Apre domani CASA ITALIA PARIGI 2024 | ENSEMBLE | Arte, Architettura, Design | Giochi Olimpici di Parigi, 26/07 – 11/08 2024

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CASA ITALIA PARIGI 2024
ENSEMBLE

ARTE, ARCHITETTURA, DESIGN

Giochi Olimpici 2024
dal 26 luglio all’11 agosto

(CASA_ITALIA_PARIGI_2024_ph_Pietro_Savorelli_per_CONI)

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Apre domani, sabato 27 luglioCasa Italia Parigi 2024 a Le Pré Catelan – il luogo scelto dal CONI per accogliere gli atleti dell’Italia Team e i suoi ospiti durante i XXXIII Giochi Olimpici di Parigi in programma fino all’11 agosto 2024 – in cui per la prima volta nella storia di Casa Italia, il pubblico potrà accedere e immergersi in un vero e proprio percorso espositivo, scenografico ed emozionale: un’opera totale di arte, architettura e design dal titolo Ensemble.

Proprio in questo edificio emblematico, una costruzione in stile Napoleone III immersa nel Bois de Boulogne, il parco più vasto della città e a pochi passi dagli Champs-Élysée, la sera del 23 giugno 1894 si svolse la cena voluta dal barone Pierre de Coubertin per celebrare la nascita dei Giochi Olimpici dell’era moderna.

Per Parigi 2024, Casa Italia crea un forte legame simbolico e, al tempo stesso, concreto con il “Padre” delle Olimpiadi moderne e con la Francia, il Paese “fratello” più prossimo sin dai tempi dell’Impero Romano che attraverso la sua rivolta ha avviato un processo di coscienza dell’essere comunità e dei principi democratici. Del motto Liberté, Egalité, Fraternité che caratterizza la Rivoluzione francese, Casa Italia Parigi 2024 si concentra su Fratellanza, il termine più in sintonia con i valori fondativi dello spirito Olimpico e il più necessario in questa epoca lacerata da nuovi conflitti e da minacce pandemiche, per immaginare una nuova utopia e una nuova pace. La fratellanza, infatti, presuppone la collaborazione, la cooperazione, la costruzione comune, ma anche il racconto dell’identità italiana, risultato di secoli di incontri con altri popoli, con altre culture e continue stratificazioni. Riconoscere nell’altro un nostro fratello a prescindere dalle differenze che rendono unico ogni individuo, è uno dei grandi insegnamenti del movimento Olimpico e, allo stesso modo, nella sua unicità, l’Italia è l’esempio tangibile di come l’incontro con l’alterità crei ricchezza culturale e sviluppo.

Sviluppando, quindi, il concetto di Ensemble, Casa Italia Parigi 2024 ha trasformato Le Pré Catelan – un edificio articolato in varie sale inondate di luce, grazie alle numerose vetrate e al giardino che lo circonda – in cui natura, arte, architettura, design d’arredo e design della luce sono in strettissimo dialogo tra loro. La revisione del giardino con l’inserimento di essenze appartenenti al paesaggio italiano, le opere d’arte, l’allestimento degli ambienti e il design danno vita a uno spazio altro, ispirato ai grandi interni della nostra tradizione, ai maestri del ‘900 che hanno reso celebre nel mondo la creatività italiana e dato forma a quella vocazione all’ospitalità che da sempre ci contraddistingue.

