“Come va la vita?” valuta se la qualità della vita stia migliorando per le persone che vivono nei paesi OCSE e se i progressi siano sostenibili e inclusivi.
Questa sesta edizione presenta le evidenze più recenti provenienti da oltre 80 indicatori che coprono i risultati attuali sul benessere, le disuguaglianze e le risorse per il benessere futuro.
Confronta le tendenze a medio termine dei risultati sul benessere con gli sviluppi a partire dal 2019 per comprendere l’impatto della pandemia di COVID-19 e della crisi del costo della vita, evidenziando segnali di allarme che richiedono attenzione politica.
Sebbene le azioni governative per mitigare l’impatto economico di questi shock abbiano contribuito a mantenere la resilienza dei redditi medi e dei risultati occupazionali, le pressioni sul costo della vita – evidenziate dai costi abitativi e dall’insicurezza finanziaria percepita dalle persone – restano significative per molte famiglie. Allo stesso tempo, ci sono segnali di allarme su aspetti critici del benessere non economico, in particolare nella salute, nel benessere soggettivo e nella connessione sociale.
Le disuguaglianze nel benessere tra gruppi di popolazione sono profonde. Sebbene la maggior parte delle disparità di benessere per età e genere si sia ridotta nell’ultimo decennio, in alcuni casi ciò è avvenuto perché i risultati per i giovani e gli uomini sono peggiorati in misura relativamente maggiore.
È necessaria un’azione molto più incisiva anche per garantire il benessere odierno alle generazioni future, in particolare per quanto riguarda la lotta al cambiamento climatico.”
Concentrarsi sul benessere può aiutare a orientarsi in un mondo sempre più complesso
I risultati di questo rapporto dimostrano che, basarsi su singole metriche per valutare la ripresa dalla crisi e monitorare il sistema economico, o addirittura i risultati delle scelte politiche, produce un quadro incompleto.
Considerare una gamma di risultati economici, sociali e ambientali può aiutare a indirizzare l’azione del governo laddove è più necessaria.
Ciò significa continuare ad attenuare gli shock di reddito e occupazione, prendendo anche sul serio gli impatti della crisi del costo della vita evidenti nei costi degli alloggi e nelle misure auto-riportate di insicurezza finanziaria, affrontando gli aspetti non materiali della vita delle persone che mostrano chiari segni di deterioramento e dando priorità alle preoccupazioni sulla sostenibilità.
Significa anche sviluppare gli strumenti e i processi per riflettere sistematicamente le prove di benessere nelle decisioni politiche, tra cui la definizione di obiettivi strategici, la valutazione di compromessi e sinergie nella valutazione delle politiche e nella valutazione dell’impatto e informando l’allocazione delle risorse.
Adottare un approccio più multidimensionale, incentrato sulle persone e lungimirante sarà particolarmente importante per affrontare i principali cambiamenti sociali, dall’invecchiamento della popolazione alla profonda trasformazione strutturale della digitalizzazione e dell’intelligenza artificiale, fino alla minaccia già molto reale del cambiamento climatico.
Ognuno di questi ha effetti complessi e interattivi su un’ampia gamma di risultati per le persone, rendendo essenziali prove integrate sugli impatti economici, sociali e ambientali e risposte politiche ben coordinate.
(Come va la vita? – foto da Unsplash)
