Numerose le associazioni che hanno aderito al nuovo concorso di idee 2024, proposto dal Csv Belluno Treviso e volto alla realizzazione di progettazioni da sviluppare con il Csv nei territori di Belluno e Treviso.
Tra le varie candidature pervenute, sono nove sono i progetti che hanno convinto la commissione sulla base dei temi e della qualità delle proposte, e che saranno dunque finanziati per un impegno totale di spesa del Csv di circa 120 mila euro. Ogni associazione si impegnerà a co-finanziare l’iniziativa con minimo un 10 per cento del contributo sostenuto dal Csv per ciascun progetto.
«Possiamo dirci soddisfatti delle proposte pervenute, in particolare per il loro apporto qualitativo in termini di innovazione ma anche di benefici per la collettività» spiega la Presidente Elisa Corrà. «Variegato è inoltre il panorama dei beneficiari dei progetti: donne, minori e migranti per quei progetti che mirano a prevenzione e contrasto delle forme di violenza e discriminazione. Poi gli anziani, per i quali è alta l’attenzione al loro coinvolgimento e accompagnamento per una vita attiva, e le persone con disabilità e non autosufficienti, per cui sono previste specifiche progettualità volte all’inclusione sociale, solo per fare degli esempi».
«Si è scelto di concentrare le risorse in poche iniziative consistenti – prosegue la Presidente – che vedessero il coinvolgimento in rete di più soggetti, sia enti del Terzo settore che enti pubblici e imprese. L’obiettivo che si vuole ottenere con questo concorso di idee è quello di creare una vera palestra di progettazione in rete, in cui appunto esercitarci ai rapporti partenariali. Purtroppo non è stato possibile accogliere tutte le proposte arrivate ma confidiamo di poter proseguire in questo impegno creando nuove opportunità».
Ora il Csv proseguirà nel compito di supervisione e coordinamento diretto dei progetti selezionati.
Nello specifico una delle proposte, che ha come target le donne vittime di violenza, prevede l’apertura di una casa rifugio insieme al reinserimento lavorativo delle donne stesse, mirando al contempo a favorire l’emersione del fenomeno della violenza e la sensibilizzazione sul tema.
Sempre alle donne ma anche a persone con background migratorio e richiedenti asilo si rivolgono altri due progetti, che prevedono il primo percorsi di accompagnamento verso un’autonomia economica per persone in difficoltà, anche attraverso incontri formativi specifici, il secondo l’impiego dell’arte circense come linguaggio comune verso l’abbattimento di barriere culturali.
Gli anziani saranno i diretti beneficiari di altri tre progetti: uno riguarda corsi di lettura espressiva rivolti a giovani che saranno formati per il coinvolgimento di persone anziane ospiti di case di riposo. Nel secondo caso, anziani con decadimento cognitivo o persone con disabilità saranno coinvolti in progetti artistici e organizzazione di mostre d’arte. Ancora, un terzo progetto riguarderà sempre anziani con difficoltà o persone con disabilità prevedendo uscite con mezzi di trasporto o attività per il tempo libero.
Sempre il mondo della disabilità sarà coinvolto in uscite culturali e vacanze inclusive all’interno di percorsi strutturati volti all’autonomia delle persone; in un altro progetto si vedranno la realizzazione di spazi ludici e il rafforzamento del parco volontari in centri diurni.
La promozione del volontariato strutturato e quella della donazione di sangue, infine, saranno oggetto di un caso studio in un’azienda profit.
Il finanziamento medio per progetto, a valere sulle disponibilità finanziarie riconosciute al Csv da Fondazione ONC, sarà di circa 13.300 euro.