La trasformazione del retail dopo i grandi influencers

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Scopri come i brand retail stanno adattando le loro strategie di marketing dopo il fallimento dei grandi influencer. Approfondisci l’efficacia dei micro-influencer, contenuti generati dagli utenti, e altre innovative soluzioni di promozione.

Il mondo del retail, negli ultimi anni, ha assistito a una crescente disillusione nei confronti dei grandi influencer. Nonostante il loro potenziale di visibilità, molte campagne retail non hanno raggiunto gli obiettivi di vendita attesi, spingendo i brand a ripensare le loro strategie di marketing. Questo fenomeno ha portato a un cambiamento significativo nel modo in cui le aziende promuovono i propri prodotti e raggiungono i loro obiettivi di business. 

Statistiche e dati retail

Diverse ricerche hanno evidenziato il declino dell’efficacia del marketing tramite grandi influencer: 

- Riduzione del ROI:

Secondo un rapporto di Influencer Marketing Hub del 2023, il ROI delle campagne retail con grandi influencer è diminuito del 15% rispetto all’anno precedente. 

- Perdita di fiducia dei consumatori

Uno studio di Edelman ha mostrato che il 47% dei consumatori retail ha meno fiducia nelle raccomandazioni dei grandi influencer rispetto a due anni fa. 

- Aumento del tasso di follower falsi:

Analisi di HypeAuditor hanno rivelato che circa il 30% dei follower di grandi influencer sono bot o account inattivi, riducendo l’efficacia delle campagne. 

Alternative e nuove strategie di promozione

In risposta a queste sfide, i brand retail stanno implementando nuove strategie per promuovere i propri prodotti e raggiungere i loro obiettivi di business: 

1. Micro e nano influencers:

  – Definizione: Micro-influencer (1.000-100.000 follower) e nano-influencer (meno di 1.000 follower) tendono ad avere un pubblico più coinvolto e autentico. 

   – Efficacia: Secondo un report di ExpertVoice, i micro-influencer hanno un tasso di engagement medio del 7%, significativamente superiore rispetto ai grandi influencer. 

   – Esempio: Aziende come Glossier hanno avuto successo collaborando con micro-influencer che hanno un forte legame con la loro comunità. 

2. Content marketing e user-generated content (UGC):

  – Definizione: Contenuti creati dagli utenti che mostrano l’uso quotidiano dei prodotti. 

   – Efficacia: Uno studio di Stackla ha rilevato che il 79% delle persone afferma che i contenuti generati dagli utenti influenzano significativamente le loro decisioni di acquisto. 

   – Esempio: GoPro utilizza ampiamente UGC, incoraggiando i clienti a condividere i loro video avventurosi realizzati con le loro fotocamere. 

3. Campagne di retail marketing omnicanale:

-Definizione: Strategie che integrano vari canali di marketing per creare un’esperienza cliente coerente e senza soluzione di continuità. 

   – Efficacia: Secondo Omnisend, le campagne di marketing omnicanale ottengono un tasso di engagement superiore del 18,96% rispetto a quelle su singolo canale. 

   – Esempio: Starbucks utilizza una strategia omnicanale che integra app mobile, programma di fedeltà e pubblicità sui social media. 

4. Collaborazioni e co-branding:

  – Definizione: Partnership tra due o più brand per creare prodotti o campagne congiunte. 

   – Efficacia: Uno studio di Nielsen ha mostrato che le campagne di co-branding possono aumentare le vendite del 50% in più rispetto alle campagne singole. 

   – *Esempio: La collaborazione tra Adidas e Parley for the Oceans, che utilizza plastica riciclata per creare scarpe sportive, ha ottenuto un ampio consenso e ha aumentato le vendite. 

5. Marketing esperienziale nel settore retail:

– Definizione: Creazione di esperienze uniche e memorabili che coinvolgono direttamente i consumatori. 

   – Efficacia: Secondo EventTrack, il 74% dei consumatori afferma che le esperienze di brand aumentano la probabilità di acquisto di un prodotto. 

   – Esempio: Red Bull organizza eventi spettacolari come il Red Bull Air Race per coinvolgere e connettere con il proprio pubblico.

6. Utilizzo di dati e AI per personalizzazione:

   – Definizione: Utilizzo di intelligenza artificiale e analisi dei dati per creare esperienze personalizzate per i consumatori. 

   – Efficacia: Un report di McKinsey ha rilevato che le aziende che utilizzano dati per la personalizzazione possono aumentare i ricavi dal 5% al 15%. 

   – Esempio: Amazon utilizza algoritmi di AI per raccomandare prodotti personalizzati basati sulle abitudini di acquisto degli utenti.

L'importanza di un approccio misto nel retail marketing: branding, acquisizione e fidelizzazione

Il fallimento delle campagne con grandi influencer ha dunque spinto i brand retail a diversificare e innovare le loro strategie di marketing. Focalizzandosi su micro-influencer, contenuti generati dagli utenti, marketing omnicanale, collaborazioni, esperienze uniche e l’uso di dati e AI per la personalizzazione, i brand possono continuare a coinvolgere efficacemente il proprio pubblico e raggiungere i propri obiettivi di business in un panorama in continua evoluzione. 

La Generazione T e il futuro del retail (tlcworldwide.com)

Il mondo del retail

Nel mondo del retail, la competizione è feroce e i consumatori sono più esigenti che mai. Per massimizzare i risultati, è cruciale adottare un approccio di marketing integrato che unisca campagne di branding, acquisizione e fidelizzazione. Questa sinergia non solo rafforza la presenza del brand, ma migliora anche l’acquisizione di nuovi clienti e la loro fidelizzazione nel lungo termine. 

L'Approccio misto: una strategia vincente

L’adozione di un approccio misto permette di sfruttare i punti di forza di diverse strategie di marketing, creando un impatto complessivo maggiore. Ecco come le campagne di branding, acquisizione e fidelizzazione possono lavorare insieme: 

1. Branding:

Creare una forte identità di marca e costruire fiducia tra i consumatori. Questo può essere raggiunto attraverso contenuti di alta qualità, storytelling coinvolgente e una presenza coerente su diversi canali. 

2. Acquisizione:

Attrarre nuovi clienti tramite campagne pubblicitarie mirate, promozioni e offerte speciali. Utilizzare micro-influencer e contenuti generati dagli utenti (UGC) può amplificare l’efficacia di queste campagne, grazie all’autenticità e alla fiducia che questi elementi trasmettono. 

3. Fidelizzazione:

Mantenere i clienti esistenti attraverso programmi di fedeltà, rewards esperienziali e comunicazioni personalizzate. Un cliente fidelizzato ha un valore di vita molto più alto, grazie alla sua propensione a ripetere gli acquisti e a raccomandare il brand ad altri. 

Esempio di integrazione: UGC, micro-influencer e promozioni

Un esempio efficace di approccio misto potrebbe essere una campagna che combina UGC, micro-influencer e una promozione legata a sconti o rewards esperienziali. Vediamo come funziona: 

1. UGC e micro-influencer:

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