Bombardieri e Landini: �Saremo protagonisti del comitato promotore del referendum�
27/06/2024 Sindacato.
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Uil e Cgil dicono no all'Autonomia differenziata e saranno protagoniste del Comitato promotore del referendum per abrogare la Legge Calderoli.
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"Consideriamo l'autonomia differenziata profondamente sbagliata e controproducente, perch� aumenter� inevitabilmente i divari territoriali e le diseguaglianze sociali. Si tratta di una vera e propria controriforma che non dannegger� solo il Meridione, ma l'intero Paese, negandogli prospettive di crescita sociale, occupazionale ed economica", affermano in una nota congiunta i segretari generali di Uil e Cgil, Pierpaolo Bombardieri e Maurizio Landini.
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"In mancanza di una precisa individuazione dei Lep e, soprattutto, di un loro adeguato finanziamento, possibile solo contrastando l'evasione e rendendo davvero progressivo il nostro sistema fiscale (il contrario di ci� che sta facendo il Governo in carica), verr� colpito il carattere pubblico e nazionale dell'istruzione, sar� ridimensionato il welfare universalistico, subir� un ennesimo colpo il nostro sistema sanitario, si indebolir� ulteriormente la prevenzione degli incidenti nei luoghi di lavoro e saranno messi in discussione anche i contratti collettivi nazionali di lavoro", aggiungono Bombardieri e Landini.
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"In definitiva, le persone che rappresentiamo - sottolineano i segretari di Uil e Cgil - non hanno nulla da guadagnare e tutto da perdere dalla spaccatura dell'Italia in tante piccole patrie, tenute insieme dalla donna o dall'uomo soli al comando. Rischiamo, inoltre, di presentarci nel contesto europeo non come uno Stato unito e forte, ma come un nano politico ed economico, senza una politica industriale e di sviluppo unitaria e privati degli strumenti per affrontare le sfide cruciali della transizione digitale e della conversione ecologica".
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"La nostra posizione non ha nulla di ideologico, ma si fonda sul merito e sulla concreta preoccupazione per le pesanti ripercussioni che ricadranno su lavoratrici, lavoratori, pensionati, giovani di tutte le latitudini. A pagare il prezzo pi� salato saranno le fasce popolari e le aree fragili del Paese, con conseguenze negative per la coesione sociale e per l'intero tessuto produttivo nazionale", concludono Bombardieri e Landini.
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Roma, 27 giugno 2024
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