Report d’Impatto Festival In&Aut 2024

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Cari amici,
da quando è stato pensato per la prima volta – da quando l’idea, cioè, nell’estate del 2021 è balenata nelle menti di un gruppo di matti seduti a uno dei tavoli di PizzAut e ha iniziato a prendere forma – In&Aut è diventato molte cose: si è concretizzato in due edizioni di un Festival che, nel 2022 e nel 2024, per la prima volta nel nostro Paese, ha richiamato a Milano, nello stesso contesto, persone autistiche, famiglie, associazioni, imprese sociali, neuropsichiatri e operatori sanitari, figure istituzionali, politici, aziende, giornalisti, artisti.
È diventato, idealmente, un punto di riferimento per migliaia di persone a cui In&Aut ha acceso la speranza di poter essere aiutate a trovare una risposta ai loro bisogni.
È diventata una “rete”, un modello di inclusione e di impegno sociale, apprezzato, citato e cercato da media e addetti ai lavori.
È diventato, giocoforza, un ETS, un Ente del Terzo Settore, proprio per poter gestire l’immenso capitale umano che si è raccolto intorno a chi l’ha pensato e organizzato.
È diventato persino una tesi di laurea.
Le soddisfazioni, insomma, in quasi tre anni non sono certo mancate.

Quella di oggi, però, è una soddisfazione ancora più intensa, più pregna di significato, perché probabilmente è la “restituzione” di ogni sforzo, di ogni pensiero, di ogni goccia di sudore versata in questi anni e la compensazione di tutti i sacrifici, le frustrazioni e le difficoltà che hanno accompagnato e accompagnano la genesi e la crescita del nostro festival.
Oggi presentiamo ufficialmente il Rapporto di In&Aut Festival 2024 e vi posso assicurare che non è solo un insieme di numeri, grafici e risultati. È molto di più: è il frutto di un lavoro collettivo, è la prova concreta di cosa significa dare fiducia alle persone, è un prodotto che genera impatto sociale, è teoria e pratica dell’inclusione.

Grazie al progetto “FormidAbili in MisurAzione”, questo documento è stato realizzato, infatti, da un gruppo di ragazzi nello spettro autistico che hanno lavorato con il loro talento, trasmutando in materia viva e tangibile il messaggio stesso di In&Aut Festival: inclusione e competenza possono coesistere perfettamente. La scelta di coinvolgerli direttamente nella misurazione dell’impatto sociale è un atto di riconoscimento delle loro competenze. E infatti Alessandro, Andrea e Davide ci hanno messo tutta la loro dedizione e precisione per raccogliere i dati, organizzare le informazioni e costruire con cura un racconto che va oltre la semplice analisi: nel report ci sono i dati e c’è la narrazione di un progetto collettivo e partecipato, con le storie, le interviste e le testimonianze di valore. Ogni pagina è, insomma, un manifesto di inclusione: dimostra, nella maniera più icastica e rappresentativa possibile, che l’autismo non è una barriera, ma una risorsa che può fare la differenza.

Ma ciò che rende questa pubblicazione unica è l’essenza inclusiva incarnata nel processo di realizzazione: il coinvolgimento diretto di ragazzi autistici in questo caso non è un elemento simbolico, ma è la piena dimostrazione delle capacità e del valore di chi, spesso, non viene visto come un protagonista nel mondo del lavoro. E invece, i ragazzi di FormidAbili hanno dimostrato, ancora una volta, che le loro capacità possono portare risultati straordinari quando inseriti in un contesto che crede in loro.

Questo documento, dunque, non è solo il resoconto del nostro festival: è la dimostrazione che l’inclusione funziona. È un segno concreto, una testimonianza eloquente del futuro che vogliamo costruire.

Per me, per noi organizzatori di In&Aut, è un po’ il coronamento di un piccolo, grande sogno e, assieme, anche un nuovo punto di partenza, un ponte tra il passato e il futuro, tra ciò che è stato fatto e ciò che si potrebbe fare ancora. 

Personalmente guardo a questo rapporto con orgoglio e gratitudine: non è solo una fotografia del nostro impegno per una società più giusta, ma è un simbolo di quello che vogliamo costruire. Ecco perché penso che questo sia un momento davvero speciale nella storia della nostra rete. 

Vi invito a sfogliarlo con la stessa emozione e gratitudine con cui lo abbiamo visto nascere. Perché, come amo ripetere sempre: l’inclusione non si racconta, si realizza. E questo rapporto, pagina dopo pagina,  lo dimostra. 

Un grazie di cuore ai ragazzi di FormidAbili e a tutti voi che, come noi, continuate a credere in questa missione.

Con stima e affetto,
Francesco Condoluci

(ideatore del Festival In&Aut)

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