Buonomo: “Restituire dignità salariale ai lavoratori italiani”

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14/01/2025  Sindacato.

�I dati del rapporto Inapp 2024 ci mostrano come l�Italia continui a vivere una grave emergenza salariale, con i lavoratori e le lavoratrici che pagano il prezzo pi� alto di una lenta ripresa economica, che non riesce a restituire loro il giusto potere d�acquisto�.

� quanto ha dichiarato la segretaria confederale della Uil, Vera Buonomo.

�Secondo l�analisi Inapp, tra il 2021 e il 2024, il potere d�acquisto � stato penalizzato da una crescita salariale pi� lenta rispetto all�incremento dei prezzi, con un gap massimo cumulato pari a -11,6 punti percentuali nel 2022 e un attuale scarto ancora da recuperare di -7,9 punti percentuali. Questi numeri - ha sottolineato Buonomo - raccontano una realt� inaccettabile: una larga parte del mondo del lavoro � ancora schiacciata dagli effetti dell�inflazione, mentre i meccanismi di adeguamento salariale si sono dimostrati inadeguati ad affrontare queste sfide�.

�Il rapporto Inapp evidenzia, inoltre, le difficolt� specifiche di settori come il commercio, la ristorazione e l�informazione, che registrano i divari maggiori tra l�andamento dei salari e l�aumento dei prezzi. Non possiamo permettere che queste categorie di lavoratori siano lasciate indietro. La contrattazione collettiva pu� e deve rappresentare il motore del cambiamento - ha sottolineato la segretaria della Uil - ma � fondamentale rafforzarla e renderla pi� incisiva. � prioritario procedere con il rapido rinnovo dei contratti scaduti, potenziare la contrattazione di secondo livello e introdurre strumenti in grado di garantire un legame pi� stretto tra i salari e la crescita economica. � inoltre indispensabile contrastare la frammentazione contrattuale e il fenomeno del dumping contrattuale. In particolare - ha rimarcato la Buonomo - � necessario che il governo ascolti le nostre richieste e intervenga prevedendo la detassazione degli aumenti contrattuali e della tredicesima mensilit�. Una riduzione della pressione fiscale su queste componenti del reddito consentirebbe ai lavoratori di beneficiare immediatamente di un aumento del potere d�acquisto. Bisogna, insomma, rafforzare la contrattazione collettiva, in linea con la Direttiva sui salari minimi. L�equit� salariale non � solo una questione di giustizia sociale, ma anche un fattore di stabilit� economica: lavoratori con salari pi� elevati tendono a investire di pi� nei consumi, contribuendo cos� alla crescita dell�economia nazionale. Il miglioramento delle condizioni salariali, infine - ha concluso Buonomo - deve andare di pari passo con una riflessione sul modello di sviluppo economico del Paese, orientato sempre pi� verso la valorizzazione delle competenze e della qualit� del lavoro�.

Roma, 14 gennaio 2025

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