fine del 2025 un modello come la 500 ibrida. Un’auto con potenzialità di volumi importanti che può assicurare il mantenimento della missione produttiva di Mirafiori come stabilimento di assemblaggio auto. Ora servono altre iniziative di rafforzamento produttivo anticipando il lancio delle Maserati o con altre assegnazioni.

Nei giorni scorsi l’azienda ha comunicato che nel mese di luglio si faranno sulle due linee di produzione, altre tre settimane di fermo produttivo totale, dal 15 luglio al 2 agosto, a cui si aggiungeranno le 3 settimane di chiusura per ferie collettive.

  • Plant Maserati Modena

La produzione nel plant di Modena, contrariamente alle previsioni aziendali, ha subito nel primo semestre del 2024 una flessione negativa significativa. Nello specifico si sono prodotte 160 vetture contro le 600 del 2023.  Si interrompe così la crescita positivo riscontrata negli ultimi 3 anni.  

Se nell’ultima parte del 2023 il ricorso alla Cig era molto marginale, nei primi sei mesi del 2024 è stata significativa coinvolgendo circa 130 lavoratori per circa 58 giorni. Per tutto il 2024 è prevista una situazione di bassi volumi. Dal 13 maggio è stato attivato per questo il CDS. E’ stato confermato che nel 3° quadrimestre del 2024 verrà completato l’investimento l’“Atelier del Programma di Personalizzazione Fuoriserie”, destinato alla creazione di modelli Maserati su misura.

All’inizio del 2025 è prevista l’implementazione anche su MC20 e MC20 cielo della piattaforma full-electric Folgore, fino ad allora non pensiamo possano esserci cambiamenti significativi sui volumi.

Nei due siti di Modena, oltre ai circa 260 diretti di produzione, 130 ingegneri sono stati assegnati al Maserati Engineering Team, mentre altri 450 ingegneri sono impegnati nelle attività di progettazione e sviluppo al servizio di tutte le altre realtà Stellantis. Nel nuovo assetto dei Centri di R&D, sarà fondamentale che questa importante realtà legata alla ricerca e alla progettazione con la presenza di molte professionalità, non venga dispersa e non subisca ridimensionamenti.

  • Plant di Cassino

La produzione nel I° semestre è di 15.900 unità, determinando una flessione negativa del -38,7% rispetto al 2023. Un dato semestrale tra i peggiori nella storia dello stabilimento di Cassino. Da gennaio lo stabilimento è organizzato su un solo turno, mentre per gran parte dello scorso anno la produzione aveva la doppia turnazione.

L’attuale produzione è rappresentata per il 20% da Alfa Romeo Giulia, il 54% dall’Alfa Romeo Stelvio e il 26% dalla nuova Maserati Grecale, quest’ultima viene prodotta anche nella versione full electric.

Le potenzialità dello stabilimento di Cassino sono enormi, basti pensare che nel 2017 la produzione nel 1° trimestre è stata di 153.263 imparagonabile all’attuale, con un’occupazione di oltre 4.500 unità.

L’assegnazione allo stabilimento della futura piattaforma Stla large bev è positiva ed apre nuove prospettive per lo stabilimento, ma è necessario accelerare sui tempi dei lanci produttivi dei nuovi modelli per invertire un dato produttivo e occupazionale negativo. I nuovi modelli Alfa Romeo Stelvio e Giulia, che abbiamo visto nel mese di dicembre 2023 nel centro Stile di Mirafiori, sviluppati sulla nuova piattaforma Stla Large, l’azienda ha comunicato che verranno prodotti nella prima e nella seconda metà del 2025 e l’altra ad inizio 2026. Mentre il terzo modello sempre su piattaforma Stla Large, verrà prodotto dal 2027 ci è stato comunicato nell’ultimo incontro del 27 maggio scorso. Come abbiamo ribadito al Ceo di Stellantis, le assegnazioni su Cassino dei nuovi modelli sono positivi ma è necessario anticipare quanto prima il lancio dei nuovi modelli, per limitare l’attuale uso di ammortizzatori.

Infatti la situazione produttiva ha avuto un impatto negativo sull’occupazione, attualmente in forza sono 2700. Nel primo semestre sono state 20 le fermate collettive gestite in CDS. Nelle restanti giornate il CDS coinvolge mediamente 600 lavoratori al giorno. I lavoratori in trasferta temporanea nei siti Stellantis sono circa 60.

