A partire dal 16 settembre l’Università degli Studi Ferrara, in collaborazione con il Comando Operazioni Aerospaziali di Poggio Renatico, che cura la parte organizzativa e gestionale di tali corsi partecipando attivamente anche alla relativa didattica, ha dato inizio alla sesta edizione del corso di Diritto Internazionale della Navigazione Aerea. Un’opportunità formativa curata dal Prof. Umberto La Torre, Ordinario di Diritto della Navigazione presso l’Università degli Studi “Magna Graecia” di Catanzaro e titolare dell’insegnamento, la cui partecipazione è aperta al personale militare e civile del Ministero della Difesa, nonché agli studenti del Dipartimento di Giurisprudenza.
Quest’anno, oltre a fornire nozioni e approfondimenti riguardanti le tradizionali tematiche connesse al Diritto Aeronautico, il programma delle lezioni ha affrontato per la prima volta le nuove frontiere dell’emergente disciplina del Diritto Aerospaziale, settore giuridico divenuto di interesse strategico per la Difesa e in particolare per l’Aeronautica Militare. L’Arma Azzurra, infatti, quale Forza Armata dotata delle competenze tecnologiche e scientifiche necessarie a operare e generare effetti nell’Ambiente Aerospaziale, ha la responsabilità di assicurare la protezione dello Spazio Aereo da ogni tipo di minaccia, incluse quelle provenienti dallo Spazio extra-atmosferico.
A tenere le lezioni, oltre il docente universitario titolare del corso, sono stati anche altri autorevoli esperti e studiosi della materia, tra cui il Prof. Filippo Ruschi, Associato di Filosofia del Diritto dell’Università degli Studi di Firenze, la Prof.ssa Elisabetta Rosafio, Ordinario di Diritto della Navigazione e dei Trasporti dell’Università degli Studi di Teramo, il Prof. Domenico Siciliano, Associato di Filosofia del Diritto dell’Università degli Studi di Firenze, nonché da qualificati relatori militari, tra cui il Gen. Isp. (r) Antonio De Rosa, il Brig. Gen. (r) Roberto Scirocco, il Col. (r) Alfonso Ariu e il Ten. Col. Sergio Nativi.
In particolare, nell’ambito del programma di lezioni, il 24 settembre si è tenuta una tavola rotonda dal titolo “Nuove tecnologie tra spazio atmosferico ed extra atmosferico: questioni giuridiche emergenti”, presieduta dal Brig. Gen. (aus.) Francesco Elia, dalla Prof.ssa Elisabetta Rosafio e dalla Prof.ssa Serena Forlati (Università di Ferrara), che ha visto l’intervento di autorevoli relatori ed esperti provenienti dall’Aeronautica Militare, dall’Università e dall’Industria, tra cui il Gen. D.A. Luca Maineri, Comandante del Comando Operazioni Aerospaziali (COA), il Magg. Stefano Esposito e l’Avv. Marco Di Giugno, Direttore della Direzione Analisi Giuridiche e Contenzioso di ENAC. La tavola rotonda si è conclusa con l’intervento di dottorandi di ricerca provenienti dalle Università degli Studi di Firenze, di Ferrara, di Catanzaro e di Teramo, tra cui il dott. Gabriele Redigonda, la dott.ssa Marilù Porchia, il dott. Claudio Amato, la dott.ssa Immacolata Madarena e il dott. Matteo Falconi.
Durante la tavola rotonda i relatori hanno trattato temi di grande interesse, tra cui il volo suborbitale, l’impiego delle piattaforme stratosferiche, l’utilizzo militare dello Spazio extra-atmosferico, l’Urban Air Mobility e il problema della responsabilità per danno provocato dall’intelligenza artificiale.
I risultati che sono emersi da tale convegno, patrocinato anche dall’ENAC, sono il frutto dell’impegno profuso dal Centro Interuniversitario di Ricerca e Studi sul Diritto Aeronautico e Aerospaziale (CIDAA), che vede coinvolti il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Ferrara, il Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università degli Studi di Firenze, il Dipartimento di Giurisprudenza, Economia e Sociologia dell’Università degli Studi “Magna Graecia” di Catanzaro e il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Teramo.
La stipula di un futuro Accordo Quadro tra il CIDAA e l’A.M., proposto dal Comando Operazioni Aerospaziali e, al momento, al vaglio delle SS.AA., consentirebbe alle parti di collaborare reciprocamente nello svolgimento delle attività di formazione, ricerca e studio nel settore del Diritto Aeronautico e Aerospaziale, accrescendo la consapevolezza del Paese con riguardo alle potenzialità connesse all’esplorazione e all’utilizzo dello Spazio extra-atmosferico.
Il ciclo di lezioni è terminato il 26 settembre con un’intera giornata dedicata al Diritto Aerospaziale a cura del Magg. Stefano Esposito dell’Ufficio Generale Affari Giuridici dello Stato Maggiore della Difesa, del Cap. Domenico Caputo dell’Ufficio Generale per lo Spazio dello Stato Maggiore Aeronautica, in qualità di dottorandi di ricerca in Space Law presso l’Università degli Studi di Sassari, nonché del Maresciallo Giovanni Campagnola del Comando Operazioni Aerospaziali. Il personale militare in parola ha affrontato temi de iure condendo, tra cui il Disegno di Legge Spaziale approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso 20 giugno, il problema della responsabilità dello Stato derivante dalle attività spaziali e le nuove prospettive di impiego per il controllore della Difesa Aerea. La giornata è proseguita con un’attività esercitativa, un vero e proprio role play giuridico, che ha richiesto ai frequentatori di simulare un processo dinanzi alla Corte Internazionale di Giustizia. In particolare, è stato somministrato un caso sul modello dell’ultima edizione dell’International Institute of Space Law (IISL) Manfred Lachs Space Law Moot Court Competition. I frequentatori, divisi in due gruppi di lavoro, hanno assunto rispettivamente le vesti dell’attore e del convenuto della controversia in questione, sostenendo la propria tesi mediante argomentazioni dottrinali e giurisprudenziali.
In questo caso, la possibilità di frequentare Corsi di dottorato di ricerca per il personale della Difesa è il risultato dell’Accordo di collaborazione siglato tra il Centro Alti Studi per la Difesa e il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Sassari, promosso dal suo Direttore Prof. Michele Maria Comenale Pinto, Ordinario di Diritto della Navigazione e dal Prof. Giovanni Pruneddu, Associato di Diritto della Navigazione.
Tali iniziative, che ad oggi costituiscono un momento unico nel panorama italiano, si prefiggono di mettere in luce la necessità di definire nuove linee di sviluppo sia per affrontare le emergenti sfide connesse ai temi della sicurezza e della resilienza nazionale sia per implementare nuove tecnologie aerospaziali in grado di promuovere la realizzazione del Sistema Paese.