Multiproprietà e affitti brevi: la normativa sul CIN spinge i proprietari verso l’illegalità, denuncia Federcontribuenti.
Multiproprietà ambito di lavoro per chi cerca soldi facili sulla pelle dei consumatori meno avveduti. A denunciare quello che è un sistema poco limpido, ma in punta di diritto dentro la legalità, è Federcontribuenti che da anni si batte contro i cittadini strozzati da un circuito che parte dalla vendita degli immobili.
«Oggi questo mercato è praticamente morto e cosa succede con la Legge sugli affitti brevi? I multiproprietari non possono richiedere il Cin. Questa nuova norma obbliga a diventare evasori chi ha una casa in multiproprieta’ per poter affittare l’appartamento. Assurdo».
La rivoluzione del Codice Identificativo Nazionale è stata lanciata per contrastare, una volta per tutte, chi la vuole fare franca come gli airbnb affittati in nero. “Con l’introduzione del Cin si è trascinata dietro una beffa per chi è in possesso di un immobile in multiproprietà.
La legge – spiega Marco Paccagnella presidente di Federcontribuenti – sembra essersi dimenticata di considerare le multiproprietà. Così, migliaia di appartamenti, sono, dall’inizio dell’anno, bloccati perché non è possibile richiedere questo numero per il riconoscimento”. Dall’inizio dell’anno tutte le strutture ricettive e gli immobili destinati agli affitti brevi devono essere in possesso del Cin per evitare sanzioni anche di 8 mila euro. “I multiproprietari – conclude Paccagnella – senza Codice Identificativo Nazionale sono condannati all’illegalita’ e bisogna risolvere in tempi brevi questo problema . In questo modo – precisa infine Paccagnella – si sta rinunciando alle entrate dettate dalle tasse che i multiproprietario non possono versare”.
PROBLEMI DI MULTIPROPRIETÀ?
Il dipartimento specializzato in Multiproprietà di Federcontribuenti ha la soluzione giusta per te.