Cefriel affianca Crédit Agricole per accelerare l’innovazione con l’Agile - Cefriel

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Digital Culture

“Negli ultimi anni, Crédit Agricole ha affrontato i limiti del tradizionale approccio waterfall di gestione dei progetti IT, che spesso rallentava le attività e rendeva difficile allineare la pianificazione con l’implementazione” spiega Cesare Zuppa. L’esigenza primaria era quella di ridurre il time-to-market, migliorare la qualità della progettazione e aumentare la soddisfazione del cliente, inteso sia come funzione di business che come utente finale. La disconnessione tra l’analisi iniziale e la realizzazione, infatti, era evidente: si rischiava di sprecare tempo e si generava frustrazione.
L’adozione dell’Agile è stata quindi individuata come una leva per semplificare i processi, mantenendo però continuità con il modello operativo esistente, affrontando il tema in logica incrementale. “Abbiamo selezionato dei progetti pilota su cui testare la metodologia, coinvolgendo inizialmente il 5-6% del totale dei progetti”, aggiunge Zuppa.

Cos'è l'Agile?

Annalisa Binato, Senior Software Engineer e Agile Coach in Cefriel, spiega che Agile è un insieme di metodologie di gestione e realizzazione dei progetti che promuovono la collaborazione tra team, l’adattabilità ai cambiamenti, il miglioramento continuo e la consegna rapida di valore al cliente. Nato per superare i limiti dei metodi tradizionali di sviluppo software, l’Agile si basa su un approccio iterativo e incrementale, che consente di rispondere in modo tempestivo alle esigenze del contesto, che possono includere variazioni nei requisiti, nuove priorità di business o cambiamenti tecnologici.
Un approccio di questo tipo richiede un cambiamento profondo nella mentalità dell’intero gruppo che la adotta. Nei contesti progettuali, non è particolarmente efficace se applicato individualmente, ma necessita di un impegno condiviso del team per garantire una pianificazione iterativa, una condivisione trasparente dei progressi e delle criticità e una collaborazione costante per adattarsi rapidamente ai cambiamenti.

Come si è sviluppato il percorso formativo?

“È stato evidente fin da subito che l’approccio doveva essere multifunzionale, non limitato all’IT o ad una singola funzione organizzativa” afferma Cesare Zuppa. “Per questo motivo, si è deciso di coinvolgere diverse strutture aziendali, creando un team pilota di cultura Agile che potesse essere integrato nel modello organizzativo esistente, senza prevedere una revisione totale dello stesso. L’obiettivo era far comprendere la possibilità di lavorare in modo diverso, partendo dalla creazione di competenze Agile all’interno delle strutture esistenti. Questo approccio si è rivelato un po’ disruptive, poiché la metodologia Agile, in contrasto con i modelli organizzativi tradizionali, tende a rompere gli schemi, generando inevitabilmente attriti. In questo contesto, l’avvio di un percorso formativo ha rappresentato il primo passo fondamentale, ponendo le basi su cui costruire trasversalmente queste competenze all’interno dei diversi team. Successivamente, le persone formate sono state coinvolte nei progetti selezionati per l’adozione della metodologia”.

Quali sono stati i benefici dell'adozione dell'approccio Agile?

“Alcune tecniche tipiche della Metodologia Agile sono state applicate a vari progetti significativi, come il nuovo applicativo Frontend Revolution, che ha migliorato l’efficienza operativa dei gestori e degli operatori della rete, supportando le loro attività in modo più versatile e funzionale” racconta Cesare Zuppa. Un ulteriore esempio è HR (r)Evolution, uno strumento che ha ampliato le funzionalità del gestionale aziendale esistente per semplificare le attività HR. Questo include la gestione degli strumenti normativi, la valorizzazione delle persone e il percorso di crescita professionale, creando una piattaforma unica che facilita l’interazione tra dipendenti e responsabili.
Questi progetti hanno un impatto significativo su tutta la banca, coinvolgendo circa 13.000 persone tra rete e sistemi direzionali, affrontando sia ambiti business-centrici, come l’evoluzione del corporate banking, sia settori molto ampi come il mondo dei mutui e delle assicurazioni. L’adozione di approcci tipici dell’Agile, in particolare nella Digital Factory, ha consentito di migliorare la raccolta dei requisiti, rendendo il processo più fluido e collaborativo, e di trasferirli in modo più chiaro all’IT.

Quali sono state le sfide nell'adozione dell'Agile e quali sono i prossimi passi?

“Il processo di adozione dell’Agile ha presentato anche alcune difficoltà, specialmente nei progetti di ampio respiro, che coinvolgono molteplici stakeholder e dipartimenti” spiega Cesare Zuppa. “Per i team, operare in un modello ibrido tra l’approccio Agile e quello tradizionale può risultare complesso, soprattutto quando vengono coinvolte aree aziendali non abituate a lavorare con questa metodologia. Crédit Agricole ha dunque preferito concentrarsi su progetti più verticali e definiti, dove i team potessero adottare la metodologia Agile dall’inizio alla fine, riducendo le complessità organizzative”.
Un esempio di successo è stato nel corporate banking, dove si è creato un team dedicato e specializzato, che sta gestendo l’intero ciclo di progettazione e sviluppo in modalità Agile. In questo caso, è emersa anche la necessità di un percorso formativo pratico e operativo, non solo teorico, per supportare concretamente i team nell’uso degli strumenti Agile. Questo approccio ha reso possibile un’adozione efficace della metodologia, evidenziando che la formazione pratica e il supporto continuo sono essenziali per il successo dell’Agile in contesti aziendali complessi.
“Guardando al futuro, Crédit Agricole intende ampliare l’adozione dell’Agile con una formazione più mirata, che tratti gli aspetti teorici e al contempo offra anche supporto sugli strumenti e l’applicazione pratica” dichiara Mara Barbieri. “L’idea è di costruire percorsi formativi che includano workshop e laboratori su casi reali di business, così da permettere alle persone di fare esperienza diretta con la metodologia Agile in un contesto operativo concreto con un forte supporto sul campo per l’adozione di strumenti e metodologie nuovi. Stiamo lavorando per formare e certificare già quest’anno i primi Scrum Master e dal 2025 i Product Owner”.

Cosa possiamo imparare da questa esperienza?

“Tuttavia, il percorso verso un’adozione pienamente efficace va affrontato con attenzione e senza bruciare le tappe, perché si tratta in gran parte anche di un cambiamento culturale che può rivelarsi in alcuni casi sfidante. L’esperienza del percorso progettato per Crédit Agricole ci conferma che è molto importante dedicare la giusta attenzione alla parte formativa che deve essere integrata fin da subito con l’operatività e la concretezza del lavoro in team nei progetti. A tale scopo la sperimentazione che i partecipanti hanno fatto sulle loro reali attività, è stata di aiuto nel ricavare il massimo dalla formazione e nel prepararsi con consapevolezza all’applicazione dell’approccio. La nostra esperienza ci insegna, inoltre, che per conseguire un’adozione dell’approccio Agile efficace e realizzare quindi prodotti e progetti di successo, è utile continuare il percorso sia con approfondimenti dedicati ai ruoli specifici dell’Agile, sia con il coaching su opportuni progetti. Il Coaching, infatti, è lo strumento ideale per consolidare il cambiamento verso l’Agile avviato con la formazione.”

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maria