Dal 21 ottobre a venerdì 1 novembre si terrà a Cali in Colombia, la Conferenza Internazionale sulla biodiversità dell’Onu dopo l’adozione del Kunming-Montreal global framework da parte di 196 governi di tutto il mondo: un percorso con l’obiettivo di arrestare e invertire la perdita di biodiversità entro il 2050.
La COP 16 dal titolo “Paz con la naturaleza – Pace con la natura”, costituisce un’occasione in cui leader mondiali, scienziati e operatori del settore si riuniranno per definire il futuro degli ecosistemi del nostro pianeta, coinvolgendo la società globale e rafforzando il ruolo delle comunità indigene e locali che da sempre si battono per la salvaguardia dell’ambiente.
COSPE ha partecipato alla PreCOP con alcuni giovani dall’Ecuador, con il progetto Isospam e dalla Colombia con il progetto sulla partecipazione giovanile e l’avvio di attività produttrici di reddito nelle comunità cofan del Putumayo, Liderazgo Juvenil, e parteciperà alla COP16 con alcune attiviste del gruppo Guardiane dell’Acqua, parte del progetto Mujeres Tejendo un Futuro de Paz, un progetto di sostegno ai diritti delle donne.
COSPE sarà inoltre presente con i suoi progetti allo stand di AICS nella zona verde della COP16 e nel distretto “Biodiversidad y cambio climatico”, partecipando attivamente ai lavori della COP16.
Basato sui punti della precedente COP, sarà presentato in questo contesto anche il “Manifesto Politico dei rappresentanti della gioventù rurale” di diversi Paesi dell’America Latina, preparato in vista della COP16 di Cali durante il Vertice della Gioventù Rurale che si è riunito a Nuquí, nella regione del Chocó (Colombia) dal 29 al 31 agosto 2024 e di cui ha parlato anche il Governatore della Riserva Indígena Cofan Villanueva, Cristhian Chapal Quenama durante la sua visita in Italia.
Uno degli obiettivi del manifesto è “Stabilire quadri giuridici che proteggano i diritti della terra, dell’acqua e del territorio dei popoli indigeni, degli afro-discendenti e dei contadini che vivono in ecosistemi biodiversi, garantendo la loro permanenza nei loro territori e prevenendo gli spostamenti forzati. Allo stesso tempo, bisogna garantire la protezione e l’espansione delle aree designate come zone protette, in considerazione dei diritti territoriali di queste comunità e della conservazione delle regioni ad alta biodiversità.” Uniti, concludono “chiediamo un’azione globale per il clima, promuovendo un’agenda comune che dia priorità alla giustizia sociale, all’equità e alla biodiversità”.
La COP 16 di Cali si concentrerà sulla valutazione dei progressi compiuti dai paesi nell’attuazione degli obiettivi del “Quadro globale per la biodiversità”, che comprendono la conservazione del 30% delle terre e degli oceani del mondo entro il 2030, la riduzione dell’inquinamento e la promozione dell’uso sostenibile delle risorse naturali. Il lavoro della COP si basa su 7 aree tematiche che corrispondono ai maggiori biomi del pianeta terra, che verranno discussi in 2 zone diverse, la Zona Blu dedicata alla Conferenza delle Parti e la Zona Verde che invece sarà l’epicentro della mobilitazione, dove le compagnie, organizzazioni e la società civile potranno condividere la loro visione e il loro impegno per proteggere la biodiversità.
In allegato il Manifesto politico “In pace con la Natura”.