L’itinerario è scandito dalle opere di 19 artisti di spicco dell’arte contemporanea italiana – Vincenzo Agnetti, Marco Bernardi, Giovanni Bonotto, Sergio Breviario, Claire Fontaine, Paolo Delle Monache, Alberto Di Fabio, Agostino Iacurci, Francesco Jodice, Margherita Moscardini, Matteo Nasini, Gabriele Picco, Julie Polidoro, Riccardo Previdi, Edoardo Tresoldi, Marinella Senatore, Stalker, Patrick Tuttofuoco, Fabio Viale – e dalle creazioni di 32 designer di fama internazionale per 11 aziende che costituiscono l’eccellenza del design italiano. E troviamo: Francesco Binfaré, Fernando e Humberto Campana, Jacopo Foggini, Masanori Umeda per Edra, Marco Lavit, Patrick Norguet, Marcello Ziliani per Ethimo, Mario Bellini, Piero Lissoni, Patricia Urquiola, Tokujin Yoshioka per Glas Italia, Ron Arad, Tord Boontje, Sebastian Herkner, Marc Thorpe per Moroso, Brodie Neill per Riva 1920 che sono le aziende al fianco di Casa Italia da diversi anni. A questi si sono aggiunti: Antii Kotilainer e Metrica per Arper, Monica Armani, Mario Bellini, Antonio Citterio, Piero Lissoni, Gaetano Pesce, Patricia Urquiola per B&B Italia, Michael Anastassiades, Achille e Pier Giacomo Castiglioni, Piero Lissoni, Jasper Morrison, Barber & Osgerby, Marcel Wanders per Flos, Ronan e Erwan Bouroullec per Mutina, De Pas – D’Urbino – Lomazzi, Ettore Sottsass, Superstudio per Poltronova, Formafantasma, Nava+Arosio per Rubelli.

Il progetto architettonico è poggiato sul legame fra il nuovo e l’esistente, fra artificio e natura; la prima declinazione del concetto di Ensemble è quello di intreccio, già insito nei Cerchi Olimpici. Secondo l’interpretazione del sociologo Tim Ingold, il mondo, in questo caso quello Olimpico, può essere pensato come una maglia, un tessuto di linee annodate insieme dove i nodi sono il centro delle cose. È il tessuto che rende manifesto l’intreccio di fili, ovvero l’idea di costruire insieme mediante legami ed è il tessuto la principale materia dell’allestimento di Casa Italia. Concepita come una serie di stanze nelle stanze, la Casa appare come un avvicendamento di nuovi ambienti installati nelle architetture ottocentesche del Pré Catelan mediante l’utilizzo di un tessuto semi-trasparente, in un continuo processo di reciproca valorizzazione che si riverbera anche negli spazi esterni.

Questa incessante osmosi emerge anche negli arredi in cui un’attenta selezione di elementi di design iconici, sia del passato che contemporanei, sottolinea un forte dialogo, estetico e di senso con il contesto e l’allestimento, attraverso la scelta delle forme, dei colori, delle materie.

Grande attenzione è stata posta alla sostenibilità ambientale. Infatti, l’utilizzo predominante di tessuti naturali e riciclati, che diminuiscono il peso complessivo del trasporto dei materiali di allestimento, abbattendo così le emissioni di CO2, consente al progetto di essere sostenibile e ridurre l’impatto sull’ecosistema. Anche nell’arredo sono utilizzati oggetti di design italiano che sono intrinsecamente sostenibili, non solo per l’impegno messo in atto da tutte le aziende coinvolte nella concezione del ciclo di vita del prodotto con processi virtuosi, ma in quanto destinati poi a durare nel tempo ed essere tramandati. Molti elementi di design sono stati scelti o disegnati per esprimere questa sensibilità ecologica attraverso una forte componente estetica e materica: arredi in legno, terracotta, lava smaltata, tessuti grezzi, cellulosa, plastica riciclata. La sala stampa di Casa Italia, per esempio, è a impatto zero anche grazie al protocollo siglato con il Ministero dell’Ambiente e della sicurezza Energetica, e al supporto di Federlegno e delle aziende che vi aderiscono. La sostenibilità è un ulteriore atterraggio del concetto di Ensemble perché gli stravolgimenti climatici e i disastri ambientali del presente e del prossimo futuro non possono che essere pensati in una dimensione di collaborazione collettiva.

