Roma - Alice D'Amato riceve il Collare d'Oro del CONI

La Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica ‘Ennio Morricone’ di Roma ha ospitato la cerimonia di consegna dei Collari d’Oro al Merito Sportivo (foto Simone Ferraro - CONI). Le medaglie d’oro dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Parigi 2024, i campioni del mondo, i grandi tecnici, le società sportive e le personalità che si sono distinte nel corso dell’anno hanno ricevuto la massima onorificenza dello sport italiano in una grande festa andata in onda in diretta su Rai 2, con la conduzione di Simona Rolandi e Andrea Fusco. La cerimonia si è aperta con una lettera del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Al cospetto del Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi e dei Presidenti Giovanni Malagò e Luca Pancalli, tra i premiati c’era anche la nostra Alice D’Amato, olimpionica alla trave ai Giochi di Parigi, accompagnata dal Segretario Generale Roberto Pentrella. “Ho dedicato questa medaglia a me stessa, poi ai miei allenatori e alla mia famiglia – ha dichiarato l’agente del Gruppo Sportivo Fiamme Oro della Polizia di Stato ai giornalisti – La mia vittoria è stata inattesa, perché come sapete il mio attrezzo preferito sono le parallele asimmetriche. Durante la gara alla trave ho pensato che al massimo avrei potuto vincere il bronzo, visto che avevo di fronte sia Simone Biles, sia Rebecca Andrade. Per fortuna con me c’era Monica Bergamelli che mi ha sostenuta, altrimenti potevo anche svenire dalla gioia. È stata un’emozione grande che porterò per sempre nel cuore. Anche Asia e mia madre non se l’aspettavano, tant’è che dopo l’argento a squadre sono tornate a Genova e durante la mia trave erano in giro. Quando hanno visto sul cellulare quello che stava accadendo si sono messe ad urlare per strada e i passanti hanno chiesto loro se si sentivano bene”. Domani la ligure sarà nella sua città per i Gazzetta Sports Awards. È la donna sportiva dell’anno e, dopo un’esibizione con il bronzo Manila Esposito, salirà sul palco con l’uomo sportivo del 2024, Jannik Sinner. Prima di Alice, lo scorso anno era stata eletta Sofia Raffaeli, in un clamoroso passaggio di consegne tutto ginnico tra ritmica e artistica. Da quando venne istituito nel 1978, soltanto un’altra atleta FGI aveva ricevuto lo stesso riconoscimento, e toccò a Vanessa Ferrari nel 2006, dopo il titolo iridato ad Aarhus, in Danimarca. Jury Chechi salì sul trono maschile della Rosea nel 1993, nel 1996 e 1997. È la terza volta in 46 anni che una ginnasta diventa la regina dello sport italiano, la seconda consecutiva. E poi con un re accanto del calibro del numero uno dell’ATP.

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