Disability Pride Veneto: oltre 600 persone tra le piazze di Padova per celebrare l'orgoglio disabile

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Si è conclusa domenica 15 settembre la prima edizione del Disability Pride Veneto, che ha animato il centro della città di Padova. Fino al 22 settembre la mostra Sensuability

La due-giorni, organizzata da una rete di oltre 70 associazioni padovane e non, ha richiamato l’attenzione di un vasto pubblico e ha visto la partecipazione di numerosi cittadini provenienti da tutta la regione: sono infatti oltre 600 (200 sabato e 400 domenica) le persone che hanno preso parte alla manifestazione, intervenendo sia sabato ai convegni tenutisi nell’Aula Nievo di Palazzo Bo che domenica ai numerosi eventi svoltosi per le vie del centro storico. 

Venerdì 13, al Centro Altinate / San Gaetano il weekend dedicato all’“orgoglio disabile” è stato aperto dal vernissage della mostra “Sensuability: ti ha detto niente la mamma?”, l’esposizione che vuole abbattere gli stereotipi e i pregiudizi sulla sessualità e disabilità.

Sabato mattina, a Palazzo Bo, si è parlato di barriere architettoniche e sociali, turismo accessibile, inserimento lavorativo e servizio sociale nel convegno dal titolo “Barriere e integrazione: da dove partiamo e dove vorremmo arrivare”. “Essere presenti – ha spiegato Anna Zeviani, tra i relatori in rappresentanza della Fondazione Oggi e Domani – ci ha permesso di presentare il Progetto PRO - Potenziamento Risorse per l’Occupabilità, che stiamo sviluppando con il sostegno di Fondazione Cariparo e in collaborazione con Ulss 6 Euganea, Ulss 5 Polesana, Confcooperative Veneto e Legacoop Veneto, e con un ampio partenariato. L’iniziativa mira a potenziare le competenze professionali e ad agevolare l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità delle province di Padova e Rovigo, iscritte alle liste del collocamento mirato presso i rispettivi Centri per l’Impiego. In concreto, i beneficiari del progetto svolgeranno attività di tirocinio retribuito per un massimo di 18 mesi presso le cooperative sociali di tipo B aderenti all’iniziativa”.

Sabato pomeriggio, la sessione “Qualità della vita, tra strumenti a disposizione e diritti esigibili” ha approfondito invece temi come il Progetto Individualizzato, cardine della riforma dell’invalidità in sperimentazione dal 2025, legge Dopo di Noi, affettività e sessualità e disabilità, diritto allo studio e di fine vita. “L’obiettivo – ha spiegato l’avvocata Laura Andrao – è stato quello di parlare di tutela della persona con disabilità, con uno sguardo alla legislazione attualmente in vigore. A questo proposito è importante chiarire che cosa sia il Progetto di Vita Individualizzato, sancito dalla Legge 328/2000, che delinea tutti i desideri e i bisogni delle persone con disabilità con l’obiettivo di creare un supporto nel garantirli e realizzarli. Questo è uno strumento importantissimo nelle mani del soggetto in primis, ma anche per le famiglie, per garantire l’autodeterminazione della persona con disabilità, per aumentarne la qualità della vita e affinché sia a tutti gli effetti ‘cittadino del mondo’”.

Domenica anche la parata del Disability Pride ha ricevuto un’enorme affluenza: circa 300 persone - tra associazioni, rappresentanti delle istituzioni e cittadini di ogni età - hanno sfilato per le vie del centro storico di Padova portando alta la bandiera dell’orgoglio disabile, accompagnate dall’Orchestra di Cartone, un gruppo musicale composto da una cinquantina di ospiti dell’OPSA – Opera Provvidenza Sant’Antonio di Padova, che si sono costruiti i propri strumenti da soli, con cartone e cartapesta, e che interpretano brani musicali su una base registrata. “Il progetto di Musicoterapia – ha spiegato il coordinatore dell’orchestra, il musicoterapista Andrea Pumarolli – è nato nel 2017 con l’obiettivo di vivere una delle cose più belle della musica, quello di poter suonare insieme, esprimendosi davanti ad un pubblico proprio come oggi. I nostri strumenti sono delle vere e proprie opere d’arte, create con materiale di riciclo dagli stessi suonatori. Questa è la nostra ventiquattresima performance ed è particolarmente importante perché riusciamo con la musica a dare spazio all’espressione, dove tutti possono esprimersi e possono partecipare attivamente alla vita culturale della città di Padova”.