IL PERCORSO TRA ARTE E DESIGN

Il percorso espositivo, curato da Beatrice Bertini e Benedetta Acciari, inizia all’esterno della Casa con una copia della scritta Italia presente all’ingresso dello storico Padiglione Italia alla Biennale di Venezia, un omaggio a uno dei più importanti eventi d’arte a livello internazionale. Alle sue spalle si situa il padiglione accrediti, un volume specchiante che riflette e amplifica il bosco circostante, color corten per inserirsi in maniera armoniosa nel contesto. Il padiglione, realizzato con i moduli bioclimatici di Pratic, rappresenta un’anticipazione dell’esperienza del visitatore all’interno della Casa: è allestito come un salotto, dai toni caldi e naturali. Un divano Standard di Francesco Binfaré con un insieme di tavolini Cicladi di Jacopo Foggini in alabastro naturale, entrambi disegnati per Edra; un bancone in legno sinuoso, come un mobile; le piantane Capitain Flint di Micheal Anastassiades (Flos) nei toni caldi della terra, indicano al visitatore che Casa Italia è prima di tutto una casa, un luogo di accoglienza. Proseguendo per il percorso espositivo, si viene accolti dall’opera Sacral realizzata dallo scultore Edoardo Tresoldi e ispirata alle forme del battistero rinascimentale, un vero e proprio varco simbolico e fisico che, attraverso un intreccio di maglie metalliche, ci trasporta dentro la dimensione di Ensemble. Da qui, percorrendo un monumentale viale alberato, opera dello studio Natura e Architettura, e valorizzato dall’illuminazione di Massimo Pascucci si giunge allo spazio antistante a Le Pré Catelan, riconfigurato come una simbolica Piazza Italiana, spazio di incontro e accoglienza. Su questa piazza si affacciano i due padiglioni dedicati alla Media Factory e al bistrò, allestito al suo interno, così come il giardino su cui si affaccia, con arredi in metallo e teak disegnati da Patrick Norguet, parte della collezione Swing per Ethimo e, all’esterno, con l’alcova Hut disegnata da Marco Lavit per lo stesso marchio. La scelta del legno naturale come materiale dominante in quest’area contribuisce alla creazione di uno spazio rilassato e informale. La facciata dell’edificio principale ospita una grande opera site-specific di Agostino Iacurci, dal titolo Ensemble, che è una reinterpretazione del Tricolore nel suo tipico stile floreale e astratto, in cui si fondono immagini naturali e la rilettura dell’estetica classica. Varcato l’ingresso dell’edificio principale inizia il sistema di “stanze nelle stanze”, dove l’allestimento curato dallo studio di architettura IT’S, mostra una struttura di reciproca valorizzazione. Qui spicca il medagliere olimpico, che crescerà nei giorni della competizione, ed è inglobato e impreziosito dall’opera Panorama Italia, un arazzo di 30 metri quadri di Giovanni Bonotto che ricopre tutte le pareti creando un ambiente immersivo mettendo in valore l’Ensemble attraverso la varietà culturale, storica, geologica, paesaggistica, gastronomica, linguistica, dell’Italia, che la rende speciale nel mondo. Il disegno è stato realizzato con l’aiuto dell’Intelligenza Artificiale e i materiali sono filati ottenuti dal riciclo dei rifiuti plastici. Contraddistingue l’entrata nel cuore della Casa l’opera luminosa di Marinella Senatore We Rise by Lifting Others, che riprende una famosa citazione di Robert Ingersoll, Ci eleviamo sollevando gli altri, e che parla del potere di aiutare gli altri e dell’impatto positivo che può avere su noi stessi.