  • Plant di Pomigliano

E’ l’unico stabilimento di assemblaggio auto che non perde rispetto al dato 2023, infatti nei primi sei mesi del 2024 riscontra un +3,5%.

Un dato che può essere visto come un elemento di stabilità produttiva, ma che nello stesso tempo evidenzia una problematicità alle porte, se lo rapportiamo al + 26% del primo trimestre del 2024 rispetto all’analogo periodo del 2023. Più in dettaglio, le +12.130 unità aggiunte nel 1° trimestre a giugno ne sono rimaste +3.500, quindi significa che si è “perso il passo della crescita” di circa 8.630 unità in soli tre mesi. Nei dati disaggregati Panda cresce rispetto al 1° semestre del 2023 con un +20%, mentre sulla linea dell’Alfa Romeo Tonale e del Dodge Hornet riscontriamo un calo del -26%, con una flessione in peggioramento rispetto a quella riscontrata nei primi tre mesi dell’anno.

La flessione dei volumi ha portato già nelle ultime settimane di marzo la produzione su un unico turno e ad un uso della Cigo con 13 giorni di stop produttivo.

Sarà indispensabile aprire un confronto con il gruppo per verificare questa situazione, anche perché sta avendo ripercussioni negative sia all’interno che sull’ indotto.

La conferma della produzione della Fiat Panda almeno fino al 2029 e comunque, fino a quando la legislazione sulle produzioni endotermiche lo consentiranno, unitamente agli attuali volumi, è a tutt’oggi ancora un elemento positivo per i livelli produttivi su quella la linea di produzione, anche se nell’ultimo periodo ci preoccupa la riduzione di volumi prodotti. Anche per questo motivo dal 15 luglio fino al 19 agosto lo stabilimento sarà chiuso utilizzando 2 settimane di Cassa Integrazione e tre settimane di Ferie.

E’ necessario monitorare l’andamento di Panda per verificare la tenuta fino al suo ciclo di vita, per poi adempiere all’impegno assunto dal Gruppo di “procedere con un nuovo ciclo di modelli”.

Sono impegni che Stellantis dovrà poi assumere con garanzie precise anche in sede ministeriale nell’accordo di sviluppo del settore auto.

  • Plant di Melfi

Delle 47.020 auto prodotte, il 39% è rappresentato da 500x, il 27% da Jeep Renegade e il 34% da Jeep Compass. Il dato produttivo sul primo semestre rispetto all’anno precedente è fortemente negativo

-57,6%. In termini di volumi è lo stabilimento che perde la maggiore quantità di auto, con 63.800 unità in meno rispetto al 1° semestre 2023.

Nel primo trimestre gli stop produttivi collettivi sono stati complessivamente 28 giorni, nel secondo 37 per un totale di 65 gestiti con il CDS.  Negli altri giorni l’utilizzo del CDS è stato nel primo trimestre del 23% pari ad una media di 1282 lavoratori ogni giorno, peggiorando nel secondo trimestre con un 40% su una media di 1500 lavoratori giornalieri.

Il venir meno di quote rilevanti di produzione, ha comportato delle ripercussioni negative in termini occupazionali, che si sono affrontate con vari strumenti alternativi ai licenziamenti, come le incentivazioni all’uscita su base esclusivamente volontaria (dal 2021 ad oggi ha coinvolto quasi 1.700 lavoratori portando l’occupazione a 5.425). Da metà maggio 2023 la turnazione nello stabilimento si è ridotta passando da 17 a 15 turni, ma da inizio anno di fatto si sta viaggiando su due turni.

La situazione di Melfi è comunque difficile e complessa. Soprattutto nella fase di transizione verso i cinque nuovi modelli multibrand sulla piattaforma Bev STLA Medium, che certamente rappresentano una risposta positiva in termini di prospettiva futura per lo stabilimento lucano, ma che in questa fase di preparazione ha comportato la stipula di un nuovo Contratto di Solidarietà con scadenza 4 agosto 2024, che verrà rinnovato entro fine del mese. Inoltre la situazione sui volumi per il mese di luglio, vede nella seconda settimana un fermo produttivo per 5 giorni.

