Darwin, venerdì 2 agosto 2024. Si è conclusa la Pitch Black 2024, organizzata dalla Royal Australian Air Force (RAAF), cui l’Aeronautica Militare ha partecipato, per la prima volta, sulla base aerea di Darwin, insieme ad altre 19 nazioni da tutto il mondo, addestrandosi in scenari operativi moderni, connotati da alta imprevedibilità e complessità, in aree geografiche lontane dalla madrepatria.
La Pitch Black 2024 ha consentito ai piloti e agli specialisti di consolidare le capacità d’impiego dei sistemi d’arma in dotazione e di rafforzare la capacità di operare, in chiave “cross-component” e “cross-domain”, con la Marina Militare e con le altre forze aeree di nazioni e velivoli che non sono normalmente nell’orizzonte operativo dell’Aeronautica Militare.
La Pitch Black 2024 ha consentito, inoltre, di addestrare la capacità di schierare un Large Force Package (LFP) dell’Aeronautica Militare in profondità e dimostrare di poter operare producendo effetti significativi in tempi ristretti e a lunga distanza dalla Home Base, a tutela degli interessi nazionali ovunque essi siano. L’esercitazione ha, pertanto, permesso di addestrare le capacità tecnico/logistiche in chiave expeditionary dell’Aeronautica Militare.
Nel corso dell’esercitazione, si è svolta la visita del Capo di Stato Maggiore della Difesa, Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, accompagnato dal Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare Generale di Squadra Aerea Luca Goretti e dall’Ammiraglio di Squadra Vincenzo Montanaro, Comandante del Comando Marittimo Sud.
Il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, Generale di Squadra Aerea Luca Goretti, ha dichiarato: “La campagna in Indopacifico è una sfida che l’Aeronautica Militare, ancora una volta, ha vinto, dimostrando di avere le capacità logistiche per potersi proiettare lontano dalla madre Patria e, contemporaneamente, continuare a sostenere le richieste e le attività che vengono fatte in Europa. È stato uno sforzo non semplice; ha richiesto una pianificazione importante però, con un grande lavoro di squadra, della catena logistica, della catena operativa, della catena strutturale e dello Stato Maggiore, siamo riusciti a portare a casa il risultato”.
La Pitch Black 2024 si è svolta dal 12 luglio al 2 agosto 2024 con la partecipazione complessiva di circa 140 velivoli e quasi 4500 militari di 20 nazioni che hanno operato principalmente dalle basi aeree australiane di Darwin e Tindal nel Territorio del Nord e dalla base aerea di Amberley nel Queensland australiano.
L’Aeronautica Militare ha partecipato con un pacchetto di velivoli, rappresentativo di tutti gli elementi del potere aerospaziale italiano: difesa, attacco, mobilità, intelligence, ricognizione, comando e controllo. Per la componente caccia, hanno preso parte alla Pitch Black 2024 gli F-35A (a decollo e atterraggio convenzionali) e gli F-35B (a decollo corto e atterraggio verticale) provenienti dal 32° Stormo di Amendola (FG) e dal 6° Stormo di Ghedi (BS).
Durante l’esercitazione gli F-35A e B hanno condotto diverse missioni sia di giorno sia di notte, in un contesto interforze, multinazionale e d’integrazione con altri velivoli di 4^ e 5^ generazione confermandosi enabler fondamentali in scenari complessi per contrastare minacce aeree e terrestri avanzate.
Alla Pitch Black 2024 hanno partecipato anche gli F-2000 Eurofighter, provenienti da tutti gli Stormi della Forza Armata che normalmente impiegano il Typhoon per la difesa aerea nazionale: il 4° Stormo di Grosseto, il 36° di Gioia del Colle (BA), il 37° di Birgi (TP) e il 51° di Istrana (TV). L’F-2000 ha confermato la propria versatilità quale velivolo multiruolo che offre capacità operative a 360 gradi nel settore della difesa aerea in grado di effettuare missioni d’Interdizione aerea (Air Interdiction) e Offensiva (Defensive/Offensive Counter Air), sia diurne che notturne con utilizzo dei visori ad alta tecnologia.
Nel corso dell’esercitazione in Australia, le funzioni di sorveglianza aerea e di comando e controllo sono state assicurate dall’Aeronautica Militare con l’E-550 CAEW (Conformal Airborne Early Warning) del 14° Stormo di Pratica di Mare (Roma), una vera e propria piattaforma volante di comando e controllo che garantisce la superiorità informativa nello scenario operativo.
Infine, a completare lo schieramento di velivoli dell’Aeronautica Militare alla Pitch Black 2024, anche un KC-767A del 14° Stormo di Pratica di Mare (Roma) impiegato in attività di rifornimento in volo (Air-to-Air refueling) e nel trasporto di materiali e personale.
Terminata la Pitch Black 2024, l’Aeronautica Militare è ora pronta alla terza fase addestrativa della Campagna Aerea dell’Indopacifico.
Il personale e la gran parte dei velivoli che hanno preso parte all’esercitazione in Australia (F-35A, F-2000 Eurofighter, E550A CAEW e KC-767A), più un C-130J si sono trasferiti adesso in Giappone, a Misawa, per svolgere attività addestrativa congiunta con i piloti, gli operatori di volo e i tecnici della Japan Air Self-Defense Force (JASDF).
L’attività, denominata Rising Sun 2024, si terrà per il secondo anno consecutivo con il fine di mettere a fattor comune competenze e obiettivi addestrativi e condividere tecniche, tattiche e procedure operative in ottica di sviluppo dell’interoperabilità tra le due forze aeree. All’addestramento di quest’anno prenderanno parte anche personale e velivoli della United States Air Force (USAF) di stanza a Misawa (Giappone).
Al contempo, entra nel vivo anche l’addestramento congiunto con la Marina Militare. Da Darwin, infatti, il 4 agosto 2024, due F-35B dell’Aeronautica Militare, dopo aver operato nell’ambito della Pitch Black 2024, saranno imbarcati, insieme ai piloti e ai tecnici dell’Arma Azzurra, sulla portaerei Cavour della Marina Militare al fine di poter svolgere attività aeree congiunte, in chiave addestrativa, a grande distanza dalla madrepatria. I velivoli dell’Aeronautica Militare imbarcati opereranno dalla portaerei sia in ambiente green-water (vicino alla costa) che blue-water (in alto mare) per evidenziare il grado di integrazione e interoperabilità fra gli assetti aeronavali delle due Forze Armate anche in ottica di cooperazione operativa a beneficio di tutta la NATO.