Conflitti armati e insicurezza alimentare acuta. L’Ocha segnala un nuovo picco di violenza e migrazioni forzate tra luglio 2023 e giugno 2024
Nella provincia congolese del Nord Kivu, 2,6 milioni di persone hanno sofferto di insicurezza alimentare acuta tra luglio 2023 e giugno 2024. Lo rivelano gli ultimi dati del Coordinamento umanitario delle Nazioni Unite (Ocha).
I combattimenti in corso
L’Ocha, in collaborazione con la Commissione Movimento di popolazione (Cmp) del Nord Kivu, ha evidenziato come il mese di giugno abbia registrato un nuovo picco di violenza in diverse aree della provincia. I combattimenti tra l’esercito lealista, i ribelli Wazalendo e l’M23 sono continuati senza sosta. In particolare, gli scontri tra le forze armate congolesi e un gruppo armato non statale nelle località di Masisi, sugli assi Bihambwe-Kisuma e Rubaya-Kibabi, hanno causato nuovi movimenti di popolazione.
Il 28 giugno, la città di Kanyabayonga è passata sotto il controllo del gruppo ribelle M23 dopo settimane di intensi combattimenti. Questa evoluzione complica ulteriormente la situazione per migliaia di sfollati nei comuni di Kayna e Kirumba, costretti a fuggire nuovamente, aggravando la loro vulnerabilità.
La crisi umanitaria nel Nord Kivu rimane critica, richiedendo un’urgente attenzione internazionale per affrontare l’insicurezza alimentare e proteggere i civili colpiti dal conflitto.
[Fonte: Rivista Africa]
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