Negli ultimi incontri, al Mimit e con a.d. di Stellantis, ci hanno confermato i cinque i modelli, di cui uno sarà la Jeep Compass ibrida e comunicato il cronoprogramma per l’avvio delle nuove produzioni e l’intreccio con le attuali. Nello specifico nel 1° trimestre 2025 partirà la salità produttiva della prima vettura full electric a marchio DS, poi a seguire entro il 2006, verranno lanciate le altre quattro due Jeep, una Ds e una Lancia.

Quattro modelli saranno full-electric con possibilità di motorizzazioni ibride e uno in versione ibrida. La produzione stimata a regime dei 5 modelli sarà di circa 260 mila vetture anno, che secondo la direzione aziendale dovrebbe saturare l’impianto.

Anche per l’indotto la situazione è molto critica, c’è la necessità di garantire l’uso di ammortizzatori, stiamo agendo a livello istituzionale, sia ministeriale che regionale, per avere tutte le garanzie legate ed evitare impatti negativi a livello occupazionale. Attualmente nell’indotto sono occupati circa 3.000 lavoratori.

Gli incontri svolti in sede ministeriale per noi devono rappresentare l’ambito dove ottenere quegli elementi di garanzia che oggi non abbiamo e non abbiamo ricevuto a tutt’oggi da Stellantis e dalle istituzioni. E’ necessario che il gruppo sia impegnato a dare priorità nelle forniture alle aziende del comprensorio, ma nelle stesso tempo, bisogna sostenere le aziende fornitrici nel processo di ammodernamento e di transizione verso le nuove produzioni. Inoltre, è indispensabile agire sull’accordo di programma e sulle strumentazioni a disposizione nelle aree di crisi complessa per attrarre altri nuovi investimenti e per tutelare i lavoratori dell’area di Melfi.

  • Plant di Atessa

La produzione nei veicoli commerciali nel I° semestre del 2024 raggiunge la quota di 117.000 unità, con un risultato positivo rispetto al 2023 del + 2%. Lo stabilimento ha lavorato su 15 turni per tutti i primi sei mesi contrariamente al 2023 non ha subito fermi produttivi per mancanza di materiale. La previsione di inizio anno era di produrre 255 mila veicoli commerciali con un incremento del 11% rispetto alle 230 mila prodotte nel 2023. La situazione è cambiata nel mese di giugno per 15 giorni sono stati collocati con Cigo dalle 400-600 persone a seguito di una diminuzione degli ordini dei cabinati, a seguito di un calo del mercato dei camper. La produzione di cabinati per i camper da 400 al giorno, sono passati a circa 100 al giorno. La situazione è peggiorata nel mese di luglio dove l’azienda ha già comunicato un calo produttivo anche sulle produzioni Van. Dal 8.7 si lavorerà su due turni, coprendo con Cigo per circa 800 persone.  Dal 22.7 rimarrà chiuso al 2.8 con Cigo e con ferie collettive dal 4 agosto 2024 al 19 agosto 2024.

Nello stabilimento di Atessa (CH) leader nei veicoli commerciali leggeri, si producono oltre ai veicoli commerciali di Fiat e Psa, anche di Opel e Vauxall e dal 2024 quelli di Toyota. Nello stabilimento sono in produzione anche le versioni full-electric.

E’ stato ultimato l’investimento di potenziamento della nuova verniciatura che non utilizzando più i solventi, ha un minor impatto ambientale.

Nello scorso mese di settembre sono state stabilizzati, con contratti Stellantis a tempo indeterminato, 40 dei 180 lavoratori in staff leasing. A tutt’oggi sono presenti ancora 103 lavoratori in staff leasing da vari anni, per noi devono essere stabilizzati. Non è accettabile che Stellantis continui a rinviare la questione nel tempo. Non bisogna disperdere le professionalità su cui si è investito per cosi tanto tempo.

Lo stabilimento abruzzese deve continuare a mantenere la leadership nei veicoli commerciali anche nel gruppo Stellantis, pertanto a protezione della produzione italiana, continueremo a presidiare e verificare con attenzione gli equilibri produttivi interni al Gruppo. Per questo motivo abbiamo chiesto nell’ultimo incontro in sede ministeriale, di predisporre anche per lo stabilimento di Atessa alla produzione di veicoli commerciali con la propulsione a celle a combustibile a idrogeno e ad incentivare ulteriormente la camperistica.  

Il piano industriale del Gruppo Stellantis

Sintesi del piano “Dare Foward 2

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