Parma, 19 dicembre. Al via il convegno "TEATRO E CULTURA. LE LEVE EFFICACI DEL TRATTAMENTO PENITENZIARIO"

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06.12.2024

Il trattamento penitenziario si prefigge il fine di rieducare i detenuti per restituirli alla società come persone capaci di vivere nella libertà e prive dei caratteri di devianza, in una prospettiva di reintegrazione della società.

Tra le attività del trattamento penitenziario rientra la pratica teatrale che nel corso degli ultimi vent'anni continua a conoscere una diffusione di attività sempre più intensa nelle carceri con risultati e ricadute sociali talmente positive che hanno attirato l'attenzione non solo della comunità penitenziaria ma anche dei territori e della società esterna.

A questo tema è dedicata la giornata che si terrà a Parma il prossimo 19 dicembre presso il Teatro al Parco.

L'incontro tra il mondo penitenziario e quello teatrale può sembrare un'unione contraddittoria, eppure rappresenta una delle esperienze più innovative e promettenti nel campo della riabilitazione.

Il teatro ha un provato potenziale terapeutico e pedagogico in quanto capace di sostenere la crescita psicologica e il cambiamento attitudinale e costituisce uno dei ponti di collegamento tra la comunità penitenziaria, i territori e la libera società.

Dedicare un convegno al tema del teatro e della cultura nel carcere è necessario per diffondere questa conoscenza e perché l’entrata negli istituti di pena del teatro e della cultura rappresenta una leva efficace in mano al territorio e alla comunità che circonda un carcere e con la quale si possono contrastare gli effetti degradanti che comporta la carcerazione sugli esseri umani.

Ne parleremo con Michele Guerra (Sindaco di Parma), Silvio Di Gregorio (Provveditore regionale dell'Amministrazione penitenziaria dell'Emilia-Romagna e Marche), Roberto Cavalieri (Garante dei diritti delle persone sottoposte a misure limitative o restrittive della libertà personale della Regione Emilia-Romagna), Marco Bonfiglioli (Direttore Ufficio Detenuti e Trattamento - Provveditorato regionale dell'Amministrazione penitenziaria dell'Emilia-Romagna e Marche), Pietro Buffa (Criminologo, già dirigente del Ministero della Giustizia), Stefano Té (Regista teatrale, Coordinamento teatro carcere dell'Emilia-Romagna), Filippo Giordano (Professore di Economia Aziendale all'Università LUMSA di Roma), Claudio Montagna (Regista e animatore teatrale), Cinzia Cazzoli (responsabile "spettacoli dal vivo" della Regione Emilia-Romagna), Gabriella Corsaro (Fondazione Teatro Regio di Parma), Andrea Buratti (Compagnia Mamimò di Reggio Emilia), Carlo Ferrari e Franca Tragni  (Progetti&Teatro APS di Parma), Corrado Vecchi (Coop. Soc. Le mani parlanti di Parma), Ettore Nigro (Compagnia Piccola Città teatro di Napoli), Donatella Palermo (Produttrice del film CESARE DEVE MORIRE) , Benedetta Genisio (gruppo CCO - Crisi come opportunità), Carmine Luino e Francesca Rotolo (Mast - Officina delle Arti di Roma), Gianfranco Pedullà (coordinamento nazionale teatro carcere).

Iscriviti al convegno 

Programma del convegno

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