Il resto della giornata si è svolta in Piazza delle Erbe, con momenti di condivisione, sperimentazione e intrattenimento attraverso sport inclusivi (danza, boxe, hockey in carrozzina, scherma, tennis da tavolo, briscola e calcio balilla), possibilità di provare carrozzine, biciclette e di sperimentare percorsi accessibili per chi ha una disabilità sensoriale e fisica.

Momenti seri ma anche spazio alla comicità, che ha permesso di affrontare il tema della disabilità anche con ironia. A intrattenere gli avventori di Piazza delle Erbe ci ha pensato Laura Formenti, attrice di stand-up comedy cieca da un occhio. “La comicità e l’umorismo – ha commentato Formenti – sono due ottimi modi per parlare di disabilità e per riderne insieme”

La conclusione della manifestazione ha visto protagonisti i Terconauti, un esuberante trio artistico che si esprime tramite video web, tv, teatro, fumetti e libri, che si è esibito in una divertentissima raccolta di sketch comici “Una storia di autismo normale”.

SENSUABILITY: TI HA DETTO NIENTE LA MAMMA?

Il Disability Pride però non finisce qui. Fino al 22 settembre sarà possibile infatti visitare la mostra contro i tabù sulla disabilità e la sessualità dal titolo “Sensuability: ti ha detto niente la mamma?”, dentro la prestigiosa cornice del Centro culturale Altinate / San Gaetano, Sala Acquario.

L’esposizione vede protagoniste venti stampe, realizzate da altrettanti artisti, che affrontano in chiave ironica e talvolta irriverente il tema del rapporto tra disabilità e sessualità, che è anche il filo conduttore del progetto “Sensuability”, ideato da Armanda Salvucci e promosso dall’associazione di promozione sociale NassunotocchiMario (della quale Salvucci è presidente e ideatrice), nato per informare e sensibilizzare su questo argomento. Obiettivo: fondere due termini, “sessualità” e “disabilità”, solo apparentemente antitetici, scardinando tabù e pregiudizi.

Per fare una rivoluzione serve immaginazione!” recita il claim della mostra “Sensuability: ti ha detto niente la mamma?”. Da 4 anni, infatti, l’invito per i giovani artisti è quello di proporre la propria idea di disabilità e sessualità utilizzando i linguaggi del fumetto, del cinema e della pittura. Perché è solo grazie a nuovi sguardi e nuove idee che inizia il cambiamento.

“I corpi perfetti non esistono, se non in casi ultra rari. Chi può dire di non essersi sentito inadeguato o insicuro – ha provocato Salvucci – la prima volta che si è spogliato davanti a un’altra persona? Se assumiamo quest’ottica ci rendiamo conto che tutti siamo in qualche modo disabili. È per questo che abbiamo coniato lo slogan ‘La prima volta siamo tutti disabili’, perché l’insicurezza lega tutte le persone. La sessualità non è solo un diritto ma è un’esigenza vitale, per tutti, che come tale non può essere soppressa. Se sull’affettività delle persone con disabilità non ci sono pregiudizi e preconcetti, sulla sessualità invece, dal momento che coinvolge l’aspetto corpo, c’è invece molto di cui parlare. Per questo – conclude – il nostro obiettivo è abbattere la concezione che vede le persone con disabilità come asessuate e infantili”.

