Il progetto NextGen, avviato dalla Fondazione Carisal con Fondazione Saccone, Università di Salerno e Ai.Bi., ha coinvolto 180 ragazzi…  alcuni di questi hanno trovato lavoro prima del termine dell’iniziativa

Negli ultimi dieci anni, la Regione Campania ha investito significativamente nell’innovazione, supportando la creazione di incubatori, acceleratori, e coworking, e promuovendo il lavoro agile e smart. Domenico Credendino, presidente della Fondazione Carisal, ha sottolineato questi sforzi durante l’incontro I Neet e il lavoro organizzato dalla Fondazione Banco Napoli. Nonostante la crescita delle startup nei settori digitali, scientifici, e della robotica, la Campania affronta gravi problemi come la dispersione scolastica, l’analfabetismo digitale, e la discriminazione di genere.
Credendino ha evidenziato che la Campania, insieme a Lazio e Lombardia, è tra le prime regioni italiane per numero di startup. Tuttavia, il tasso di NEET (giovani tra i 15 e i 29 anni che non è né occupata né inserita in un percorso di istruzione o di formazione.) in Italia è tra i più alti in Europa, aggravato nel Sud del paese. Questa situazione limita i diritti di cittadinanza e penalizza lo sviluppo per mancanza di competenze adeguate.
Per affrontare queste sfide, la Fondazione Carisal ha avviato il progetto NextGen, in collaborazione con la Fondazione Saccone, l’Associazione Ai.Bi. e l’Università di Salerno.
“Con il bando ONLINE la nostra Fondazione – ha dichiarato il presidente Carisal – ha accompagnato e favorito la creazione di un gruppo di lavoro che ha come capofila la Fondazione Saccone, insieme all’Associazione Ai.Bi. Amici dei Bambini e all’Università degli studi di Salerno.
Da questa rete è nato il progetto NextGen, che ha coinvolto 13 aziende leader nel settore digitale e tre fornitori di eccellenza. A queste 13 aziende oggi si stanno aggiungendo tante realtà. Partecipano al progetto oltre 180 ragazzi, tutti Neet…”

Gran parte dei giovani coinvolti aveva trovato lavoro, prima ancora che il progetto fosse terminato.
Il progetto ha già visto alcuni partecipanti trovare lavoro prima del completamento dell’iniziativa. Inoltre, la Fondazione ha lanciato altri due progetti: ‘Prospettive’, per avvicinare al digitale persone tra i 34 e i 50 anni, e ‘In Progresso’, per l’upskilling e il reskilling di 131 dipendenti di sei aziende locali.
Questi progetti ambiziosi, che puntano a raggiungere 500 persone e coinvolgere 50 aziende e diversi operatori del terzo settore, rappresentano il concreto impegno della Fondazione Carisal nel rinnovamento socio-economico della Campania, attraverso approcci innovativi e inclusivi.

[Fonte: L’Ora]

Il progetto “Educare il Domani”

La povertà educativa è una diretta conseguenza della povertà economica che affligge oltre 3,5 milioni di minori in Italia. Questa condizione limita le opportunità future e contribuisce all’abbandono scolastico precoce. Ai.Bi. si impegna a contrastare queste sfide attraverso il progetto “Educare il Domani”.
L’iniziativa mira a contrastare la povertà educativa, l’esclusione sociale e l’indigenza sostenendo i centri di aiuto alla famiglia “Pan di Zucchero”, ideati da Ai.Bi. oltre 10 anni fa per essere vicina ai bisogni di bambini, ragazzi e famiglie sul territorio.
Per sostenere il progetto “Educare il Domani” clicca QUI.
Se vuoi fare di più e stare vicino ogni giorno ai bambini e ai ragazzi dei nostri Pan di Zucchero, ricevere informazione periodiche sulle attività, puoi attivare una Adozione a Distanza.

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