L’ampio ingresso della Galleria è stato concepito come un ambiente astratto ed elegante, foderato da un tessuto semitrasparente di Rubelli il cui colore giallo inonda di luce lo spazio, amplificandone il valore fisico e simbolico. Il visitatore è accolto da una serie di opere e la prima è quella di un protagonista assoluto del secondo Novecento, l’artista concettuale Vincenzo Agnetti, scomparso nel 1981, con l’opera iconica Tra me e te l’infinito inesistente, una struttura rigorosa in cui il carattere vago e inafferrabile del senso può essere colto solo attraverso la complicità dello sguardo di chi lo interroga. Sempre in Galleria, l’opera dell’artista francese di nascita e romana d’adozione Julie Polidoro dal titolo Tutti i Paesi Grandi Uguali celebra lo spirito olimpico annullando le gerarchie fra Paesi del mondo dovute alle dimensioni territoriali in una carta geografica in cui le varie nazioni diventano una moltitudine di forme e colori. Un’altra connessione artistica fra Italia e Francia si trova nella scultura Amore e Psiche di Fabio Viale, una reinterpretazione in chiave contemporanea dell’Amore e Psiche di Canova custodita al Louvre, in cui la Venere è resa nera da un tatuaggio integrale, in un chiaro inno all’amore per la diversità. Il legame fra i due Paesi e fra la dimensione della sostenibilità e il concetto di Ensemble si ritrova poi nel quadro We Are All Collaborating del collettivo italo-francese Claire Fontaine che richiama l’attenzione sulla questione dell’emergenza sociale, umanitaria e ambientale, in cui lo stare insieme vuole essere inteso come il necessario stare insieme per collaborare sulle questioni importanti del mondo. Il concept generale di Casa Italia Parigi 2024 diventa assolutamente manifesto nel grande lavoro scultoreo di Margherita Moscardini che in (Ou la mort) estrapola la parola più trascurata del celebre motto francese per renderla quella più importante e in grado di riassumere anche i concetti di libertà e uguaglianza ripetendo Fraternité, Fraternité, Fraternité fornendo un nuovo paradigma dello stare insieme pur essendo diversi.

Al centro dello spazio della Galleria una linea blu costituta dai moduli del divano iconico Camaleonda disegnato da Mario Bellini e realizzato da B&B Italia, accompagnato dalla poltrona Up di Gaetano Pesce, altro grande nome del design, recentemente scomparso, entra in dialogo con le opere d’arte e con il volume dell’ambiente dalle proporzioni generose. Negli spazi della Galleria, l’idea di relazione e di legame si sposta sul doppio piano dell’infinitamente piccolo e dell’infinitamente grande nel lavoro di Alberto Di FabioVita Astrale, che ci introduce ai fenomeni misteriosi e affascinanti della Natura, facendo incursioni nel mondo cellulare così come fra le costellazioni, in una visione cui tutto è connessione e sintesi dell’universo. Fra le opere più imponenti esposte a Casa Italia c’è sicuramente il Tappeto Volante realizzata dal collettivo Stalker, insieme alla comunità curda esule a Roma, un gruppo di architetti attivisti, un ragazzo Rom e uno del Senegal, in cui 41472 corde di canapa con terminali di rame riproducono le muqarnas del soffitto della Cappella Palatina di Palermo simbolo di una cultura dell’accoglienza millenaria che tiene insieme cultura greca, latina, araba, normanna. Al di sotto di questa straordinaria opera spaziale, sono collocati due divani Sherazade disegnati da Francesco Binfaré per Edra, i quali consentono, con il loro sistema di cuscini mobili dalla configurazione libera, di sedersi o stendersi a guardare l’opera con lo sguardo in alto, contribuendo all’esperienza di fruizione dell’opera stessa. Proseguendo per gli spazi della Galleria troviamo la scultura in bronzo colorato Italiana di Paolo delle Monache. L’opera fa espresso riferimento all’Italia e alle sue meraviglie, celebrando l’unicità del nostro territorio derivante proprio dalla varietà degli elementi che la rendono memorabile.

Il percorso artistico è inframmezzato da una novità assoluta che Casa Italia ha l’onore di ospitare: gli equipaggiamenti speciali e gli accessori in dotazione del Reggimento Corazzieri, un’unità speciale dell’arma dei Carabinieri posta sotto l’Autorità della Presidenza della Repubblica. La magnificenza della divisa esposta è composta da una corazza, tipica della cavalleria pesante per cui i soldati venivano chiamati corazzieri, un elmo e una sciabola.

Cuore di Casa Italia, al centro della Galleria e circondato dalle opere d’arte, spicca la Celebration Room, un cilindro, un vero e proprio epicentro de Le Pré Catelan per la celebrazione dello sport e dell’Italia e delle sue medaglie. Al suo interno lo spazio, a cura di InformaSistemi, è avvolto da schermi e pensato come un anfiteatro contemporaneo dove la celebrazi

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