Continua l’affascinante viaggio nel mondo degli animali dei mesi più caldi con tre ospiti abitanti della notte. Il primo è maestoso quanto una farfalla, ma talvolta molto più grande. Il secondo si dice porti fortuna e denaro. Il terzo è un elegante, ma un po’ spaventoso, mammifero notturno, protagonista anche di leggende. Tutti e tre sono animali che si aggirano soprattutto nelle campagne o nei luoghi paludosi e che svolgono importanti funzioni per l’ecosistema
Un nuovo appuntamento alla scoperta degli animali che popolano le nostre serate estive.
Questa settimana conosciamo la falena, il pipistrello e le lucciole, così diversi fra loro ma accomunati dall’essere notturni: è con il buio, infatti, che li incontriamo.
La falena: abile incantatrice
Le falene sono vere regine della notte. Lontane nei colori dalle cugine farfalle, questi insetti notturni in genere marroncini o grigiastri appartengono all’ordine dei lepidotteri, una parola che deriva dal greco antico e unisce due termini: lepis – squama – e pterón – ala.
Avete mai visto delle farfalle pelose? Le falene lo sono. Questo strato protettivo di peluria (sottili squame o setole) presente sia sulle ali che sulle antenne, talvolta anche molto compatto, è fondamentale per la loro sopravvivenza. Le antenne, in particolare, sono lo strumento principale attraverso cui le falene si muovono e conoscono il mondo, captano movimenti e odori che permettono loro di andare alla ricerca di cibo.
Ciò che avrete sicuramente notato delle falene è che sono continuamente alla ricerca della luce. Per orientarsi durante il volo sono abituate ad usare la luce della luna: per questo “si confondono” e sono portate a seguire qualsiasi fonte luminosa si presenti loro. Poiché nei nostri giardini o sui terrazzi la luce proviene in genere da una lampada, le falene si dirigono verso quella “falsa luna”, rimanendo disorientate e stordite dalla fonte luminosa, e continuando a volare finiscono col bruciarsi.
Le ali delle falene sono anche armi da difesa. Alcuni tipi di falene sono scambiate per farfalle a causa dei colori accesi che caratterizzano le loro ali: si tratta di una protezione che adottano contro i predatori notturni. I disegni sulle ali richiamano infatti le pupille di animali selvatici, che scoraggiano l’avvicinarsi degli animali che le mangerebbero, primi fra tutti i pipistrelli.
Forse non sapete che le falene fanno parte degli insetti impollinatori, proprio come le più popolari farfalle e le api: alle setole che le ricoprono rimane attaccato il polline dei fiori che visitano in cerca di nettare, polline che poi trasportano da una pianta all’altra.
Le lucciole: piccole scie luminose
Le lucciole sono coleotteri notturni che si illuminano al buio: in estate, nei luoghi lontani dall’inquinamento luminoso, creano un’atmosfera fantastica, anche poetica. Questi piccoli insetti ci lasciano sempre a bocca aperta proprio per i segnali luminosi che producono. Ma come avviene questo fenomeno?
Sia il maschio che la femmina della lucciola hanno la possibilità di emettere luce grazie al fenomeno della bioluminescenza, un processo chimico attraverso cui le molecole si muovono velocissime producendo energia luminosa. La femmina può produrre luce per una durata più lunga, circa 2 ore, mentre il maschio emette luce solo per pochi istanti e ad intermittenza.
Quello che noi vediamo la notte è il rito del corteggiamento per trovare un partner utile a riprodursi. Grazie a quelle piccole fonti luminose, composte solitamente da una luce fredda di colore verde brillante – giallo, le lucciole si richiamano infatti fra loro per accoppiarsi. Lo fanno per circa 10 notti consecutive.
Ricordiamoci di trattare sempre con rispetto le lucciole: sono ormai una specie in via d’estinzione a causa di continui fenomeni invasivi come la deforestazione, il disboscamento e l’urbanizzazione, che stanno riducendo sempre più l’habitat naturale dove possono vivere.
Ovviamente, la leggenda secondo la quale le lucciole portano soldi se rinchiuse sotto ad un bicchiere, non solo è falsa, ma è anche una pratica molto crudele!
Il pipistrello: sovrano della notte
Questi eleganti mammiferi sono spesso associati a storie spaventose che li vedono protagonisti insieme a mostri e vampiri. Sebbene esista una tipologia di pipistrelli ematofagi, che si nutrono del sangue di altri animali, in realtà i pipistrelli sono creature straordinarie con un ruolo fondamentale nel nostro ecosistema, dato che regolano la presenza di insetti anche dannosi per l’uomo.
Tipici principalmente delle zone tropicali, si possono trovare anche in campagna e nelle periferie delle città e costituiscono il gruppo di roditori volanti più numeroso del pianeta. Pensate che sono stati avvistati esemplari di pipistrelli persino al Circolo Polare Artico!
Appartengono all’ordine dei chirotteri e sono gli unici mammiferi in grado di volare: lo fanno agilmente, con virate anche complesse. In quanto mammiferi, producono latte per i loro piccoli, i quali in poco più di un mese diventano però abili nel cercarsi autonomamente il cibo, principalmente insetti.
Una delle caratteristiche peculiari dei pipistrelli è la loro capacità di orientarsi solamente con gli ultrasuoni – ecolocalizzazione – grazie alle orecchie molto grandi che captano suoni impercettibili all’orecchio umano e ai loro stridii che, rimbalzando sulle superfici, permettono di calcolare le distanze.
È importante sapere che i pipistrelli nascono nel periodo tra giugno e luglio, quindi non è raro durante l’estate imbattersi in giovani esemplari che provano a spiccare il volo ma rimangono feriti o storditi. In questi casi è sempre meglio chiamare un centro di tutela per animali selvatici e aspettare che siano gli esperti a dirci come è opportuno agire, in base all’età del pipistrello o all’entità del danno che ha subito.
Se poi volete aiutare questi piccoli amici volanti a trovare una casa, per poche decine di euro troverete delle perfette “bat box” online, da posizionare in luoghi bui e arieggiati. L’unico pipistrello endemico italiano è considerato a rischio estinzione, per cui con un piccolo gesto potrete davvero contribuire alla salvaguardia di questa specie.
Questi speciali roditori con le ali possono volare a grande velocità: a seconda del tipo di pipistrello, si va dai 16 chilometri all’ora addirittura ai 165, la velocità più elevata fra qualunque animale che si muova con volo orizzontale.
Normalmente vivono in grandi colonie: non è così raro vedere migliaia di pipistrelli che si spostano insieme e insieme scendono in picchiata. Uno dei motivi per cui cercano l’appartenenza a gruppi così numerosi è quella di conservare a lungo il calore del proprio corpo.
E per finre, sapete perché questi mammiferi alati dormono a testa in giù? Perché è una posizione che rende più facile spiccare il volo. Si lanciano, dispiegano le ali e prendono velocità.
In apertura: Una meravigliosa nottata estiva, illuminata da una distesa di lucciole che sembrano stelline. Foto: IPA
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