La mostra, organizzata dal network di associazioni promotrici dell’evento, in collaborazione con il Centro antidiscriminazioni Lgbt+ "Mariasilvia Spolato", l’Associazione Nessunotocchimario e il Comune di Padova, è visitabile gratuitamente dal lunedì al sabato dalle ore 8:00 alle 19:00 e la domenica dalle 10:00 alle 19:00.

LA RETE DI ASSOCIAZIONI VENETE COINVOLTE

Molte le associazioni che, insieme alla capofila MIL - Muoversi in Libertà, si sono impegnate nell’organizzazione di tutti gli eventi. Molte di queste sono anche aderenti all'Alleanza Malattie Rare.
Ecco l'elenco completo: ASPEA Padova Onlus, associazione sportiva portatori di handicap e affiliati; Associazione Padovana Incontinenti Stomatizzati (Apis ODV), che svolge opera di sensibilizzazione e corretta informazione sui problemi posti dalla presenza di una stomia addominale o di una incontinenza; Associazione Paratetraplegici Nordest, che opera nel settore dell’assistenza sociale e socio-sanitaria a tutela dei diritti civili; Associazione Verona Radicale, impegnata nella difesa della laicità dello stato come valore fondante la civile convivenza, oltre che nello sviluppo e l’approfondimento di nuove politiche di cittadinanza e di integrazione; Casa Dolce Casa ODV, un gruppo di genitori che porta avanti e fa crescere un progetto di vita indipendente per i propri figli con disabilità; Ci siamo anche noi ODV, che si occupa di persone con disabilità intellettiva e cognitiva allo scopo di promuoverne l’autonomia; Down Dadi ODV-ETS, che opera per promuovere il raggiungimento di un livello di vita il più indipendente possibile, l’inclusione attiva nella società e l’autodeterminazione delle persone con sindrome di Down, autismo e disabilità intellettiva; Ente Nazionale Sordi (ENS) APS, sezione provinciale di Padova, che opera con lo scopo, tra gli altri, di avviare le persone sorde alla vita sociale, aiutandole a partecipare all'attività produttiva e intellettuale; Gruppo Diamoci una Mano, neonata associazione impegnata nella sensibilizzazione delle amministrazioni locali sull’abbattimento barriere, attraverso l’organizzazione di eventi sui territori; Gruppo EMPATHIE+, un'equipe multidisciplinare privata, che si occupa della valutazione e della presa in carico delle Neuroatipicità o Neurodivergenze; Gruppo Polis – Il Portico, che si occupa di persone adulte con disabilità psichiche, psicofisiche e persone con problematiche psichiatriche prive di nucleo familiare; HABILE, un programma di consulenza e supporto nella costruzione e definizione di contesti lavorativi inclusivi per le persone con disabilità; Il Puzzle della Vita, impegnata nella quotidiana necessità di combattere la paralisi cerebrale infantile (PCI); MammeInsieme Soc. Cooperativa Sociale, che si occupa di bambini, famiglie, disabili, idee e progetti sociali e culturali, sostegno e consulenza psicologica; Oltre il Muro, associazione impegnata nello sviluppo di progetti a favore di persone alle quali sono stati violati i più elementari diritti umani; OPSA - Opera della Provvidenza S. Antonio, fondazione di religione della diocesi di Padova; Ruote Libere, il progetto virtuale di due sorelle trevigiane, Sara e Alessia, che attraverso i social raccontano il turismo accessibile; Talents Lab, un gruppo di cinque ragazzi nello spettro autistico che usano l’arte e la creatività per abbattere barriere e pregiudizi; Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti (UICI), sezione territoriale di Padova, che fornisce assistenza per pratiche amministrative, iniziative culturali, consulenza per ausili e dispositivi tecnologici, supporto psicologico alle persone non vedenti; Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare Padova (UILDM ODV), che si pone obiettivi di volontariato assistenziale e promozionale nel settore delle malattie neuromuscolari.

Detalles de contacto
info@osservatoriomalattierare.it (Alessandra Babetto e Ilaria Vacca)