La prima bozza della prossima Legge di Bilancio contiene la proroga di uno degli incentivi più attesi: il bonus ristrutturazioni che consente di detrarre il 50% delle spese sostenute per interventi di manutenzione, restauro e ristrutturazione
All’indomani del Consiglio dei Ministri che ha dato il via libera alla prima bozza della nuova Legge di Bilancio, continuano a susseguirsi conferme, analisi e anteprime sulle nuove indicazioni che potrebbero venire approvate per il 2025, sempre ricordando che per il testo definitivo ci vorrà ancora del tempo e che il passaggio in parlamento sicuramente modificherà qualcosa.
Torna il bonus ristrutturazioni del 50%
Tra i temi che più erano attenzionati c’era sicuramente quello dei bonus edilizi, visto il passato di grande successo, prima, e grande incertezza, poi, che ha riguardato il superbonus.
Data per assodata la volontà del Governo guidato da Giorgia Meloni di chiudere una volta per tutte la stagione del Superbonus 110% e tutti i suoi derivati, ha colto forse un po’ di sorpresa la conferma del bonus ristrutturazioni al 50%, che secondo la bozza della Legge di Bilancio verrebbe confermato con le stesse condizioni del 2024. Ricordiamo che, se non fosse stato previsto nulla di diverso nella Finanziaria, l’iter già previsto per il bonus ristrutturazione avrebbe portato a una discesa della detrazione al 36% delle spese, con un limite di spesa di 48 mila euro.
Invece, non solo la percentuale di detrazione rimarrà del 50%, ma anche il limite di spesa resta invariato a 96mila euro.
Qualche precisazione da fare, però, c’è: i parametri detti sopra varranno unicamente per le prime case, mentre per la ristrutturazione delle seconde case la percentuale scende come previsto in precedenza, ovvero al 36%, con un limite di spesa di 48mila euro.
Per richiedere il bonus non sarà più possibile la cessione del credito né lo sconto in fattura, ma la detrazione verrà riportata in fase di dichiarazione dei redditi, spalmata su 10 rate nei successivi 10 anni.
Confermato anche il bonus mobili fino a 5mila euro di spesa
Vale la pena ricordare quali sono i lavori che è possibile fare rientrare nel bonus: interventi di manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia su singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale. È ammessa al bonus anche la manutenzione ordinaria, ma solo se riguardante per le parti comuni degli edifici residenziali.
Come era già stato anticipato in precedenza, oltre al bonus ristrutturazione, nella prossima Manovra dovrebbe trovare spazio anche la conferma del bonus mobili, altrimenti in scadenza a fine anno. Per tutto il 2025, dunque, le spese per l’acquisto di mobili, sempre legato a opere di manutenzione, restauro, ristrutturazione edilizia, ma anche in caso di sistemazioni dopo calamità naturali se è stato dichiarato lo stato di emergenza, potranno essere portate in detrazione Irpef fino a un limite di 5mila euro. Va ricordato che il bonus viene riconosciuto solo se i pagamenti sono stati effettuati con un metodo tracciabile.